Nella sua lunga carriera, Steve Rude ha avuto modo di lavorare con le principali case editrici statunitensi. Per la Marvel, ad esempio, l’autore ha realizzato le miniserie Captain America: What Price Glory, Spider-Man: Lifeline, Thor: Godstorm e X-Men: Children of the Atom; recentemente è stato inoltre annunciato tra le prestigiose firme che prenderanno parte alla realizzazione dell’albo celebrativo per l’ottantesimo anniversario della Casa delle Idee, Marvel Comics #1000, in uscita il mese prossimo.

In una recente dichiarazione, però, “The Dude” ha raccontato che l’editore di New York non ha approvato un suo progetto che sarebbe uscito a cadenza mensile:

 

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Non se ne farà nulla. Come molti di voi sanno, sono un artista cresciuto negli anni ’60, e ciò che posso offrire alla Marvel è un ritorno alle vecchie suggestioni, qualcosa che credo abbiano perso ormai da decenni.

Penso alle storie perennemente in ristampa, realizzate quando la Marvel era ancora agli albori ed era gestita dal personale di un piccolo ufficio nel cuore di Manhattan, proprio come La piccola locomotiva coraggiosa. E nonostante dei salari a malapena al di sopra di quelli minimi odierni, a noi lettori veniva offerto qualcosa di pressoché inaudito presso il pubblico di oggi, tempestato da mille artifici: gente che manteneva quanto promesso e fumetti che venivano spediti puntualmente.

Purtroppo, quando le piccole compagnie di un tempo diventano grandi corporazioni, tornare alle usanze delle loro umili origini diventa logisticamente impossibile.

Sebbene pensi che alla Marvel siano in molti ad avere una mentalità positiva e aperta, e che credano ancora in un ritorno a radici più semplici, l’eventuale fazione all’interno dello staff che potrebbe schierarsi a favore della mia offerta non è abbastanza numerosa.

 

Il fumettista statunitense non ha specificato chi siano gli interlocutori con cui è stato in contatto, nel proporre il suo progetto.

Incassato il rifiuto, ora la sua attenzione sarà rivolta esclusivamente a Nexus, all’operazione di ristampa delle strisce autoprodotte patrocinata dalla Dark Horse e alle commissioni private.

Insomma, poco importa se la Marvel non ha creduto in lui, Rude è intenzionato a restare “quanto più produttivo possibile”.

 

 

Fonte: Newsarama