Spawn #286, variant cover di Todd McFarlane

Quando nel 1992 nacque la Image Comics, una delle sue peculiarità era utilizzare un nuovo tipo di colorazione estremamente riconoscibile tra gli altri albi in vendita sugli scaffali, con i suoi toni sgargianti ed esagerati che rappresentavano uno dei tanti punti di rottura rispetto alla tradizione del Fumetto americano.

Oggi, l’editore di Portland onora la sua storica attenzione al lavoro dei coloristi lanciando l’iniziativa We Believe in Colorists all’interno della campagna #WeBelieve 2018.

Il cosiddetto terzo polo del comicdom ha annunciato sette variant cover di Spawn #286 che declineranno con altrettante colorazioni – realizzate con tecniche differenti – un’illustrazione a china firmata da Todd McFarlane (di per sé l’ottava copertina).

I coloristi chiamati a firmare le variant cover sono Annalisa LeoniMoreno Dinisio, Frank Martin, Matthew Wilson, Owen GieniNikos Koutsis e Jean-Francois Beaulieu, con l’albo – nelle sue molteplici versioni – in vendita a partire dal 30 maggio.

Eric Stephenson, Editore della Image, ha presentato così l’iniziativa:

 

L’importante contributo dei coloristi al nostro medium non va mai sottovalutato. Anche i migliori disegni possono trarre beneficio dal coinvolgimento del giusto colorista.

Spesso, quando osservo le prime tavole inviatemi per la realizzazione di un nuovo fumetto, dall’idea iniziale al progetto finito, realizzo che la storia cominci a prendere una vera forma una volta che viene coinvolto il colorista: in quel momento la personalità artistica e quella narrativa iniziano a brillare davvero.

Un tempo i coloristi erano l’ultimo passaggio nel processo di produzione, ma oggi sono collaboratori essenziali e fidati che spesso si spostano da un progetto all’altro con i disegnatori, se non addirittura con sceneggiatori e disegnatori.

Ogni colorista ha una propria voce, e non c’è modo migliore per farla risaltare nel mostrare quanto differente possa apparire un disegno mostrandolo dopo l’intervento di sette coloristi diversi, evidenziando l’impatto del loro approccio.

Siamo tutti entusiasti del risultato e speriamo che anche voi lo siate nel vedere come lo stesso disegno possa apparire in modo differente nelle mani di più coloristi.

 

 

 

Fonte: Comicsbeat