Nel corso dell’ultima edizione di Più libri più liberi, fiera letteraria svoltasi a Roma lo scorso dicembre, abbiamo fatto quattro chiacchiere con Ratigher, fumettista e direttore editoriale di Coconino Press, che ci ha anticipato qualcosa sul futuro della casa editrice.

 

Buongiorno, Francesco! Benvenuto su BadComics.
Com’è andata la transizione tra la precedente gestione della casa editrice e la tua?

In effetti la transizione si è quasi esaurita. Rimangono pochi libri del precedente piano editoriale, e con Lucca sono arrivati tutti i volumi scelti da me e dal nuovo team di Coconino. Non sono l’unico nuovo arrivato! Abbiamo anche un nuovo caporedattore, Oscar Glioti. Io sono semplicemente il cambiamento più evidente.

Qual è il concetto chiave della nuova direzione che stai dando alla casa editrice?

Un aspetto tecnico e uno più sentimentale: sono un appassionato di fumetti, di tutti i generi, come tanti della mia generazione. Questa è la più grande novità in questo momento. Anche altri colleghi con ruoli dirigenziali per altre collane appartenenti ad altre case editrici hanno la mia età e, più o meno, lo stesso background legato ai supereroi, a “L’Eternauta”, e hanno abbracciato l’arrivo delle graphic novel. Abbiamo questo amore diffuso per il Fumetto, non è una questione di generi. Ci saranno sicuramente dei libri meno “graphic novel classica”, e più legati alla narrazione. In questo senso pubblicheremo delle serie, cosa che Coconino ha fatto raramente. Punteremo molto su una in particolare, che si chiama “Demone”, di Jason Shiga, un autore canadese, dunque un prodotto importato.

L’altra che lanceremo è di Vincenzo Filosa – che ha da poco pubblicato “Figlio unico” con Canicola e due anni fa “Viaggio a Tokyo” – già impegnato con Coconino come curatore di una collana, Gekiga. La sua serie, dove potrà sfogare anche la sua passione per il Fumetto d’azione, sarà in quattro volumi. I toni saranno comunque sempre affini al suo fumetto classico, ma strutturato maggiormente come saga, con diversi colpi di scena. Sarà una cosa un po’ strana, paragonabile a quelle serie televisive con combattimenti tra lupi mannari e vampiri. Il tutto, mischiato con la tradizione calabrese: ci saranno lupi mannari contro polipi, per dire. Poi avremo anche una nuova collana di manga, sempre curata da lui e altri due collaboratori.

Però ci saranno anche dei libri più “tradizionalmente Coconino”! L’idea è sempre cercare storie che forzino le possibilità del racconto a fumetti. Siamo interessati a tutti gli autori che sperimentano nuove forme di racconto. Basti pensare a Dash Shaw, primo autore americano che ho portato in casa editrice, uscito a Lucca con “Cosplayers” e che nel 2018 uscirà con quello che è considerato il suo capolavoro, “Bottomless Belly Button”. È un autore che scrive grandi storie e usa il linguaggio nel Fumetto in una forma assolutamente inedita. Siamo in cerca di tutti quelli che usano in modo innovativo il mezzo. Cerchiamo fumettisti puri, non scrittori mutuati da altro.

Una scelta forte, dato che altre case editrici spesso cercano volutamente contenuti che poi possono trasporre su altri media.

Coconino è sempre stata all’avanguardia. Ora molte case editrici pubblicano libri che potrebbero stare nel nostro catalogo, quindi è il momento di accelerare e pubblicare i fumetti che poi daranno la linea per i prossimi vent’anni, con nuove rotte. Siamo convinti che Coconino se lo possa permettere, perché i suoi lettori sono sempre stati pronti ad abbracciare le novità: magari non subito, ma dobbiamo anche noi raccontarci bene. L’obiettivo è fare fumetti sorprendenti.

Domanda al Ratigher autore: come concili entrambe le vesti?

Nei piani Coconino rientro anche come autore, perché se faccio un fumetto, ovviamente, lo faccio con la casa editrice! Però è davvero difficile per me ritagliarmi il tempo per disegnare. Il piano editoriale è studiato anche per permettermi di inserire in corsa un mio progetto. Al momento ho due libri con la sceneggiatura pronta, quindi nel 2018 dovrei farcela a pubblicare quello che avevo annunciato ma non ho ancora concluso: “La notte è dei fantasmi”, una specie di spin-off di “Le ragazzine stanno perdendo il controllo”.