L’attesa è finita e Guardiani della Galassia ha infine debuttato anche in Italia. È un evento da celebrare, innanzi tutto perché è un ottimo film che non mancherà di divertire ed entusiasmare spettatori di ogni genere. Ma in aggiunta a tutto questo, per gli aficionados della Marvel segna un momento importante, perché è il film della “svolta”: l’Universo Marvel cinematografico acquista finalmente e definitivamente la sua dimensione cosmica, ampliando i confini terrestri più o meno realistici visti finora e introducendo sulla scacchiera buona parte delle pedine che i lettori dei fumetti conoscono da decenni, dai Celestiali ai Kree, dalle prime vere sequenze con Thanos alla ricerca delle Gemme dell’Infinito.

Un modo originale per celebrare l’evento è anche quello di esplorare, in una visione panoramica, i molti villain che attualmente minacciano il Marvel Universe cinematografico, quello che ricade direttamente sotto i vessilli dei Marvel Studios e i cui personaggi possono incrociarsi e interagire tra loro. Da Loki al Mandarino, riscopriamo assieme le nemesi che tormentano la vita di Thor, Iron Man, Cap, Star-Lord e compagni e le differenze tra la versione fumettista e cinematografica!

 

MandarinoIl Mandarino

La nemesi di Iron Man è probabilmente una delle figure più contorte e controverse dell’Universo Marvel, al punto che è difficile determinare con chiarezza la sua vera storia e separare la realtà dalla menzogna nelle molteplici informazioni che lo riguardano, un aspetto che, nell’essenza, è stato rispettato anche nell’universo cinematografico. Ma procediamo con ordine: nelle sue origini cartacee, il Mandarino è una contraddizione vivente: come il soprannome indica chiaramente, vanta un titolo nobiliare cinese, tuttavia nasconde anche un retaggio occidentale da parte di madre, una nobildonna inglese che lo ha cresciuto in Cina. In teoria rivaleggia con Tony Stark nel campo della tecnologia all’avanguardia e nel genio scientifico, anche se in più occasioni, specialmente là dove sono coinvolti i suoi misteriosi anelli, si è interessato del soprannaturale. Le sue origini nobiliari a volte però sono smentite da un background alternativo, che lo vede invece nascere e crescere nei peggiori bassifondi criminali d’oriente, e quando i suoi anelli si rivelano essere il lascito di un’astronave aliena, il soprannaturale torna ad essere ipertecnologia futuribile… in mezzo a questo labirinto di mezze verità e revisionismi, la sua ostilità nei confronti di Stark è l’unico punto fermo su cui c’è ben poco da confutare.

MandarinoNei fumetti: Attualmente (ma fino a quando?) il Mandarino è ritenuto morto, ucciso nel corso della saga The Future, in cui tentava di costringere Stark a progettare i costrutti chiamati titanomech che gli avrebbero consentito di reclamare il dominio del mondo. Ma la scomparsa del Mandarino non significa che la sua influenza sull’Universo Marvel sia svanita, anzi, tutt’altro: a prendere il sopravvento ora sono i suoi dieci anelli, evolutisi ben oltre quello che sembravano essere inizialmente e rivelatisi essere le essenze vitali di dieci entità aliene, dotate di una sorta di volontà propria. Il loro cammino si incrocia con quello di un altro villain di questa galleria, Malekith il Maledetto.

Nei film: Il Mandarino non si fa mancare versioni alternative e scambi inaspettati di identità nemmeno nell’universo cinematografico: una sua “protoversione” compare nel primo Iron Man, dove però resta ben poco della figura fumettistica in quello che è un il capo di un’organizzazione terroristica nota come “i Dieci Anelli”. Una figura assai più simile al Mandarino tradizionale affiora in Iron Man 3, interpretata da Sir Ben Kingsley, per poi rivelare che si tratta soltanto di un attore di infima categoria sfruttato come figura di facciata dal “vero” Mandarino, Aldrich Killian, in un complotto orchestrato ai danni di Stark e del mondo intero. Ma anche questa versione viene ribaltata con un ulteriore colpo di scena nello one-shot Hail to the King, dove si parla del vero detentore del titolo di Mandarino, infuriato per la messinscena orchestrata da Killian e dal suo figurante. Anche in questo caso, dunque, il Mandarino è ben lungi dall’essere uscito di scena, e attende nell’ombra il momento giusto per colpire.

 

Von StruckerVon Strucker e l’H.Y.D.R.A.

Se Capitan America trova nel Teschio Rosso la sua nemesi personale, il Barone Von Strucker svolge lo stesso ruolo per Nick Fury, un parallelismo che può estendersi anche alle rispettive creazioni dei due arcinemici, lo SHIELD e l’HYDRA. Strucker, che condivide con Johann Schmidt le origini al servizio del terzo reich, è l’architetto e il padre concettuale della tentacolare organizzazione segreta che muove le fila degli eventi mondiali da dietro le quinte; con Schmidt condivide anche i servigi del terzo elemento della “trinità sacrilega” attiva ai tempi del terzo Reich, lo scienziato Arnim Zola, il responsabile dei molti esperimenti di potenziamento, clonazione e alterazione che i malvagi hanno orchestrato nel corso dei decenni. E visto che buon sangue non mente, Strucker vanta anche due perfidi figli gemelli, Andreas e a Andrea, che hanno spesso dato del filo da torcere agli X-Men e ai mutanti in generale.

Von StruckerNei fumetti: La decennale lotta tra Fury e Strucker sembra essere giunta al capolinea nel corso della serie Secret Warrior, in cui Fury ha fatto finalmente giustizia sommaria della sua nemesi nel metodo più spiccio e tradizionale, un colpo di pistola dritto alla testa. Ma il legame che Strucker possiede con l’incontrollabile Spora della Morte, una sorta di virus, che si diffonde dal suo corpo al momento del decesso, non ci permette di scrivere veramente la parola fine alla sua lunga e scellerata carriera.

Nei film: Mentre nei fumetti l’HYDRA se la passa male, nell’universo cinematografico è appena uscita allo scoperto, rivelando di essersi impossessata di buona parte delle strutture e del personale dello SHIELD in Captain America: The Winter Soldier. E sebbene gli spettatori abbiano avuto a che fare principalmente con la sua creazione, hanno potuto avere un primo assaggio del perfido Barone nella scena che segue i titoli di coda di quel film, in cui Von Strucker, interpretato da Thosa Kretschmann, progetta di utilizzare i gemelli Pietro e Wanda Maximoff, suoi prigionieri, contro gli Avengers, un preludio alla sua entrata in scena ufficiale nell’imminente Avengers 2: Age of Ultron.

 

Teschio RossoIl Teschio Rosso

Il gerarca nazista Johann Schmidt è sempre stato e sempre sarà la nemesi di Steve Rogers/Capitan America. E così come la storia di Capitan America è legata a filo doppio a quella dei capi militari statunitensi nel corso della Seconda Guerra Mondiale, il Teschio Rosso è la creazione, sia materiale che concettuale, del Fuhrer in persona, intenzionato a farne un simbolo di intimidazione e di terrore del suo Reich. La lotta tra il Teschio e Cap si snoda attraverso i decenni passando attraverso animazioni sospese, morti e resurrezioni, clonazioni e terribili esperimenti, una lotta in cui il Teschio Rosso ha invariabilmente la peggio (più di ogni altro supercriminale Marvel, il Teschio Rosso vanta una storia letteralmente intrisa di morte), ma che lascia anche su Capitan America molte cicatrici reali ed emotive.

Teschio RossoNei fumetti: Dopo l’ennesima sconfitta e apparente morte per mano di Cap, il Teschio Rosso è ora in procinto di sovvertire l’Universo Marvel dalle fondamenta, in senso fin troppo letterale: dopo avere profanato il cadavere del defunto professor Xavier, si è impossessato del cervello mutante di quest’ultimo e dei grandi poteri che racchiudeva, e dopo averlo usato per effettuare una serie di orribili esperimenti si è trasformato in uno dei più mostruosi e inarrestabili nemici che l’intero Universo Marvel abbia mai conosciuto: la mostruosità nota come Onslaught. Questo Red Onslaught è ora pronto a muovere guerra al mondo intero, e la storia dell’accanita resistenza che gli eroi dovranno contrapporgli è l’oggetto centrale dell’imminente maxisaga chiamata AXIS.

Nei film: Il Teschio Rosso dell’universo cinematografico, interpretato da Hugo Weaving, è forse il villain più fedele alla sua controparte fumettistica, un concentrato di crudeltà e di morte che rinuncia molto presto a qualsiasi barlume di umanità per perdersi nei suoi sogni di conquista. Come la sua controparte a fumetti, il Teschio Rosso mette in moto alla sua epoca molti eventi che avranno ripercussioni e ramificazioni nel presente, tra cui la fondazione dell’HYDRA; nel corso della pellicola, Schmidt è a caccia dell’onnipotente artefatto noto come tesseract (o cubo cosmico, come è più comunemente chiamato nelle saghe a fumetti). In teoria il tesseract è anche la causa della sua disfatta finale, in quanto parrebbe annientare il nazista con l’esposizione diretta delle sue energie, ma dal momento che l’artefatto è destinato ad avere un futuro nelle prossime pellicole dell’Universo Marvel, sono in molti a scommettere che l’uscita di scena del Teschio Rosso non sia stata definitiva e che la nemesi di Cap possa riaffiorare a tormentarlo anche in questo universo.

 

LokiLoki

ll dio degli inganni per eccellenza è una spina nel fianco di Thor fin dalle origini del mito e imperversa nell’Universo Marvel fin dalla nascita delle saghe a fumetti del dio del tuono. Dopo un esordio come villain a tutto tondo destinato a mille e mille sconfitte, acquista fascino e spessore nel ciclo di storie dell’autore Walt Simonson e nella serie a lui dedicata firmata da Robert Rodi, che ne sottolineano rispettivamente il ruolo di foil, compagno/antagonista del dio del tuono ma anche elemento salvifico nelle ore più critiche del Reame Dorato, e l’aspetto tragico e inesorabile di una figura condannata dal destino a interpretare per sempre il ruolo del fomentatore e del latore di caos.

Nei fumetti: Dopo una lunga serie di stravolgimenti e di ordalie che lo hanno visto incarnarsi in un corpo femminile, morire, rinascere come bambino, quasi diventare un eroe e sacrificarsi per permettere al suo vecchio io di ritornare in scena, Loki vive ora quasi in uno stato di grazia: riacquistate le sue sembianze da adulto, lavora “quasi” dalla parte dei buoni, come agente segreto al servizio della triplice “All-Mother” che regge il regno degli dèi con il compito di svolgere quelle missioni dove è richiesto un tocco meno… ortodosso. Dal momento che in qualsiasi incarnazione Loki resta sempre Loki, è difficile dire se svolga questo ruolo in modo efficace, e se la sua lealtà vada veramente alle potenze matriarcali del Reame Dorato.

LokiNei film: Il Loki interpretato da Tom Hiddleston è forse il villain cinematografico della Marvel più riuscito e apprezzato, essendo riuscito a cogliere in modo ottimale la duplice essenza del personaggio, dotato di poteri e ambizioni titaniche, ma anche spinto da ricordi, traumi e frustrazioni fin troppo umane, senza rinunciare a quel pizzico di ironia e di sarcasmo che rendono speciale il personaggio. Dopo avere scoperto le sue origini nel primo Thor e avere inavvertitamente provocato (proprio come nei fumetti) la fondazione dell’omonimo team supereroistico in Avengers, abbiamo lasciato Loki alla fine di Thor 2 proprio dove l’ingannatore voleva arrivare: creduto morto al resto del mondo, ma in realtà seduto sul trono di Asgard sotto le mentite spoglie di un Odino scomparso.

 

MalekithMalekith

Accompagnato dall’appellativo “il Maledetto”, che lascia ben pochi dubbi sulla sua natura e le sue intenzioni, Malekith è uno dei più potenti e pericolosi elfi scuri del reame di Svartelfheim, uno dei Nove Mondi della mitologia norrena. Nel cosmo Marvel, la terra degli elfi scuri è un reame tormentato e devastato dalla guerra, allo stesso tempo vittima e alleato delle forze più distruttive che hanno devastato il cosmo nelle battaglie ancestrali. Malekith rientra decisamente dalla parte dei carnefici, essendosi schierato con il demone di fuoco Surtur nel tentativo di orchestrare la venuta del Ragnarok, e attentando all’incolumità del Reame Dorato più e più volte. Pur non disdegnando gli scontri diretti, le sue armi sono la magia e l’inganno, specialmente se volte a mettere amici, alleati e amanti l’uno contro l’altro, tenendo testa in questo campo allo stesso Loki. Una delle sue più nefaste manovre ha portato alla trasformazione dell’elfo scuro Algrim il Forte in un’inarrestabile macchina di morte, il guerriero noto come Kurse, un’arma che ha scatenato contro Thor e i guerrieri asgardiani.

MalekithNei fumetti: Costantemente alla ricerca di potere, Malekith si è dedicato di recente alla ricerca degli artefatti tradizionalmente associati a un’altra figura di galleria, gli anelli del Mandarino. Questo lo conduce a scontrarsi con il tradizionale nemico del Mandarino, Iron Man, riproponendo ironicamente un antico dualismo delle leggende che vede nel ferro la nemesi delle creature elfiche. Un recentissimo racconto breve comparso sulle pagine di Thor ci ha inoltre regalato la storia delle origini di Malekith, venduto dalla stessa madre all’esercito del suo signore in cambio di una manciata di monete e scelto come apprendista da un potente incantatore che spera di riscattarlo dal sentiero oscuro che gli si para davanti, ma che riesce soltanto a fornirgli il potere per dare il via alla sua carriera di nefandezze.

Nei film: Malekith e gli elfi scuri dell’universo cinematografico non sono una presenza fissa e costante dei Nove Mondi asgardiani, ma rientrano in scena solo nel corso degli eventi di Thor 2: The Dark World, risvegliandosi da un sonno criogenico durato millenni e interrotto dal ritrovamento dell’aethyr. Interpretato da Christopher Eccleston, il Malekith cinematografico è assai più taciturno e diretto della sua controparte fumettistica e rinuncia a inganni e sotterfugi in favore di assalti bellici in piena regola. La sua personalità è più monolitica e criptica, ma questo non lo rende meno letale: sua sarà la mano che sferrerà il colpo mortale contro Frigga, madre di Thor e moglie di Odino.

 

RonanRonan

Il bellicoso signore della guerra della razza aliena Kree, che si fregia dell’intimidatorio titolo di Accusatore, è per prima cosa un condottiero e un conquistatore, in cerca del potere tramite metodi tradizionali di conquista e di potenza militare. Sebbene si dimostri spesso privo di scrupoli nel farlo, resta parte integrante dell’impero Kree e nella maggior parte delle occasioni, le sue mire e le sue priorità coincidono con quelle della sua razza.

Nei fumetti: Non è un buon momento per Ronan. Asceso finalmente al trono dell’impero Kree dopo che l’ennesimo conflitto galattico aveva lasciato la sua razza in subbuglio, ha dovuto quasi immediatamente cedere di fronte all’avvento di un gruppo di nemici assai pericoloso, gli Inumani.

RonanNel tentativo di scongiurare lo scontro che avrebbe precipitato l’impero in una nuova guerra, Ronan ha accettato una soluzione politica alternativa al conflitto, unendo le due razze tramite un matrimonio combinato con Crystal, la figlia del signore degli Inumani, Black Bolt. Sebbene questo abbia scongiurato una nuova guerra, la situazione mutevole ha rimesso comunque Ronan in una posizione di minoranza, come sia Crystal che le altre potenze galattiche sembrano ben determinate a ricordargli in ogni momento.

Nei film: In Guardians of the Galaxy, Ronan funge da longa manus di Thanos, mettendo sottosopra la galassia per ritrovare il Globo di cui il Titano Folle desidera impossessarsi. Un misto di risentimento per la tirannia del suo superiore e di orgoglio per la sua indole guerriera lo inducono tuttavia a ribellarsi a Thanos nel tentativo di reclamare per sé il potere del globo. Stretto tra la collera del padrone che ha tradito e l’assalto dei Guardians con cui ha combattuto finora, per Ronan le cose non si mettono troppo bene.

 

UltronUltron

Echi di Frankenstein e di Faust plasmano la figura di Ultron, creatura artificiale a cui ha dato vita il genio scientifico di Hank Pym, ma che poi si è ribellata al suo creatore e ha scatenato una vera e propria guerra contro tutto ciò che esiste di vivo e di organico al mondo. Il robot Ultron ha tormentato pressoché tutti gli eroi dell’Universo Marvel, ma è una delle principali nemesi degli Avengers, dato il rapporto che lo lega a filo doppio con il suo creatore. Ultron è una creatura di opposti e contraddizioni, che detesta l’umanità ma che ambisce a emularla o a surclassarla, e che vive un rapporto conflittuale e fin troppo “umano” con il suo padre/creatore.

Nei fumetti: Ultron è reduce da un apocalittico tentativo di conquista del mondo che ha dato origine alla saga Age of Ultron, dove gli Avengers hanno dovuto letteralmente viaggiare nel passato e nel futuro per impedire che il suo dominio si concretizzasse, in un meccanismo che richiama da vicino l’epopea mutante di Giorni di un Futuro Passato. Evitata la crisi, la minaccia di Ultron sembra essere stata stroncata alla radice, prevenendo la creazione del robot in passato, ma tra duplicati, paradossi temporali e backup artificiali è solo questione di tempo prima che lo stesso Ultron o un suo ulteriore “upgrade” torni in scena per l’ennesima rivincita.

Nei film: Ultron sarà il nemico principale di Avengers 2, che prende in prestito dalla saga fumettistica il sottotitolo Age of Ultron. Difficile credere però che si rifarà anche a quella saga in termini di trama, probabilmente prediligendo uno scontro più reale e tangibile a paradossi e viaggi nel tempo. Sembra certa anche la trasposizione del suo creatore nella figura di Tony Stark/Iron Man (c’è chi ipotizza che l’Ultron cinematografico, che parla con la voce di James Spader, sia una degenerazione del programma senziente J.A.R.V.I.S. che abbiamo già conosciuto nel film di Iron Man, ma sarà interessante esplorare anche il suo dualismo con Visione, non a casointerpretato da Paul Bettany, che dava la voce al Jarvis originale), che in qualità di droide “virtuoso” si ritrova spesso a svolgere il ruolo di contraltare al robot omicida.

 

ThanosThanos

Il nostro excursus nei meandri del male non poteva che chiudersi con il Titano Folle in persona. Thanos è attualmente la cosa più vicina a un’incarnazione completa del male nell’universo cinematografico Marvel (almeno finché qualcuno non tirerà in ballo Mefisto, ma quella è un’altra storia), ma anche nel mondo fumettistico si piazza in ottime posizioni della classifica. Generato dalla razza degli Eterni in un passato tanto remoto quanto nebuloso, Thanos è il classico esempio di personaggio che racchiude in sé il potenziale per diventare quasi un dio, ma i cui semi di corruzione insiti nel suo animo pervertono quello smisurato potere in forza e pensiero distruttivo. Nella fattispecie, la condanna di Thanos giunge sotto forma di una perversa forma di amore, sviluppata nei confronti di un avatar della Morte stessa. Ammaliato e reso pazzo fino a sviluppare un’ossessione per l’oggetto del suo desiderio, non esita a sporcarsi le mani letteralmente del sangue di miliardi e miliardi di esseri viventi e a commettere genocidi pur di offrire le anime e le energie dei viventi a colei di cui spera di ottenere favori. Difficile indicare una nemesi precisa per Thanos: sul fronte cosmico, Capitan Marvel e Silver Surfer sono coloro che più spesso hanno arginato i suoi propositi genocidi, ma quando il Titano Folle rivolge le sue mire sulla Terra, generalmente è necessaria la potenza combinata di tutti i difensori del pianeta per salvare il mondo da un altro genocidio.

Nei fumetti: L’ultima scia di massacri seminata da Thanos attraverso la galassia, nel corso della saga Infinity, nascondeva stavolta un secondo obiettivo nascosto, quello di eliminare il suo figlio segreto, Thane, che come fin dai temi di Zeus e Cronos, detiene il potere di fermare e forse annientare il suo empio padre. Così è stato, infatti, e Thanos è stato neutralizzato, anche se non distrutto, dal suo stesso figlio, nel corso della saga. Ma non resterà fuori dall’arena per molto: ci sarà di nuovo la sua mano dietro le catastrofi interplanetarie che promettono di sconvolgere gli universi e le realtà alternative dell’imminente evento Secret Wars.

Nel film: Rifacendosi a una delle più famose saghe fumettistiche del passato, Thanos è alla caccia dei cinque potenti artefatti che potrebbero garantirgli un potere infinito. Ha manovrato le azioni di Loki per controllare il Tesseract in Avengers e mette sottosopra la galassia tramite il suo emissario Ronan per impossessarsi del globo. Se includiamo nel conto anche l’aethyr visto in Thor 2 siamo a tre artefatti su cinque… non è difficile immaginare un giorno in cui tutti e cinque i pezzi compariranno sulla scacchiera, pronti per essere reclamati. Quel giorno probabilmente l’intero Universo Marvel tremerà… ma noi saremo tutti in prima fila al cinema a goderci lo spettacolo!

Thanos