Il disegnatore ha parlato del suo lavoro relativamente all’esplorazione della mente del protagonista, per il quale ha dovuto ricorrere a un’immaginazione tanto ricca quanto quella che ha dovuto raffigurare:
Peter ha avuto un approccio semplice, ho semplicemente provato a tradurlo nel modo migliore possibile. Ho la sensazione che Hanna [Jones, la psicoterapeuta di David – NdR] abbia un non so che di Sarah Connor, e che si evolverà nel corso della storia. È una sfida interessante mostrare graficamente ai lettori come questi livelli si presenteranno, uno dopo l’altro.
Il mio approccio al subconscio di David consiste nell’immaginarlo popolato da cose che ha visto durante la sua vita mentre era cosciente. Probabilmente avrà avuto un carro armato giocattolo da bambino, o sarà stato affezionato a un prato in particolare, oppure ha dato un’occhiata a una rivista da qualche parte e qualcosa gli sarà rimasto impresso. Non so quanto io sia stato bravo nel realizzare tutto ciò, ma è stato divertente.
[Relativamente al serial TV – NdR] è sempre bello vedere che ciò che ami viene trasmesso a un pubblico più ampio, specialmente quando viene fatto in un modo che colga e valorizzi il materiale originale. E se questo porterà più persone in fumetteria, tanto meglio!
Fonte: Marvel
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