Come stiamo progressivamente scoprendo, ogni testata Marvel affronta il tema Legacy a modo suo. Nel caso di X-Men: Gold e X-Men: Blue, la scelta è stata allo stesso tempo lineare e originale: quale modo migliore di omaggiare i grandi momenti della storia mutante che non facendoglieli rivivere?

È stata la scintilla che ha dato il via al crossover Mojo Worldwide, che coinvolgerà le due testate a ottobre negli Stati Uniti, durante il quale il dittatore mediatico interdimensionale coinvolgerà le X-squadre in un forzato “revival” dei loro più celebri momenti del passato.

L’avventura è il parto concettuale dello sceneggiatore Marc Guggenheim, mentre per i disegni il compito è toccato a Mike Mayhew, che ha tentato a sua volta di cogliere l’insolito mix tra passato e futuro tipico della testata. L’artista racconta come ha affrontato la sfida di Mojo Worldwide con queste parole:

 

X-Men: Gold #13, copertina di Arthur AdamsCredo che il concetto di Legacy in questa serie sia focalizzato su una direzione che apre le porte a nuove possibilità, prendendo spunto allo stesso tempo dalla ricca storia che ha fatto degli X-Men uno dei più grandi fumetti di tutti i tempi.

Per quanto mi riguarda, invece, il concetto di Legacy consiste nell’onorare gli artisti grazie ai quali mi sono innamorato leggendo le pagine di X-Men, Excalibur, Longshot e le altre X-testate. Quelle serie erano un terreno fertile per i più grandi artisti del Fumetto nella fase ascendente nel loro sviluppo artistico. Gente come John Byrne, Paul Smith, John Romita Jr., Art Adams, Michael Golden, Bill Sienkiewicz, Marc Silvestri, Whilce Portacio e Jim Lee.

Quanto il lato artistico degli X-Men come personaggi, soprattutto ora che sono ripartiti nelle classiche squadre blu e oro, mi trovo molto a mio agio, in quanto li conosco come se fossero di famiglia. La sfida sta catturare tutta la grandezza e il potenziale di ognuno di questi personaggi.

Nightcrawler è uno dei miei preferiti in assoluto. Adoro il design classico inventato da Dave Cockrum, e Kurt è un personaggio unico. Jean Grey ha un posto molto speciale nel mio cuore da quando lavoro con lei e la sua ricca storia. Ma radunare insieme gli X-Men e farli interagire l’uno con l’altro li rende sempre più potenti che non da soli, anche se nella loro parte migliore.

Lo scenario di Mojo Worldwide mi offre una serie di situazioni estremamente piacevoli, in quanto ho l’occasione di disegnare alcuni momenti delle storie degli X-Men dalla mia adolescenza all’interno un nuovo albo. Mi è piaciuto moltissimo immortalare le storie classiche, l’entusiasmo ha decisamente avuto il sopravvento sulla sensazione di essere sotto pressione.

La cosa che ho preferito disegnare è stata lo stesso Mojo, anche se mi piacerebbe tornare nuovamente a cimentarmi su di lui. Visivamente è molto interessante. Ma subito dopo viene la partita di baseball giocata dagli X-Men. Ricatturava la stessa  atmosfera di alcune pagine che Michael Golden disegnò per per X-Men Annual #7, un albo che mi lasciò stupefatto all’epoca, quando avevo circa tredici anni.

 

 

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Fonte: Newsarama