Spurrier ha rilasciato alcune, interessanti dichiarazioni in merito al suo impegno su questa serie, in arrivo ad aprile negli Stati Uniti, raccolte dal sito ufficiale della Marvel e riproposte qui sotto da noi.
Spurrier – Probabilmente dovrei mentirvi, allo scopo di darvi in pasto uno slogan interessante, e dirvi che Way of X è una storia che riguarda la creazione di una nuova religione mutante. Ma non sarebbe del tutto vero. Diciamo che certamente è il nostro punto di partenza. Nightcrawler capisce che qualcosa non va nei cuori e nelle menti del genere mutante e decide di sistemare le cose. Ma appena ci si immerge, comprende che questo non è lavoro per un sacerdote e non si risolverà con le preghiere.
Per essere banali, c’è un serpente nel giardino dell’Eden. Qualcuno, dotato di un grandissimo potere e di connessioni importanti con il Professor X, sta tirando le fila in segreto. Nel paradiso mutante di Krakoa, una malattia dello spirito si diffonde, spingendo gli abitanti verso la violenza e la disperazione. Quando Nightcrawler e la sua bizzarra squadra reagiranno alla sua influenza, capiranno di essere di fronte nientemeno che a un’oscuro desiderio di autodistruzione che alberga nel cuore del genere mutante.
Il fatto è… cosa dovranno diventare per combattere tutto questo? Predicatori? Poliziotti? Boia? O qualcosa di totalmente nuovo? Way of X è una storia intelligente e psichedelica che parla di fede, scienza, cultura, amore e legge. E poi Bamf, bamf e ancora bamf, per la gioia che questo comporta.
Sentite un po’, l’importanza del lavoro che Jonathan Hickman sta facendo sugli X-Men non può essere sottovalutata. Per la prima volta da un sacco di tempo, un autore sta facendo qualcosa di genuinamente originale e ambizioso con il concetto stesso di super eroe. Per me, l’intero canone di Dawn of X è intriso di sperimentalismo lisergico della migliore fantascienza. Quella di Olaf Stapledon, di Brian Aldiss e Isaac Asimov. Questa storia non è niente di meno della creazione di un’intera, epocale, nuova civilizzazione. Il fatto che Jon e il resto degli autori mutanti stiano raccontando questi temi così umani è una vera e propria magia. E io voglio farne parte.
Per decenni, i mutanti dell’Universo Marvel hanno permesso agli autori di parlare degli orribili risultati dell’incomprensione di chi è diverso: razza, classe, genere o sessualità. Io stesso ho usato questi personaggi per parlare di malattia mentale, in X-Men Legacy. Una storia che andò molto bene, con mia grande sorpresa, e che ancora oggi considero tra i miei lavori migliori. Non vedevo l’ora di tornare a lavorare sui miei personaggi preferiti per sperimentare una nuova lunghezza d’onda della metafora che li sostiene.
Way of X parla di come vivono i mutanti come popolo. Sarà una storia ingannevole e sarcastica, ben lontana dall’essere rispettosa dei sacramenti. Parlerà di etica e di cultura, di come possano crescerti dei funghi nel cervello. Parlerà di rituali da brivido, di momenti di sensualità e di morti casuali. Soprattutto, parlerà delle idee condivise, nella loro terrificante bellezza, e di cosa possano dare alle menti, ai cuori, alle anime delle comunità che hanno perso la rotta.
Spero che sia il prossimo, necessario passo verso il rinnovamento del franchise degli X-Men. Un nuovo, ambizioso impero è venuto alla luce: viva Krakoa! Ma il confine tra una infinita estate di prosperità e un’auto-immolazione apocalittica è sempre sottile. La Via di X del titolo rappresenta il percorso che la nazione mutante deve seguire se vuole avere speranza di sfuggire alla propria ombra, lunga e affamata.
Fonte: Marvel
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