Quando in casa Marvel si parla di “British Invasion”, si parla essenzialmente di anni Settanta e Novanta, e si parla naturalmente di Marvel UK, l’etichetta nata nel 1972 per pubblicare in Gran Bretagna i personaggi e il materiale americano della major, ma che presto portò alla creazione di storie originali e inedite, firmate da future icone del fumetto mondiale come Alan Moore, John Wagner, Dave Gibbons, Steve Dillon e Grant Morrison. Nacque in quegli anni il personaggio più famoso e forse il simbolo di Marvel UK, che più si è integrato nel pantheon della Casa delle Idee, Captain Britain creato dall’ inglese “naturalizzato” americano Chris Claremont e dall’artista Herb Trimpe.

Alla fine degli anni Ottanta e nei primi Novanta, arrivarono nuovi personaggi di stampo fantascientifico, che ottennero un notevole successo non soltanto perché portatori di un’iniezione di novità e freschezza ma anche di qualità di storie e disegni. La Marvel, a inizio 2014, vuole ricordare e festeggiare il ventesimo anniversario di quella linea editoriale ripetendo l’“invasione”, e riportando in auge i personaggi più amati come Death’s Head, Death’s Head II, Dark Angel, Motormouth, Killpower e, naturalmente, Captain Britain.

L’operazione si concretizzerà in una miniserie di otto numeri intitolata Revolutionary War che esordirà a gennaio con tre episodi: Revolutionary War: Alpha #1 scritta da Andy Lanning, Alan Cowsill e disegnata da Richard Elson, Revolutionary War Dark Angel #1 di Kieron Gillen e Dietrich Smith e infine Revolutionary War Knights of Pendragon #1 di Rob Williams e Simon Coleby. La storia riguarda il ritorno di una vecchia conoscenza sempre  targata Marvel UK, la sinistra organizzazione Mys-Tech che Captain Britain, Dark Angel, Motormouth e compagni erano convinti di aver definitivamente sconfitto in una rovinosa battaglia tempo addietro. Ora la minaccia è di nuovo realtà e in pericolo non vi è solo la Terra ma l’Universo intero.

Fonte: ComicVine