Apprendiamo che tra maggio e giugno WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano, in collaborazione con F.O.M. (Fondazione Oratori Milanesi), ospiterà una mostra dedicata all’illustratore e fumettista Renzo Maggi:

 

A vent’anni dalla scomparsa dell’illustratore e fumettista Renzo Maggi (1926-2001), che fu tra gli ideatori e protagonisti per decenni del Grande Gioco robinsoniano, di cui i Carnevali ambrosiani dei ragazzi ne sono uno spettacolare esempio, una Mostra in programma prossimamente al Wow-Museo del Fumetto di Milano ne illustra questa peculiare forma di animazione.

Un’esposizione non solo di oltre 40 pannelli fotografici arricchiti dai fumetti e dalle tavole didattiche originali di Maggi ma anche di oggetti appositamente costruiti per i Grandi Giochi. Attività che non si esauriscono in un pomeriggio, ma trovano nelle diverse fasi d’ideazione e allestimento non solo la necessaria premessa per la loro realizzazione, ma la felice combinazione di variegate attività laboratoriali in cui le diverse età ne sono coinvolte per realizzare fianco a fianco il divertente viaggio nel tempo e nello spazio di volta in volta proposto con temi sempre nuovi e coinvolgenti.

 

Vi terremo aggiornati in attesa di ulteriori dettagli. Di seguito trovate una breve bio dell’artista redatta da Stefano Gorla e alcune immagini delle sue opere:

 

RENZO MAGGI: UN EDUCATORE CON LA MATITA

 

Renzo Maggi

Renzo Maggi (1926-2001) è stato un prolifico e misconosciuto disegnatore, un fumettista che ha sempre messo le sue capacità a servizio degli altri, lavorando con quello che lo ha caratterizzato maggiormente: la creatività.

Artigiano, educatore, animatore, Maggi non solo è stato un eccellente disegnatore ma ha praticato ogni sentiero del visuale: dall’illustrazione al fumetto, la grafica pubblicitaria, la scenografia, la cartellonistica con ampie puntate verso la standistica, l’insegnamento e l’animazione. Aveva una visione dinamica e alta del suo lavoro, un vero vulcano d’idee che ha saputo mettere la sua matita a servizio del lettore e, non di rado, dell’educazione.

Attivissimo nel campo dell’editoria cattolica fu tra le colonne della rivista Italia Missionaria del Pime, dove disegnò fianco a fianco con il fratello Filippo per oltre cinquant’anni. Da sempre collaboratore della Fondazione Oratori Milanesi, per decenni creò, disegnò e coordinò il Carnevale ambrosiano dei ragazzi.

Collaborò con oltre 15 case editrici dalla Vallardi alla Mondadori e una pletora di pubblicazioni. Versatile nel fumetto come nell’illustrazione, con scioltezza passava dal disegno realistico a quello umoristico, rilevando una particolare abilità nel visitare tutte le sfumature del comico: dalla freddura alla battuta solare.

Il gioco verbale e grafico ha sempre appassionato Maggi che ha praticato ed esplorato ogni figura retorica e ogni espediente narrativo attraverso testi sagaci e geniali realizzazioni grafiche.

Maggi ha messo per anni a disposizione i suoi talenti regalando emozioni e giochi a un gran numero di ragazzi. Se la sua mano era felice nell’usare il pennello, con tutto sé stesso si dedicò all’animazione: grandi giochi robinsoniani, giochi da tavolo, ambientazioni fantastiche, costumi e oggetti da costruire. Pronto ad organizzare grandi raduni di ragazzi e ad insegnare trucchi a giovani educatori. Una preoccupazione non l’ha mia abbandonato: ogni ragazzo doveva trovarsi a suo agio nell’attività proposta. Per questo Maggi desiderava una macchina organizzativa che non lasciava nulla al caso accompagnata da slanci generosi e entusiasmo.

Fra le tante imprese nate grazie all’incrollabile fiducia nei ragazzi, non possiamo dimenticare la grande iniziativa lanciata dalla FOM e I.M. a metà degli anni Ottanta del secolo scorso: 14 mila ragazzi riuniti per leggere e riflettere su di un fumetto, e il fumetto era di Maggi.