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– Titoli ristampati e nuovamente disponibili
Vi proponiamo l’editoriale di Marco Marcello Lupoi che apre il nuovo numero del catalogo, intitolato Capitano mio capitano:
Lupoi – Abbiamo recentemente incontrato in maniera “virtuale” il pubblico di Panini Comics per parlare di uno dei principali protagonisti dei nostri fumetti: l’unico, incommensurabile Capitan America. In una diretta online di circa un’ora abbiamo presentato Capitan America. I primi 80 anni, il volume di Marco Rizzo e Fabio Licari che celebra otto decenni del Capitano ricostruendo le sue vicende, a fumetti ma non solo. Creato da Joe Simon e Jack Kirby nel 1940, Cap è stato uno dei protagonisti della Golden Age dei comics, rendendo famosa l’editrice Timely, antenata della Marvel odierna. Nato come eroe bellico e interventista, nemico giurato dell’Asse e di Adolf Hitler, Capitan America è stato magicamente traghettato da quegli anni “semplici” fino alla Marvel moderna. Nel 1964 Stan Lee, diventato ormai scrittore principale e caporedattore della casa editrice, decise di ripescare l’eroe della Seconda Guerra Mondiale, ormai sparito da decenni, per rivelare il suo destino: caduto in mare nel vano tentativo di salvare la sua spalla Bucky da un aereo in esplosione, era finito congelato in un iceberg e quindi sopravvissuto in animazione sospesa. Venne trovato in mare molti anni dopo dai neonati Vendicatori, solo per diventare poi in tempi brevissimi la loro fonte di ispirazione e il loro leader.
La carriera a fumetti del Cap che conosciamo inizia lì, da quel numero 4 di Avengers diventato una delle pietre miliari del fumetto moderno. Da quelle pagine, Steve Rogers alias Cap alias lo Scudiero a Stelle e strisce muove i primi passi in un mondo non suo, così diverso dall’America del 1945, e in pochi mesi conquista il cuore dei lettori di mezzo mondo: diventa così non solo l’eroe cardine del Marvel Universe, ma anche l’occhio critico attraverso il quale Stan Lee (e tanti sceneggiatori che lo hanno seguito) hanno osservato il mondo reale, la politica, le guerre, le ingiustizie, i traumi di un pianeta e di un paese segnati da conflitti e drammi di ogni genere.
Nel mio intervento in diretta ho spiegato una cosa che mi ha sempre colpito di Cap. Chi non lo conosce, chi magari sa che aspetto ha e come si chiama ma non ha mai letto una sua storia, lo ritiene un personaggio patriottico, filo-establishment, tutto d’un pezzo, magari poco profondo, tutto “chiacchiere e distintivo” come il peggior giustiziere hollywoodiano. Ma basta leggere qualcuna delle sue storie per trovarsi faccia a faccia con un eroe che è sia incrollabile sia tormentato, diviso tra la difesa del “sogno” di un paese giusto, libero, inclusivo, e la realtà di piccole e grandi ingiustizie quotidiane, tra il ricordo di un passato semplice e la complessità della modernità. Tutto nelle storie di Cap oscilla tra l’epico e il quotidiano, tra l’eroismo e la condanna di quello che può esserci di marcio negli States e nel mondo. E quando c’è da scegliere tra una giustizia superiore e il rispetto di un ordine costituito, Cap non ha alcun dubbio su cosa fare…
Se volete scoprire Capitan America, nel nostro catalogo troverete fior fiore di proposte. Il libro di Rizzo e Licari può essere una vera e propria guida, ma in libreria e fumetteria troverete anche la nuova versione di Io sono Capitan America, con la versione moderna di quell’Avengers 4 citato prima, e anche i suoi Masterworks 10 e 11 con il ciclo scritto e disegnato da Jack Kirby. E se volete un approccio più “globale”, sul mensile del Capitano sta per partire Gli Stati Uniti di Capitan America, una miniserie in cui Cap e Falcon attraversano gli USA alla ricerca di tutti coloro che usano la bandiera americana e il nome di Capitan America per raddrizzare torti e salvare vite in ogni remoto angolo del paese. Buona lettura, buon agosto, e come sempre ci vediamo sui fumetti.
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Fonte: Panini
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