Anche lo Spider-Man che al secolo si chiama Miles Morales sarà toccato dall’iniziativa Legacy. Lo attende, dal numero #234 della sua serie, una minaccia ben nota che non ha mostrato il suo volto per qualche tempo. Miles non è nel miglior stato di forma della sua carriera e non sarà semplicissimo per lui affrontare in queste condizioni i Sinistri Sei.

Ne parla lo sceneggiatore, Brian Michael Bendis, che sarà affiancato sul titolo dal disegnatore Oscar Bazaldua.

 

Spider-man #234, copertina di Patrick BrownIl punto è proprio questo. A causa dei costanti guai nella sua vita privata e pubblica, ci sono certe componenti della crescita di Miles che sono state ignorate. Ha ancora un sacco da imparare su se stesso e sui propri poteri, che ancora non controlla fino in fondo e potrebbero consentirgli cose che ancora non sa.

Ma la domanda più grande riguardo al suo personaggio e la serie intera è se diventare Spider-Man sia o meno la strada giusta nella vita. A fronte delle sue difficoltà, Miles e i suoi amici si sono fatti qualche domanda a riguardo. Ganke si chiede se il signor Morales sarebbe mai diventato Uomo Ragno se Peter Parker non lo avesse fatto prima di lui. Il fatto che Peter abbia preso quella strada, una volta acquisiti i poteri, non significa che a Miles corra l’obbligo di fare altrettanto. La storia targata Legacy avrà per tema proprio questo.

I nuovi Sinistri Sei sono guidati da una misteriosa figura celata dietro l’armatura di Iron Spider, Bombshell, proveniente dall’Universo Ultimate, la Macchia, e la madre di uno dei migliori amici di Miles, ovvero la donna che si fa chiamare Electro (mi rifiuto di chiamarla Lady Electro). Inoltre, fresco fresco dalla sua inquietante apparizione su Jessica Jones, troviamo l’Uomo Sabbia, senza cui non saprei nemmeno immaginare i Sinistri Sei, e poi Hobgoblin.

Per me, i Sei sono un gruppo di criminali vecchia scuola, un po in stile Ocean’s Eleven. Tutti hanno delle abilità molto specifiche e sono assieme per portare a termine un colpo che necessità delle capacità di ognuno. Sono grandiosi. Non vedo l’ora che tutti voi possiate scoprire cosa vogliono. Ma la storia si farà molto personale, quando si scoprirà chi ci sia dietro la maschera di Iron Spider.

 

Bendis assicura che si parlerà anche moltissimo del senso di responsabilità di Miles nella sua vita privata, delle difficoltà che una carriera da supereroe comporta nella gestione dell’identità personale. Sarà un viaggio che rifletterà gli intoppi dell’esistenza di ogni adolescente e in cui sarà facile identificarsi.

 

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Fonte: PreviewsWorld