Come già dovreste sapere, a gennaio 2018 arriverà negli Stati Uniti Avengers: No Surrender, la prima grande saga dedicata ai Vendicatori dell’era Legacy. Scritta da Mark Waid, Al Ewing e Jim Zub, porta alla collisione delle avventure di AvengersU.S.AvengersIncredibili Avengers, di cui i tre sono gli sceneggiatori.

 

 

Di questa storia che ha a che fare con l’identità di un misterioso nuovo personaggio e con manipolazioni del tempo che potrebbero aver cambiato l’origine e la nascita stessa degli Eroi più Potenti della Terra ha parlato Tom Brevoort sulle pagine di Newsarama.

 

Avengers #676, copertinaUndici mesi fa, nella nostra pianificazione del prossimo ciclo editoriale, ci siamo trovati con quattro testate dedicate agli Avengers. A volte, due o anche tre di esse si trovano a uscire nella stessa settimana, cosa che molti venditori ci hanno segnalato come un problema: preferirebbero che gli arrivi fossero scanditi in maniera diversa. Da questo fatto è nata l’idea di fare qualcosa di simile a quel che facemmo su Amazing Spider-Man durante Un Nuovo Giorno. Invece di avere quattro testate con quattro team che lavorano su avventure diverse, perché non condensare tutto su una sola serie?

No Surrender è un’epopea in sedici parti che ha inizio su Avengers #675 e arriva fino al numero #690. Tutto sarà contenuto in un solo fumetto, in una sola serie che narrerà una gigantesca storia sui Vendicatori, recuperando personaggi dal passato e portandone alla luce di nuovi. Nel passato, abbiamo fatto qualcosa di simile con i crossover mutanti. È il primo progetto di questo tipo che vede al centro gli Avengers, il cui arco è risolto completamente in questi sedici numeri. Ogni settimana, un nuovo capitolo.

 

Non si sbilancia troppo sulla trama, Brevoort. La Terra stessa sarà rubata da qualcuno, trascinata via da dove dovrebbe essere. Il fato dell’umanità intera sarà nelle mani de Vendicatori. Ci saranno due gruppi di malvagi contrapposti: da un lato l’Ordine Nero di Thanos e, dall’altro, una nuova versione della Legione Letale, composta i volti nuovi e altri familiari. Quali siano i loro scopi è ancora un mistero.

 

Fate grande attenzione a Marvel: Legacy #1, perché nulla di quel che vi compare è lì per caso e tutto quel che si annuncia è importante. Non voglio mettermi qui a spiegare tutto, vignetta per vignetta e dirvi cosa sia una premonizione di No Surrender. Voglio che i lettori si trovino sorpresi da quel che leggeranno e curiosi di leggere le storie successive a Legacy, il quale, allo stesso tempo, prepara decisamente il terreno a No Surrender.

 

A fronte di specifiche domande sulla statua dei fondatori dei Vendicatori che appare in Marvel: Legacy #1, Brevoort è stato conservativo nel rispondere, senza rivelare granché, se non che il gruppo originale e i suoi membri giocheranno prevedibilmente un ruolo fondamentale nei mesi a venire, come non hanno fatto da anni. Ma ogni attuale membro degli Avengers sarà coinvolto in No Surrender. Ad esempio, sia Janet Van Dyne che Nadia Pym, le due Wasp.

 

Avengers #678, copertina di Mark BrooksCi saranno i tre gruppi attuali, con i loro tre leader: Sam Wilson, Rogue e Roberto da Costa. Tutti i membri avranno il loro grande momento o la loro grande sconfitta in No Surrender, specialmente quelli più classici. Quindi aspettatevi di vedere Quicksilver e Scarlet, Visione e Wonder Man. Ma anche i più recenti avranno spazio per brillare. Rogue e la Torcia Umana avranno ruoli importanti. l’Hulk Rosso avrà il suo momento. Probabilmente ci saranno almeno un paio di personaggi che proprio non vi aspettate. Anche Red Wolf e ciò che resta dal gruppo di Occupy Avengers avranno un ruolo.

Voyager è attualmente il più importante personaggio dell’Universo Marvel di cui nessuno ricorda nulla. Ma presto tutti voi ve ne ricorderete. Già all’uscita di Avengers #676. Posso dirvi che la sua identità segreta è quella di Valerie Vector. Fatene quel che volete: correte pure alle vostre enciclopedie Marvel per vedere se riuscite a scovare qualcosa. Ci sono indizi su di lei in Marvel: Legacy #1 e altri ce ne sono nell’immagine promozionale che ha disegnato Alex Ross per No Surrender. Se dovessi fare paragoni con altri personaggi, i più sensati sarebbero Sentry e Blue Marvel. Diciamo che in qualche modo è quel genere di personaggio.

 

Brevoort si è spinto fino a sostenere che, in qualche modo, No Surrender dovrebbe avere un ruolo simile a quello che un tempo ebbe Vendicatori Divisi, in questa nuova era degli Avengers. Il coinvolgimento delle Gemme dell’Infinito alla vigilia dell’uscita nei cinema di Avengers: Infinity War non è un caso. Questa saga è progettata per mettere un punto esclamativo, per essere un grande finale per l’attuale incarnazione dei Vendicatori e la nascita di una nuova.

 

Avengers #677, copertina di Mark BrooksSe la formula editoriale che il crossover prenderà dovesse funzionare, non è escluso che venga applicata ad altri personaggi. Potremmo anche continuare ad utilizzarla su Avengers. Anche se, per quanto riguarda No Surrender, la cadenza settimanale è possibile perché studiata e progettata a lungo e non è semplice riproporla in fretta e furia. Si tratta di qualcosa di completamente nuovo, ma che potrebbe funzionare per gli X-Men o per i Defenders. Credo che sia una figata e qualcosa di molto diverso dalla nostra classica formula di evento.

Non è escluso che questo possa diventare il nostro nuovo modello di evento, ma per ora No Surrender dipende solo dalla nostra volontà di consegnare ai lettori qualcosa che possa entusiasmarli all’idea di andare in una fumetteria a comprare una nostra serie tutte le settimane.

Il lavoro dei nostri team creativi è stato pensato e progettato nei dettagli, anche più di quanto fatto ai tempi di Un Nuovo Giorno. All’epoca, anche se tutto era pianificato in anticipo, ogni sceneggiatore scriveva la propria storia in maniera autonoma. In questo caso, Mark Waid, Jim Zub e Al Ewing hanno scritto la storia intera tutti assieme e tutti e tre firmano ogni singolo numero.

La conseguenza di tutto questo è qualcosa che ancora nessuno può prevedere o capire, perché significa che abbiamo lavorato con talmente tanto anticipo da permettere a Pepe Larraz di disegnare tutto il primo mese della storia, a Kim Jacinto di realizzare il secondo, e a Paco Medina il terzo. Se tutto va come dovrebbe, gli ultimi quattro numeri avranno le matite di tutti e tre. Abbiamo analizzato ogni situazione e ogni progetto simile per cercare di lavorare al meglio possibile, meglio di quanto sia mai stato fatto in passato da altri editori. Come sapete, Mark Waid ha lavorato a 52 della DC, e potete immaginare quanti ottimi consigli ci abbia potuto dare in merito.

 

 

 

Fonte: Newsarama