C’è solo l’imbarazzo della scelta nelle storie di Gamora narrate dal team creativo formato da Nicole Perlman e Marco Checchetto per la serie Marvel NOW! dedicata alla letale guerriera dei Guardiani della Galassia: non solo fa luce sul passato del membro più misterioso del gruppo, ma ci offre avventure su scala galattica e un atteso approfondimento della protagonista, rivelando i passi che l’hanno condotta a diventare ciò che vediamo nel presente e recuperando le figure chiave che hanno segnato la sua vita, primo fra tutti – naturalmente – Thanos.

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A tutto questo si aggiungono le ispiratissime tavole di Marco Checchetto, che impartiscono alla storia un irripetibile mix di esotismo, sense of wonder e atmosfere dark. Il sito ufficiale Marvel dedica a Checchetto lo sketchbook online più recente, che ci offre alcune tavole in anteprima del numero #3 della serie, accompagnate da alcune note di commento dello stesso artista.

 

Gamora #3, copertina di Esad RibicHo lavorato su molti personaggi della Marvel, ma è la prima volta che affronto i Guardiani della Galassia. Preferisco disegnare serie dark, e quando gli editor mi hanno chiesto di disegnare Gamora, ho pensato che potesse essere una nuova sfida per me. È forte, ha grinta, è seria, è malinconica… è il lato oscuro del gruppo. Ed è quello che fa per me.

In passato Gamora era stata raffigurata come un personaggio letale, sexy e dark. Negli ultimi anni è diventata più una guerriera, con molte armi e armature iper-tecnologiche. La mia versione di Gamora è più sul genere “non ho bisogno di armi o costumi, ti ucciderò comunque!” Era importante per me non creare un costume da supereroina, ma farle indossare solo abiti normali. È un personaggio molto riconoscibile e non ha bisogno di niente di troppo complesso.

Ho avuto molta libertà nel giocare con i personaggi e la sceneggiatura mi aiutato moltissimo. Adoro le scene scritte da Nicole in cui Gamora non riesce a dormire: è tormentata, è furiosa, e anche molto triste. Quindi ho cercato di darle un aspetto più reale e più fragile in quei momenti.

Per Thanos ho creato un costume simile alla versione più vecchia, privo degli elementi tecnologici. E l’ho disegnato leggermente più snello. È più giovane, non è ancora il vecchio grande e grosso a cui siamo abituati.

Nicole aveva un’idea molto precisa in mente per Ubilex e i suoi abitanti: un mondo apocalittico. È buffo, perché nel mio incarico precedente [Star Wars: L’Impero a pezzi – NdR] ho dovuto fare la stessa cosa per un altro pianeta e i suoi abitanti, in quel caso situati in una galassia lontana lontana…

 

 

Fonte: Marvel