Avengers: No Surrender è chiaramente l’appuntamento su cui la Marvel sta puntando maggiormente in questo momento. Del resto, si parla di un evento che vuol essere, nelle volontà stesse della casa editrice, il nuovo Vendicatori Divisi, ovvero un punto cardine delle vicende degli Eroi più Potenti della Terra da qui ai prossimi anni.

Tom Brevoort ha risposto alle domande di Comic Book Resources in merito. Ecco cos’ha dichiarato di nuovo, rispetto a quanto già noto.

 

Avengers: No Surrender, anteprima 01Credo che un’analogia corretta potrebbe essere quella tra No Surrender e Vendicatori per sempre, che portò a riunirsi una squadra di Avengers provenienti da varie linee temporali per un’avventura grandiosa, che avrebbe poi coinvolto un gran numero di personaggi.

No Surrender si apre con un cast decisamente maggiore, ma è comparabile perché, come la storia di allora, catalizzerà l’attenzione di sempre più protagonisti che si possono definire Vendicatori per affrontare una situazione enorme.

Date per scontato di vedere un sacco di personaggi legati a vario titolo al gruppo, sia volti classici che più oscuri. Ovviamente, con una così grande quantità di eroi, non tutti potranno ricoprire un ruolo centrale. Quelli che vedrete di più sono coloro che appartengono ai team attuali, tra squadra principale, U.S.Avengers, Incredibili Avengers e Occupy Avengers. Ci saranno anche altri membri classici che non vediamo da un po’ di tempo, ma nel corso dei sedici numeri della storia, tutti faranno se non altro capolino.

 

Uno dei personaggi che verranno reintrodotti è il Fulmine Vivente, oggi noto solo come Fulmine. Brevoort ci ha scherzato sopra affermando che non sia più “vivente” e che questo possa rappresentare uno spoiler, per poi ricordare che le ultime volte che è apparso era proprio ai tempi di Vendicatori Divisi e poi in una storia sul Ragno Rosso, qualche anno fa.

 

Avengers: No Surrender, anteprima 02Non lo abbiamo visto in giro granché e la ragione per cui lo riporteremo sotto i riflettori è che eravamo in cerca di un personaggio che potesse rappresentare il punto di vista del lettore, qualcuno per cui la situazione attuale fosse nuova. Ha avuto una breve carriera da Vendicatore negli anni Novanta, ma non è stato coinvolto granché negli eventi accaduti da allora. Improvvisamente, si troverà nel novero dei personaggi chiave di una situazione molto pericolosa per il mondo stesso. Potrà garantire uno sguardo molto umano e terra terra, perché non ha affrontato, come molti suoi colleghi, crisi di questo genere molto spesso. Questo ci aiuterà a restituire il senso di cosa significhi essere un Vendicatore.

Nel teaser che vi abbiamo mostrato, c’erano molte cose progettate per sollevare domande. Soprattutto riguardo alla seconda parte della storia. Vi abbiamo mostrato Hulk, personaggio che sarà al centro dell’attenzione, in particolare da marzo in poi.

La Terra verrà rubata da qualcuno. Così si apre la storia. Per me, questa frase funge da barometro e mostra a che livello si collocano le minacce che i nostri eroi devono affrontare, in maniera immediata. Non ci sono rapinatori di banche né terroristi che attuano golpe politici su interi paesi. A pagina quattro del primo albo, qualcuno ruba la Terra. E da quel punto le cose non possono che diventare sempre più folli.

 

Avengers: No Surrender, anteprima 03

 

Due i gruppi di nemici che si faranno strada a quel punto sulla superficie del pianeta: da un lato l’Ordine Nero che fu agli ordini di Thanos nel corso di Infinity, dall’altro una nuova incarnazione della Legione Mortale, che include vecchi e nuovi personaggi. Finiranno per collidere tra loro e parte della missione degli Avengers sarà capire come mai, oltre a dover salvare innocenti e riportare la Terra dove è sempre stata.

 

Il nome è sempre quello della Legione Mortale, ma questo nuovo gruppo non è specificamente connesso a nessuna delle precedenti incarnazioni. In passato, erano qualcosa di simile ai Signori del Male, ma non hanno mai raggiunto quei livelli. La Legione Mortale, pur avendo un nome grandioso, non ha mai attecchito nei cuori dei fan e non ha mai raggiunto le altezze dei Signori. Quando progettavamo la storia, ci sembrava la perfetta occasione per rifondare la Legione e darle una dimensione più epica.

Entro la fine della storia, una nuovissima Legione Mortale sarà formata, sapremo da chi e quali siano i suoi scopi e avremo a disposizione un nuovo, entusiasmante gruppo di criminali che possa stare al passo con gli Avengers, gli X-Men, i Guardiani e chiunque altro. I suoi membri sono sei o sette e sono tra i personaggi più tosti che si possano mettere insieme e mandare contro a un gruppo di supereroi. Potreste piazzarli di fronte a qualunque versione dei Signori del Male e sarebbero una sfida all’altezza. Non sono però così tanti nel numero.

 

Avengers: No Surrender, anteprima 04

 

Una storia fantascientifica, un giallo, un dramma molto umano. Ecco come Brevoort definisce la trama di Avengers: No Surrender. Molte cose accadono su diversi livelli, all’interno della vicenda, e le atmosfere che si manifesteranno sono altrettanto varie. Sarà sia una grande avventura che una celebrazione e un’esame del significato stesso della carica di Vendicatore, di quel che il gruppo rappresenta e difende.

 

Ci saranno decisamente delle conseguenze ben al di là della storia che racconteremo. Alcune si manifesteranno con il tempo, altre saranno già assodate per giugno o luglio. Alcune cose sono destinate a cambiare, durante la saga.

Il motivo per cui la paragoniamo volentieri a Vendicatori Divisi è che, oltre che essere una storia grandiosa e apocalittica, segna a suo modo la fine di un’era per gli Avengers, fungendo da ultima pietra per le storie degli ultimi cinque anni circa. Quando sarà giunta al termine, una nuova epoca prenderà il via. No Surrender è un po’ grande festa e un po’ funerale vichingo per i cicli più recenti riguardanti i Vendicatori.

 

Avengers: No Surrender, anteprima 05

 

Brevoort ha quindi parlato del coordinamento tra i tre sceneggiatori che hanno in carico le vicende narrate. Mark WaidAl Ewing e Jim Zub si sono coordinati fra loro in maniera sorprendentemente efficace, con grande semplicità, collaborando alla stesura in modo che ad oggi già tutti e sedici i numeri sono scritti. Il tutto è nato a un incontro a febbraio, quindi la progettazione è stata davvero quanto di più a lungo termine si possa immaginare in casa Marvel. Anche per permettere ai disegnatori Paco Medina, Pepe Larraz e Kim Jacinto di lavorare per tempo e con calma.

 

Avengers: No Surrender, copertina di Alex RossSe tutto va come abbiamo pianificato, ognuno di loro avrà modo di disegnare i numeri che gli sono stati assegnati. Hanno già iniziato. Pepe realizzerà tutti gli albi del primo mese, che sono quattro. Tre sono già pronti e sono già colorati.

Kim ha in carico il secondo mese, quindi i numeri da #679 a #682. Paco, nel terzo mese, disegnerà i capitoli dal nono al dodicesimo della saga. Poi, nell’ultimo mese, si passeranno la palla tra loro. Mi pare che Paco realizzi il primo numero, Kim il secondo e Pepe gli ultimi due.

Sono stati scelti perché sono grandi artisti e sono particolarmente adatti a disegnare storie di gruppo. Larraz, in particolare, mi ha impressionato con il suo lavoro su Uncanny Avengers. Ha davvero fatto un grande balzo in avanti per quanto riguarda la qualità del suo tratto e del suo stile. Averlo in apertura e chiusura della storia è quindi una gran cosa.

 

Ma Brevoort ha avuto complimenti per tutti gli artisti che collaborano ad Avengers: No Surrender, incluso Mark Brooks, che si occuperà delle sedici copertine. Rispetto a un classico copertinista non coinvolto nella storia, che di solito realizza le illustrazioni sulla base di idee che gli vengono fornite dalle redazioni, Mark ha voluto e potuto leggere le sceneggiature degli albi per farsi ispirare dagli eventi che raccontano. Un valore aggiunto che rende la sua arte concettualmente più a contatto con la storia.

 

Avengers #675, copertina di Mark Brooks

 

 

Fonte: Comic Book Resources