L’idea che a sessant’anni François Boucq sforni ancora un capolavoro dopo l’altro, perfezionando e rinnovando continuamente il suo stile è deprimente per chiunque si affanni a fare questa professione.

Boucq é probabilmente il disegnatore che più si è avvicinato alla grandezza di Moebius, sia per tecnica e classe stilistica che per follia surreale. Le tavole di Bouncer sono uno spettacolo che spesso hanno poco da invidiare a quelle di Blueberry; a tal proposito vi consiglio di recuperare l’edizione gigante in bianco e nero per ammirarne ogni singolo tratto.

Le avventure di Jérôme Moucherot, personaggio di sua invenzione, sono quanto di più strampalato e folle il fumetto francese abbia mai visto. Se ci aggiungiamo anche le filosofiche scorribande de La Morte e Lao-Tseu e la collezione di illustrazioni poetiche e magiche di Le Trésor de l’Ombre (su testi di Jodorowsky), allora vediamo che il paragone con Moebius non è per nulla esagerato.

bouncer

La cosa che mi ha sempre lasciato stupefatto di Boucq è la difficoltá nel trovare lacune nel suo lavoro. Ha una conoscenza straordinaria di anatomia e prospettiva, tanto da riuscire a rispettarle anche quando le piega in visioni distorte, con corpi deformati e punti di vista assurdi. Ha un’inventiva sconfinata per creature e uomini d’ogni genere. Non si risparmia mai, riesce a mettere il massimo impegno tutti gli sfondi (spesso dettagliatissimi) di ogni vignetta.

La sua passione gli permette di spaziare con disinvoltura da un genere letterario all’altro riuscendo sempre a darne una sua personale visione. Nei suoi progetti come autore unico e nei lavori con quell’altro matto di Jodorowsky dà spazio alla creazione di personaggi come di mondi fantastici e sognanti. Quando invece lavora con il romanziere Jerome Charyn, o su progetti più noti come la serie noir XIII, riesce a riportarci ad un mondo reale e tristemente spietato, mantenendo un rigore stilistico da vero maestro del fumetto.

Ecco quindi una selezione delle sue opere degli ultimi anni, alcune degli ultimi mesi, visto che come dicevamo, Boucq non si ferma mai. Al termine dell’articolo potete trovare una gallery con altre immagini tratte dai volumi in questione.

 

SUPERDUPONT

(Testi di Belkruof, Gotlib e Boucq) Dargaud 2015

Uscito pochi mesi fa, questo volume riporta in auge un personaggio classico e molto amato dal pubblico francese. Creato da Gotlib e Lob negli anni Settanta sulle pagine di Pilote e passato poi su quelle di Fluide Glacial, Superdupont è una parodia dei supereroi alla Capitan America che ironizza su molti degli stereotipi della cultura francese. A Boucq è toccato il compito di ridargli vita e lo ha fatto con grande entusiasmo, consegnando 62 pagine di azione ed ironia ma soprattutto di energia cinetica che pervade ogni tavola.

Superdupont

 

LE PROCÈS CARLTON

(Testi di Pascale Robert Diard) Le Lombard 2015

Incaricato dal giornale Le Monde, Boucq ha seguito e illustrato il Processo DSK, sigla che indica l’ex ministro dell’economia e direttore del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn. Tutto il materiale è stato raccolto in un libro: se di solito gli artisti che lavorano nelle aule di tribunale sono dei mediocri ritrattisti, i disegni che trovate in questo volume sono a dir poco eccellenti.

le proces carlton

LITTLE TULIP

(Testi di Jerome Charyn) Le Lombard 2014

Una crime story fredda e violenta raccontata su due binari ambientata nell’America degli anni Settanta, che segue l’età adulta del protagonista e la sua infanzia, durissima, nel gulag russo dove la sua famiglia fu deportata. Charyn e Boucq non ci risparmiano nulla, violenze, stupri, le masse di uomini e di corpi trattati come bestie, soprusi perpetrati da figure disgustose e, tema principale dell’albo, i tatuaggi. Grazie al disegno infatti, il piccolo Pavel riesce a sopravvivere al campo di prigionia, tatuando figure criminali di ogni tipo e ritraendole poi, da grande, come ritrattista per la polizia di New York. Un fumetto che è un bellissimo pugno allo stomaco.

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SAN ANTONIO

Sangam 2009

Il commissario San Antonio è una creazione letteraria di Frédéric Dard, autore famosissimo in patria ma poco conosciuto all’estero. Il fumetto narra le avventure noir e deliranti di un commissario e dei suoi strampalati assistenti in salsa francese, con molti riferimenti e un linguaggio difficilmente traducibili e comprensibili per il pubblico estero. Ne esistono 175 volumi, alcuni di questi pubblicati in Italia da Mondadori. Boucq ne illustra le copertine dal 2000 e Sangam le ha raccolte tutte, compresi bozzetti e versioni preparatorie, in un volume di pregio.

san antonio

 

SOURCE D’ABONDANCE

Città di Lille 2004

Non soltanto Boucq è cintura nera quinto dan di kendo ma, nel 2004 ha anche progettato una fontana per l’esposizione del carnevale della città di Lille: alta sei metri e mezzo, d’ispirazione surreale, vi possiamo ritrovare alcuni dei motivi delle sue illustrazioni per i fumetti di Jérôme Moucherot.

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