C’è spazio per Darkhawk nell’attuale Universo Marvel? Sono convinti che ci sia Chad Bowers, Chris Sims e Kev Walker, team creativo del numero #51 della sua serie, che riapre i battenti in occasione dell’iniziativa Legacy, ma solo per un numero.

La nuova storia terrà conto non soltanto della vecchia serie originale, ma anche del percorso del personaggio durante Loners, War of Kings e Avengers Arena. I tre sono stati intervistati da Newsarama sull’argomento.

 

Darkhawk #51, copertina di David NakayamaBowers – Se non sbaglio è stato l’editor Darren Shan a contattare me e Chris per questo progetto. Ci avevamo già lavorato per alcune iniziative legate ai Guardiani della Galassia e, in qualche modo, eravamo riusciti a parlare ogni volta con lui di Darkhawk. Quindi, negli uffici della Marvel, era ben noto il nostro amore per il personaggio, e credo che da lì sia venuta l’idea di riportarlo sotto i riflettori con Legacy. Sapevano di avere sottomano due autori ben disposti a farlo.

Sims – Quando Chad dice che ne parlavamo, intende dire che rompevamo le scatole più o meno a ogni editor e dirigente Marvel, chiedendo di punto in bianco se potevamo lavorare su Darkhawk.

Si tratta di una serie che entrambi abbiamo amato, una di quelle che ho letto di più quando lavoravo in fumetteria. E ho sempre considerato il personaggio uno dei più sottovalutati della Marvel. Ha un look grandioso, poteri fighissimi, atmosfere fantascientifiche che lo rendono una sorta di Spider-Man dello spazio. Si tratta solo di capire come riportarlo in pista.

Walker – In questa serie avrò la possibilità di inchiostrarmi da solo, cosa che apprezzo molto. Sarà bello fare tutto da me, dai layout alla versione finale. Adoro occuparmi delle matite, ma inchiostrare è tutto un altro paio di maniche, richiede abilità e un atteggiamento diversi. Si solito, le scadenze non lo permettono.

Bowers – Non possiamo dirvi troppo della storia, ma sappiate che si tratta di preparare Darkhawk e Chris Powell per quest’avventura attraverso l’universo che i fan hanno desiderato dacché la serie originale è terminata. Negli ultimi dieci anni, il personaggio ha fatto dei passi da gigante, è diventato un eroe cosmico, il che apre la porta per un sacco di avventure che, scommetto, tanti lettori pensavano di non vedere mai più.

Continuiamo con la numerazione originale, ma non raccontiamo certamente il secondo capitolo di una storia di vent’anni fa. Quel che faremo ha le radici nel presente dell’Universo Marvel. Ma sappiamo che è importante connettersi con l’interezza del passato di Darkhawk e prendere coscienza del passato di Chris Powell.

Sims – Quando abbiamo iniziato a progettare la storia, abbiamo ragionato sulla possibilità di riprendere le cose dal numero #50. In particolare c’è un elemento della storia di allora che non ha mai trovato soluzione e credo che i fan di una volta possano facilmente intuire quale. Più ne parlavamo, però, più realizzavamo quanto fosse cresciuto in vent’anni di storie. Volevamo continuare questo processo e realizzare un nuovo capitolo della sua storia, non un’operazione nostalgica.

 

Ci sarà una nuova Confraternita dei Raptor, assicura Bowers, quella apparsa su Guardiani della Galassia. La loro presa si espande nello spazio e sanno che l’unico umano entrato del tutto a contatto con il loro potere e sopravvissuto è Chris Powell. Cosa che attrarrà la loro attenzione.

Una buona parte dell’albo sarà investita nel riprendere le fila del discorso sul personaggio. Molti lettori resteranno sorpresi nel vedere il nuovo Darkhawk, probabilmente. Inoltre, i due autori hanno intenzione di riprendere il concetto espresso in Loners: Chris voleva lasciarsi alle spalle la vita da Darkhawk.

 

Sims – Non credo che il personaggio sarà mai davvero uno dei pezzi grossi dell’Universo Marvel. Io e Chad, da lettori, siamo attratti dai personaggi meno convenzionali, quelli che hanno a che fare con le minacce e i nemici più bizzarri del mondo. E credo che Darkhawk abbia avuto questo ruolo negli ultimi vent’anni. Si tratta di una situazione che permette di scrivere il genere di fumetti più divertenti e interessanti. Ma chissà: i Guardiani della Galassia occupavano uno spazio non molto diverso e guardateli ora.

Quel che vogliamo è mostrare a tutti quanto sia dannatamente figo Darkhawk. Il nostro obiettivo è creare per il personaggio una nuova base di partenza e forse una nuova direzione, ristabilendo la sua identità e il suo ruolo. Non sarà facile, in venti pagine, ma chi può dirlo? Forse non saranno le ultime che scriveremo su Chris Powell.

 

 

Fonte: Newsarama