608 opere in corsa, 64 Paesi partecipanti: questo è Silent Manga Audition 2017. Il concorso per disegnatori di fumetti in stile manga rivolto agli artisti di tutto il mondo è giunto quest’anno al 7° appuntamento, organizzato dalla casa editrice giapponese Coamix Corp, e vede tra i suoi fondatori Tetsuo Hara (Ken il Guerriero) e Tsukasa Hojo (City Hunter), entrambi membri della commissione che ha valutato e scelto i vincitori.

Due artisti italiani risultano tra i migliori. La cosa che può risultare insolita è che si tratta di nomi ben noti nel nostro Paese, soprattutto ai lettori Sergio Bonelli Editore: Adriano Barone e Massimo Dall’Oglio, rispettivamente lo sceneggiatore del team di Nathan Never e il disegnatore di Orfani e Agenzia Alfa.

La coppia, sotto lo pseudonimo di Hagane Ishi, si è aggiudicata uno dei cinque premi della giuria con Like that old italian wine, ispirato al Barolo, il grande vino piemontese, essendo “Un sapore indimenticabile” il tema del contest.

Il maestro Hojo, nel conferire loro il riconoscimento ha così commentato:

 

Dal punto di vista grafico è il lavoro che preferisco in questa 7° edizione dello SMA. Hagane gli ha conferito un effetto dai toni ruvidi, ma la sua eccellenza risplende tra le linee del tratto. Questi sono disegni di grande qualità. La storia sembra avere bisogno di qualche piccola spiegazione in più, ma il carattere del protagonista mi ha fatto apprezzare molto il fumetto. Spero di veder Hagane continuare a progredire nella fase relativa al racconto perché questa è la fantascienza che voglio leggere. Ringrazio Hagane Ishi per lo splendido lavoro.

 

Altri italiani hanno primeggiato in questo prestigioso confronto: Marvi Manzoni con il suo I (pizza) U si è meritata una menzione d’onore, mentre Elena Vitagliano con Strawberry Field, uno SMAC! Editors Award.

Va detto che non è stato assegnato il Grand Prix (la palma più ambita) per l’eccezionale bravura di tutti coloro che hanno partecipato, cosa che non ha permesso, secondo le ragioni della giuria, di indicare in maniera netta un contendente sugli altri.

Vi lasciamo alle splendide tavole di Like that old italian wine, che, secondo il volere della redazione giapponese, per valorizzare l’espressività dell’arte comunicativa del medium non presenta dialoghi (ricordandovi di leggere le vignette rigorosamente da destra verso sinistra).

 

 

Fonti: SMA | Sergio Bonelli Editore