Il team creativo di Quattro ragazzini entrano in una banca, formato da Matt Rosenberg e Tyler Boss, si ricrea per una nuova serie Image Comics, intitolata What’s the Furthest Place From Here?, che racconta un mondo post-apocalittico in cui bande di ragazzi si riuniscono sulla base dell’amore per un certo tipo di musica, grazie ai dischi sopravvissuti al collasso della civiltà.

 

 

La serie debutta negli Stati Uniti il prossimo 10 novembre e vedrà anche il rilascio di un brano singolo in vinile con ogni albo in uscita, tematicamente legato alle trame di quello specifico numero. Disegnatore e sceneggiatore hanno parlato della nascita del progetto sulle pagine di Comic Book Resources.

 

What's the Furthest Place From Here? #1, variant cover di Skottie YoungRosenberg – L’idea ci è venuta quando io e Tyler stavamo lavorando a Quattro Ragazzini. Sapevamo di voler collaborare a qualcos’altro, qualcosa di diverso. Più ne parlavamo e più capivamo che stavamo facendo una collezione delle cose che ci piacciono e che non eravamo riusciti a infilare nella nostra prima serie: la costruzione di un mondo molto grande, la fantascienza, un’avventura epica, un po’ di horror e di mistero. Volevamo costruire qualcosa di ambio e di aperto e fu chiaro che avremmo realizzato una serie lunga. Ma sarà comunque una storia che si concentra sui personaggi.

Boss – Starci attorno è fastidioso perché le nostre conversazioni sono vagamente decostruite. Partiamo con il raccontare una vicenda, che però ricorda a uno dei due un’altra vicenda, che rimanda a un’altra, che poi chiude il cerchio con quella di cui avevamo iniziato a parlare per prima. Ogni volta va così. Ci vogliono ore ed è estenuante. Ma se volete sapere dove sia nata questa idea, sappiate che il posto preciso è un benzinaio tra New York e Chicago, nel 2018.

Rosenberg – Nella mia percezione, fumetti e dischi sono molto vicini. Chiaro che la musica e la narrazione sequenziale esistano in molti formati ma nulla può battere, per me, le sensazioni che mi danno un albo o un vinile. Poggiare l’ago di un giradischi su una traccia nuova o aprire la copertina di un albo per la prima volta sono esperienze che vanno oltre il contenuto artistico.

Potrei raccontare di ciò che unisce tra loro i collezionisti di fumetti che cercano le edizioni perfette e leentano e quelli di dischi a caccia dei vinili colorati, che scavano negli scatoloni. Oppure della somiglianza culturale tra i negozi di dischi e quelli di fumetti.

 

Per Rosenberg, musica e fumetti sono entrambi esperienze che accompagnano verso l’età adulta e creano connessioni sentimentali molto forti, unite dall’appartenenza a sottoculture specifiche e dalla capacità di creare comunità in cui ci si può riconoscere tra spiriti affini. Una connessione che fa da fondamenta per What’s the Furthest Place From Here?, definito un fumetto punk-rock.

 

What's the Furthest Place From Here? #1, variant cover di Martin Foc

Boss – In questa storia ho voluto portare qualcosa di nuovo nella mia tecnica narrativa, mai mostrato prima. Sono molto formalista, nel mio approccio, ma questa serie pretendeva disegni più ampi e uno sguardo allargato, per così dire. Le dimensioni del nostro mondo e dei nostri personaggi saranno molto importanti e ho cercato di mostrarlo sulla pagina, senza perdere per questo i nostri momenti più intimi dedicati ai protagonisti.

Una sfida importante. Volevo anche che la storia apparisse un po’ fuori equilibrio. Ho studiato parecchi fotografi di paesaggi, come Todd Hido e Larry Sultan, artisti che hanno fatto un lavoro straordinario nel mescolare banale e surreale. Volevo che il nostro mondo avesse l’aspetto di un sobborgo, pur nella sua bizzarria.

 

Un’atmosfera senza tempo, quella di cui è andato a caccia Tyler Boss, giocata sull’estetica degli anni Settanta, Ottanta e Novanta, in accordo con la colonna sonora ideale della storia. A tal proposito, il primo dei vinili che usciranno con gli albi è realizzato da Blake Schwarzenbach, della band Jawbreaker, una delle più importanti di sempre per Matt Rosenberg. Il titolo What’s the Furthest Place From Here? è in effetti una citazione da una canzone della band, rivela lo sceneggiatore, ovviamente onorato della possibilità di collaborare con il musicista.

 

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Fonte: CBR