Anche Unbelievable Gwenpool resta impigliata nella rete di chiusure di fine anno in casa Marvel. Il numero #25, in uscita a febbraio negli Stati Uniti, metterà fine alla pubblicazione delle avventure in solitaria del personaggio nato dalla matita di Chris Bachalo su una variant cover ispirata alla figura di Gwen Stacy.

In attesa del finale della serie, vi riportiamo le dichiarazioni dello sceneggiatore, Christopher Hastings, riguardo il ventiquattresimo albo della serie, che vede il ritorno di Georges Batroc.

 

Gwenpool #24, copertina di GurihiruLa creazione di Gwenpool ha una storia unica, credo. Non mi risultano altri casi in cui il passato e le origini di un personaggio vengano create a partire dl suo debutto su una variant. Ma per quanto riguarda la sua costante rottura della quarta parete, non mancano i precedenti. She-Hulk e Deadpool sono stati decisamente consapevoli di vivere in un fumetto, con la prima che occasionalmente usciva dalle vignette in maniera simile a Gwen. Animal Man faceva qualcosa di simile, influenzando le nostre scelte riguardo Gwenpool.

Credo che la differenza rispetto ad altri personaggi che rompono la quarta parete sia il fatto che noi trattiamo la cosa in maniera estremamente seria e come se fosse una sua abilità concreta. Se Gwen sa che Jane Foster è Thor perché ha letti i suoi fumetti, e questo è un problema piuttosto grosso per Jane. Se Gwen può saltare attraverso le pagine, significa che può viaggiare nel tempo. E noi vogliamo vedere quali sono le effettive conseguenze di tutto questo. La cosa aggiunge un sacco di divertimento e possibilità a una storia di supereroi.

Volevo che avesse delle caratteristiche simili a quelle di Deadpool, ma che avessero delle ragioni tutte sue. Ecco come ho pensato a una ragazza trasportata nel mondo dei fumetti dall’esterno. Tutto prende le mosse da questa scelta. Si mette un costume, diventa la protagonista e non una rinunciabile comparsa. Usa delle armi perché non ha poteri e fa il mercenario perché vuole divertirsi nell’Universo Marvel. E ha bisogno di soldi. Parla di quel che succede trattandolo come un evento da fumetto, perché lei sa che è così. E poi, con il passare del tempo, la sua consapevolezza si espande e ora è in grado di vedere i bordi delle vignette e interagire con essi.

 

Una delle preoccupazioni sempre presenti nelle storie di Hastings è l’equilibrio tra dramma e comicità. Lo sceneggiatore si considera un commediante ma sa che l’umorismo può arrivare al cuore delle persone. Ecco perché è tra i suoi impegni dare sempre spessore ai personaggi e, quando il lettore è convinto che siano divertenti e carini, cambiare passo per mostrare scene asciutte ed emotivamente impegnative.

 

Non riesco a credere che ci sia ancora in giro qualcuno che crede che la nostra Gwen sia Gwen Stacy. Ma credo che in realtà sia un vantaggio per noi, perché la gente reagisce immediatamente agli errori compiuti dagli altri su Internet. Quindi, ogni volta che qualcuno sostiene questa falsa identità, ecco un esercito di fan di Gwenpool che si manifesta. Sono davvero grato a tutti loro.

Sotto molti punti di vista, Gwen è la sua stessa nemesi. Impulsiva com’è, non legge le situazioni nel loro complesso e agisce sulla base di assunti scorretti. Ma anche da un punto di vista letterale è lei stessa il proprio arcinemico, nella sua versione futura e malvagia che teme di diventare. Quella potenziale Gwenpool cattiva del futuro è la ragione di tutto quel che è successo nel numero #16.

 

 

Fonti: Marvel | Newsarama