Il marciatore italiano Massimo Stano, tagliando il traguardo per primo al termine della gara di 20 km, si è morso il pollice come Monkey D. Rufy quando decide di utilizzare il Gear Third. Se il gesto potrebbe sembrare fraintendibile e imputabile ad altro (alcuni giornalisti italiani l’hanno ricondotto al succhiarsi il pollice), va sottolineato che l’atleta pugliese è un grande fan del manga piratesco; nel 2018, durante un suo viaggio in Giappone, aveva anche pubblicato sui suoi profili social delle foto in visita alla One Piece Tower di Tokyo.
Il greco Miltiadis Tentoglou, prima della finale maschile di salto in lungo che gli è valsa la medaglia d’oro, si è piegato e ha appoggiato il pugno a terra; è la posa che Rufy adotta per aumentare la circolazione sanguigna attraverso il Gear Second, usando le gambe come una pompa così da incrementare la forza e l’agilità. A quanto pare la tecnica ha funzionato e, durante le interviste in seguito alla vittoria, l’atleta ellenico ha voluto sottolineare il riferimento a One Piece.
L’americano Payton Otterdahl, medaglia di bronzo nel lancio del peso, ha imitato la posa del cyborg Franky esclamando il suo motto “Super!”.
Questi tre riferimenti non sono passati inosservati allo staff di Eiichiro Oda, che ha ringraziato gli atleti attraverso il suo profilo ufficiale, complimentandosi per i traguardi raggiunti. Il manga One Piece mostra spesso esempi di tenacia e sacrificio attraverso i suoi protagonisti, per cui non ci stupisce che sia un’opera seguita da sportivi di livello internazionale.
Fonte: Anime News Network
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