Nuovo appuntamento con Star Wars Memories, serie di interventi in cui autori, artisti e professionisti del fumetto americano rivivono e ricordano il loro primo incontro con la saga stellare e spiegano l’influenza che ha avuto sulla loro carriera creativa. Dopo Paul Levitz, Brad Meltzer e Robert Venditti è il turno di Joe Kelly, produttore, sceneggiatore, autore e fondatore di Man of Action Entertainment (Marvel’s Avengers Assemble, Superman vs. The Elite, Ben 10).

 

Quando hai visto per la prima volta i film? E cosa rappresentano per te?

Star Wars scorre con una tale intensità nelle mie vene che ho ancora i giocattoli che ricevetti per Natale quando avevo sei anni. Ne avevo solo cinque quando uscì il film, quindi non ho ricordi ben definiti della mia prima visione. Ho anche chiesto a mia madre per vedere se lei si ricordava qualcosa, ma disse che non si ricordava se fu lei a portarmi al cinema, se fu mio padre o se lo vedemmo su una videocassetta. Quello che so è che non riesco a ricordarmi di un’epoca in cui Star Wars non fosse una parte del mio DNA mentale.

A prescindere dalla circostanze della mia prima visione, però, ricordo che volevo essere Luke e che imparare a usare la Forza era per me la cosa più importante di tutto il mondo.

Che influenza ebbe su di te come autore?

Questi film scorrono con una tale forza in me che l’influenza che ebbero sulla mia narrativa è innegabile, ma anche in questo caso avrei difficoltà a spiegare con esattezza come. Posso sicuramente dire che una volta colta la scintilla narrativa e avere deciso che avrei raccontato delle storie, volevo raccontare delle storie su quella scala. Volevo essere parte della creazione di Star Wars, qualunque cosa questo potesse significare, non appena avessi raggiunto l’età giusta per lavorare. Per moltissimo tempo la mia intenzione fu quella di dedicarmi agli effetti speciali, al 100% a causa di Star Wars. Ho un amico che lavora alla ILM e scherzando diciamo che lui sta vivendo la mia vita in un universo parallelo.

Star Wars è radicato con una tale profondità nel nostro inconscio collettivo che credo influenzi la gente anche quando questa non lo vuole ammettere. Man of Action ha partecipato a innumerevolii incontri in cui un artista, un autore o un dirigente fa una battuta o una citazione di Star Wars per spiegare un aspetto di una storia, di una relazione e così via. George Lucas voleva creare una nuova mitologia per la sua epoca. L’ha fatto e i miti non muoiono mai.

 

Joe Kelly

 

 

Fonte: Newsarama