Nel leggere le prime pagine di Skyward ed esplorando la trama che delineano, sicuramente il lettore sa di trovarsi su un terreno familiare: Quinn è ragazzo che vive nei boschi assieme alla sua famiglia e al suo cane e conduce una vita semplice e serena. Soltanto quando uno straniero arriva nella foresta portando notizie inquietanti, Quinn scopre che suo padre in passato è stato ben più del semplice uomo di campagna che appare ora, e che le nubi minacciose che si addensano all’orizzonte minacciano di sconvolgere sia la placida esistenza di Quinn che quella di tutto il regno…

Siamo nel campo della favola e della leggenda, e l’incipit non è altro che il classico primo passo del “cammino dell’eroe” che tante fiabe e racconti ci hanno proposto. Eppure in Skyward c’è qualcosa che attira e che affascina, sia nella semplicità che nella freschezza con cui ripropone una storia antica quanto il mondo, al punto che dopo la pubblicazione dei primi numeri la Action Labs ha deciso di trasformarla da miniserie in serie regolare. Gran parte del merito va indubbiamente a Jeremy Dale, che cura il fumetto in ogni suo aspetto, dalla trama ai disegni, con l’aiuto di Steve Downder ai colori.

Il primo merito di Skyward è indubbiamente quello di avere colto l’essenza della fiaba, e cioè di parlare un linguaggio che sappia rivolgersi sia ai bambini che agli adulti, e non solamente a una delle due categorie. Racconta Dale:

È una storia di azione e d’avventura incentrata su un ragazzo e sul suo cane, che inizia quando il ragazzo resta orfano a causa di eventi al di là del suo controllo. Si incontra con un gruppo di altri reietti, e insieme affrontano l’invasione incombente dei Sovrani Fratelli. Ma non è un fumetto per bambini. È una storia da cui gli adulti possono trarre piacere quanto i bambini. È un ritorno al senso di meraviglia e di avventura che l’infanzia ci prometteva, e che da adulti dimentichiamo. Non è un fumetto per bambini. È un fumetto che anche i bambini possono leggere.

C’è spazio in un panorama odierno che sembra affollato di storie e temi che prediligono atmosfere oscure, tormentate e “adulte” per un fumetto fiabesco dai temi tradizionali? Dale non ha dubbi:

Buona parte dei fumetti odierni sembra frutto del residuo di una vergogna culturale del passato, e cioè che i fumetti non venivano presi sul serio, quindi tutto ciò che non è materiale “per lettori maturi” vienr accantonato. Ma su questo non sono d’accordo. Alcuni dei migliori momenti regalatici dai fumetti sono le storie emozionanti, di azione, avventura… e divertimento. Spesso ci dimentichiamo che i fumetti non sono solo un mezzo di narrazione o una forma d’arte, ma devono anche divertire! Volevo raccontare il genere di storia che mi piaceva e creare il tipo di fumetto che più amo. Essendo un grande appassionato di Bone e Tellos, il fantasy è stato la mia prima scelta. Aggiungiamoci i film dello Studio Ghibli, i videogiochi come Legend of Zelda e Secret of Mana, e ho trovato anche il tipo di storia che non vedevo l’ora di fare: un fantasy d’azione leggero e accessibile a tutti. E così, voilà, è nato Skyward.

 

Skyward 1

 

Fonte: BleedingCool