DC Comics twixLe idee di marketing della DC Comics ci lasciano perplessi da diverso tempo. Come molti degli attuali aspetti della comunicazione e della gestione delle risorse narrative e creative da parte delle due principali major americane, va detto. Ma in un contesto come quello attuale, sempre più influenzato dalla pressione del cinema, intrecciato con necessità di rinnovo e di attrazione di nuove generazioni di pubblico, ci aspetteremmo quantomeno una freschezza, una spinta propulsiva, una modernità di idee e di spunti nel tentativo di monetizzare il proprio patrimonio di storie e di icone della cultura popolare.

Invece, ecco la brutta sorpresa che la DC ha in serbo per i suoi lettori che, da mercoledì, andranno a comprare alcuni dei loro albi preferiti. La vedete nelle immagini qui a fianco: pagine di fumetto che per metà accolgono le vignette e la storia, per metà pubblicità del Twix. Cose di questo genere ce le saremmo aspettate ai tempi in cui il popolare snack, almeno da noi in Italia e in vari Paesi europei, si chiamava Raider. Ma questo se lo ricordano solo quelli che c’erano negli anni Ottanta (“Twix, un taglio ci dà!”).

A rivelarlo in anteprima è stato il disegnatore Chris Burnham, sulla sua pagina Twitter, postando l’immagine in questione. Raggiunti dai siti americani di settore, i piani alti della Distinta Concorrenza hanno confermato che quelle foto dicevano il vero, giustificandosi sostenendo che questo tipo di impaginazione può sembrare strano e fastidioso al giorno d’oggi, ma era comune nelle passate decadi.

DC Comics twix 2A quanto sembra, questa iniziativa di ritorno a un passato che ci auguravamo di avere definitivamente alle spalle avrà quantomeno vita breve, limitata al mese di giugno. Curioso che, nelle settimane in cui la casa editrice lancia le nuove storie di DC You, ennesimo rimpasto innovatore (ma anche un po’ reviosionismo passatista) questa rivoluzionaria idea di pubblicità sui fumetti faccia capolino tra le tavole.

Ovviamente, molte sono state le teste che si sono voltate a guardare nel comicdom. Quasi tutte con disappunto. Ve ne proponiamo una selezione tratta da Twitter, giusto qui sotto, traducendo il nucleo del giudizio che danno. Il problema, ovviamente, non è la presenza delle pubblicità tra le pagine del fumetto, ma l’alterazione della tavola, del lavoro degli artisti, per accoglierle. Non è meglio la classica pagina promozionale che inframmezza le altre?

Misteri della DC Entertainment.

 

Questa cosa non va bene.

Ho appena comprato un po’ di albi post-Convergence della DC, oggi. Un sacco di belle cose, ma non credo che mangerò Twix per un bel po’.

Queste pubblicità del Twix a metà pagina sono davvero presenti sugli albi DC.

Caro @Twix, data la tua decisione di partecipare a quest’idiozia delle pagine a metà della DC, ho deciso di boicottarti.

Uh, quelle che vedete tra le pagine degli albi non sono pubblicità, ragazzi. Date un’occhiata in anteprima alla sceneggiatura di Batgirl 41.

[L’immagine è una finta sceneggiatura in cui Nick Lachey, protagonista delle pubblicità, è considerato un personaggio della storia. Stewart fa ironia sul fatto che i banner non siano da considerare estranei alla tavola, ma parte integrante della stessa, prendendo in giro la scelta del layout]

I quattro momenti più significativi di Nick Lachey nelle storie DC Comics. #twixlachey

 

Rich Johnston di Bleeding Cool ha inoltre alterato una tavola de Il Ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller per mostrare come apparirebbe se fosse pubblicata in questi tempi strani…

 

Il Ritorno del Cavaliere Oscuro con Twix

 

 

Fonti: Comic Book Resources | Bleeding Cool