Se da un lato è stata mostrata una Allura consapevole di dover abbandonare il ruolo di “mamma” per il gruppo dei Paladini, dall’altro sono state mostrate le vere famiglie rimaste ad attenderli a casa. A questo proposito, Joaquim Dos Santos ha dichiarato:

 

Lance è sicuramente quello più influenzato dall’incontro con la sua famiglia. Essersi riunito con Veronica mostrerà anche in futuro come le sue interazione con lei e il resto dei suoi familiari siano diverse rispetto a quelle che aveva con i Paladini.

 

Voltron Legendary Defender, Lance

Entrambi i produttori si sono detti sorpresi di come i fan siano riusciti a immaginare in modo accurato le relazioni dei personaggi con le rispettive famiglie – quella di Lance in particolare – anche se prima di questa stagione non era stato mostrato altro che qualche fotogramma che li riguardava.

Infine, ai due produttori sono state poste delle domandi riguardanti Atlas, il nuovo robot da guerra introdotto nelle battaglie sulla Terra, e su un possibile spin-off che consenta di esplorare alcuni dei mondi di cui sono stati visti sono stralci durante l’intera serie.

Se, quando è stato studiato il design di Voltron, i creatori hanno cercato di rimanere quanto più fedeli possibile al robot originale, per Atlas si sono potuti sbizzarrire, come ha affermato Dos Santos:

 

Atlas è stato modellato per sembrare massiccio, grande, soprattutto quando piomba addosso ai nemici. Siamo grandi fan degli anime dell’epoca, e certamente Macross è stata una delle serie alle quali ci siamo maggiormente ispirati. Quindi questo robot è il nostro omaggio a Macross.

Se ci fate caso, quando Atlas si muove, non è come Voltron. Voltron è enorme, ma al confronto è molto agile. Atlas è colossale e quindi tutti i suoi movimenti, i suoi pugni e le sue esplosioni richiedono tempo. È una bella, nuova dinamica.

 

Voltron Legendary Defender

Per quanto riguarda gli spin-off, sia Lauren Montgomery che Joaquim Dos Santos hanno vagliato una serie di possibili scenari: dall’esplorazione dei mondi che i Paladini hanno visitato durante le loro avventure nello spazio a uno dedicato alla Galaxy Garrison, oppure un altro incentrato sui Paladini originali di Voltron!

Ma non tutti i fan sono stati entusiasti di questa penultima stagione: su Voltron: Legendary Defender pende un’accusa piuttosto grave, quella di queerbaiting, cioè l’attirare il pubblico LGBTQ alludendo alla possibile rappresentazione di una coppia omosessuale all’interno di un prodotto di intrattenimento senza poi mostrarla davvero.

La critica è stata mossa proprio a causa del trattamento riservato al personaggio di Adam, il compagno di Shiro. Come già accennato sopra, Adam muore a pochi secondi dalla sua comparsa nella serie e non viene mai esplicitamente dichiarata la natura del suo rapporto con Shiro, che è stata resa nota solo in occasione del panel al Comic-Con International di San Diego.

Sia la mancata evidenza dell’omosessualità di Shiro, che la morte del personaggio di Adam, quindi l’uso dell’espediente narrativo del bury your gays (letteralmente “seppellire i tuoi gay”) – cioè la tendenza, nei prodotti di intrattenimento, a rappresentare le relazioni omosessuali come tragiche e prive di lieto fine – hanno generato un’ondata di indignazione da parte degli spettatori che hanno sommerso di messaggi sui social lo staff della serie. Joaquim Dos Santos ha in seguito dichiarato:

 

Se si guarda ad Adam nel suo complesso, nel contesto degli avvenimenti sulla Terra, si deve tener presente che c’è una grande battaglia in corso. Lui rappresenta la perdita che subiscono i personaggi in seguito alla guerra della Terra contro i Galra.

 

Entrambi i produttori esecutivi hanno poi condiviso dei messaggi di scuse sui loro profili Twitter ufficiali, riconoscendo la legittimità delle polemiche e sottolineando come, fin dal principio, le loro intenzioni fossero positive e non avessero alcuna intenzione di deludere gli spettatori. Sempre Dos Santos, nella sua lettera aperta ai fan di Voltron, ha affermato:

 

Voglio dire che abbiamo creato questa versione di Voltron con l’intento di essere più inclusivi possibile con i paletti che ci sono stati imposti. Ci sono ancora delle limitazioni? Be’, quando si tratta di show d’avventura vincolati alla vendita di giocattoli per bambini, sì. Conoscevamo i nostri limiti fin dal principio? Sì.

Per quanto riguarda la settima stagione, la nostra intenzione non era assolutamente quella di fare queerbating e per questo mi scuso personalmente con tutti i fan della serie.

 

Voltron: Legendary Defender è disponibile su Netflix USA dal 10 giugno 2016. In Italia le prime due sono andate in onda sul canale K2, tra settembre e ottobre dello scorso anno.

A espandere l’universo di Voltron: Legendary Defender c’è una serie a fumetti scritta dagli sceneggiatori Tim Hedrick e Mitch Iverson, pubblicata nel nostro Paese da Fabbri Editore.

 


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Fonti: Comicbook | Comicbook