Secret Wars #2, coverSecret Wars ha ormai preso il via in una maniera che non può che definirsi roboante. Dopo la fine del Multiverso Marvel, narrato nel numero #1 (QUI la recensione), nella seconda uscita abbiamo finalmente iniziato a scoprire Battleworld, il nuovo mondo sorto dopo l’ultima Incursione (QUI la recensione).

Creatore di questa nuova dimensione e salvatore di tutti coloro che sono sopravvissuti alla fine del Multiverso, è manco a dirlo Victor von Doom, meglio conosciuto come Dottor Destino, il quale è divenuto il signore indiscusso di Battleworld, assumendo il ruolo di Dio.

Di questo, e molto altro ancora, ha parlato lo sceneggiatore della miniserie Jonathan Hickman con Comic Book Resources. La discussione è partita dalla natura intrinseca di Batteworld e dal ruolo di Destino in questa nuova realtà, nella quale siede finalmente sul trono ed è padrone di tutto, in una chiara citazione della saga fantasy Game of Thrones, alla quale Secret Wars sembra essere parzialmente ispirato.

 

Abbiamo sempre avuto questa idea di Battleworld. Sin dal principio, sapevamo che ci sarebbero stati questi “pezzi” di altri mondi, o regni. Ora ci siamo. Non so se il paragone con Game of Thrones sia appropriato: di sicuro Destino non accetterà alcun “gioco del trono”, non ci saranno usurpatori.

Secret Wars #2, interni 01Un altro elemento comune alla saga creata da George R.R. Martin è quella che vede il territorio di Battleworld separato in due continenti, uno situato a nord e l’altro a sud. Questi sono divisi da un’enorme muraglia, conosciuta come lo Scudo.

Di sicuro, anche la Marvel ha il suo Scudo, perché è così che si chiama la nostra muraglia. Quando abbiamo immaginato come tutti questi regni dovessero coesistere assieme, ci è apparso chiaro che non potevano confinare con aree piene di zombie, o dei droidi di Annihilation, o degli Ultron. A meno che non vi fosse stato qualcosa fra questi e tutte le brave e onorevoli persone che vedete nella miniserie Amazing Spider-Man: Rinnovare le promesse.

Come già detto, nella seconda uscita di Secret Wars i lettori hanno avuto modo di scoprire per la prima volta il nuovo Battleworld visitando regni come Doomgard, Doomstadt, Bar Sinister e Higher Avalon.

A dire il vero, Secret Wars #2 è il primo numero che ho scritto della miniserie. Tutti gli altri bravissimi artisti che stanno realizzando i fumetti connessi a questa realtà dovevano avere dei riferimenti su che tipo di mondo Battleworld fosse.

Secret Wars #2, interni 02In Secret Wars #2, abbiamo visto come, a guardia del castello di Destino ci sia una Sentinella dalle sembianze di Galactus.

È una figata, ovviamente. Abbiamo Galactus, che è ora un araldo di Franklin Richards.

Un altro elemento assolutamente inedito è quello rappresentato da un intero esercito di Thor, al servizio del Padre di Tutto, Destino.

Decisi subito che Battleworld sarebbe stato una combinazione di vari mondi, e che ci sarebbe stato un unico vero dio, Destino. E che la “religione” da lui plasmata sarebbe stata a sua volta un insieme di vari elementi mitologici, cosa che ci porta all’Albero della Vita visto come trono. Avevo bisogno di qualcuno che difendesse questo nuovo ordine: così mi è venuta l’idea di un intero Corpo formato da svariati Thor. Questi Thor sono come dei poliziotti, pronti a servire e proteggere.

Alla corte di Destino abbiamo visto la presenza di tre consiglieri molto importanti: Susan Storm alias la Donna Invisibile, Valeria Richards, sua figlia, e il Dottor Strange.

Il Dottor Destino e il Dottor Strange erano insieme, testimoni della fine di tutte le cose, come sanno bene i lettori di Avengers e New Avengers: avevano formato una sorta di alleanza per fare in modo di scongiurare la morte degli universi. Non ci sono riusciti, ma qualcosa è comunque accaduto. È troppo presto per parlare di Susan e Valeria. Destino ha comunque un posto speciale nel suo cuore per Val.

Secret Wars #2, interni 03Il discorso ha poi virato su quello che è l’assoluto protagonista del secondo numero di Secret Wars.

Si potrebbe dire che questo è il piano più ambizioso di sempre, per Destino. E non è che il suo passato sia privo di piani ambiziosi. Penso che ognuno di questi, per quanto machiavellici, abbia sempre seguito un filo logico, dovuto al suo innato senso di nobiltà. Destino si sente responsabile del mondo che ha creato, perché ha praticamente salvato tutti dall’oblio totale: quindi cercherà di agire nell’interesse di tutte queste persone. Anche se si sente un dio fra queste! Ma c’è un motivo per il quale penso che Destino sia il cattivo più cattivo dell’Universo Marvel: ha dei demoni interiori che gli attanagliano costantemente l’anima. È un personaggio grandioso, Stan Lee e Jack Kirby hanno fatto un lavoro fantastico.

Infine, lo sceneggiatore ha parlato di cosa aspetta i lettori della miniserie nel prossimo futuro.

Ci saranno tantissime lotte. Non voglio dire troppo: sappiate che il numero #2 è dove la storia inizia davvero, dove si stabilisce il nuovo status quo.

Restate sintonizzati con noi per tutte le novità dal fronte di Secret Wars.

 

 

Fonte: CBR