La Marvel ha diffuso alcune tavole tratte da Captain America #698, albo disegnato da Chris Samnee in uscita domani, su cui avrà inizio l’arco narrativo Out of Time, scritto da Mark Waid, che culminerà con il numero #700 della testata.

Samnee ha commentato così le pagine, svelando alcune curiosità sul design dei personaggi:

 

Captain America #698, copertina di Chris Samnee

Penso che Steve possieda una ricca sfera di emozioni, proprio come tutti noi, però mantiene un’apparenza calma, forte e raccolta. Ha il viso riposato. In ogni scena, cerco sempre di mettermi nei panni dei vari personaggi, facendo del mio meglio affinché queste linee su carta restituiscano delle emozioni.

Mark mi ha detto di riempire il gruppo [i personaggi del futuro che incontrerà Capitan America nella storia – NdR] con qualunque cosa avessi voglia di disegnare, ma nessuno – ad eccezione di Lian – aveva un nome vero e proprio nella sceneggiatura. Nella prima versione di pagina 2, Mark ha dato il nome a tre tizi della squadra, che poi sono scomparsi: Dog, Amber e Tyrus. Ho usato questi tre come punto di partenza per disegnare i personaggi, quindi poi ho chiesto a Mark se potesse cambiare i nomi delle vittime.

Amber ha una pelle traslucida a prova di proiettile, Tyrus è il tizio blu/viola con i capelli bianchi e Dog è, be’, un cane. Sono stati tutti colpiti dalle radiazioni, ognuno in modo diverso, e questo cane randagio come tanti si è tramutato in un cucciolone antropomorfo che parla e cammina. Ho pensato che sarebbe stato divertente intrattenermi così in questo contesto pieno di roba post-apocalittica.

Le radazioni creano mutazioni e sfigurano in modo casuale. Mark non ha specificato nulla nella sceneggiatura, quindi ho lasciato che la mia mente spaziasse fino al creare questo gruppo così eterogeneo durante la fase d’inchiostrazione.

Sono un grande sostenitore dei disegnatori che scrivono gli effetti sonori nelle loro pagine. Fanno lavorare meglio il disegno nel suo insieme. Ogni tanto ne aggiungo uno qua e là, se penso che la tavola ne abbia bisogno, ma, nella maggior parte di casi, così come in questo, Mark aveva inserito l’onomatopea nella sceneggiatura.

 

 

 

Fonte: Marvel