Leonardo, quali sono stati gli aspetti della vita di Riae che ti hanno maggiormente colpito?

CantoneIn primis, il coraggio che ha avuto nell’esprimere se stessa, nel mettersi a nudo senza problemi. Nel fare questo, ha dovuto negoziare con se stessa e con il mondo che la circonda, siano esse persone a lei vicine o i perfetti sconosciuti dei social network.

Riae, quanto è stato difficile per te rivivere gli episodi meno piacevoli della tua vita?

Riae – Alcuni eventi avrei preferito tenerli per me, ma ho pensato che in qualche modo potessero aiutare altre persone a rispecchiarsi in me. Ci sono ricordi che vorresti mettere in un cassetto e non riesumare più… invece è stato molto bello affrontarli. Mi ha fatto saltare due sedute dallo psicologo! [Ride]

Quanto è stato difficile per te, che di solito metti in mostra il corpo, lasciar emergere la tua interiorità?

Riae – La mia comfort zone, ovviamente è mostrare il mio corpo senza far vedere ciò che penso. Realizzare un’immagine e consegnarla alle persone. Con il mio canale YouTube, invece, mi sono resa conto che alla gente piace sapere qualcosa di me. Mi chiedono cosa penso su certi argomenti. Questo mi piace.

Tra tanti media disponibili, perché hai scelto di affidare a un fumetto la tua storia?

Riae – La maggior parte dei miei follower viene dal mondo nerd, quindi mi faceva piacere poter sfruttare questo medium in particolare. Poi, mi sono piaciuti tantissimo i disegni di Emmanuel, quindi mi sono detta che poteva essere una figata. Mi piaceva l’idea che fosse qualcosa di diverso dalla solita immagine erotica, da come la gente mi vede: un’opera più personale, intima.

Per me si tratta della prima esperienza nel Fumetto, e sono davvero contenta di tutto quello che abbiamo fatto.

Emmanuel, hai dovuto affrontare una sfida non facile nel portare su carta un personaggio fortemente legato a un determinato immaginario. Come hai cercato di smarcarti da questa facile associazione?

Riae, illustrazione di Emmanuel Viola

Viola – Ovviamente ci sono alcune scene di nudo, ma posso dirti che anche in campo artistico abbiamo fatto delle scelte molto precise, evitando di inserire delle pose o delle inquadrature che avrebbero stonato con il tono del racconto. Con Denny e Leonardo si è deciso di mantenere una linea comune per il materiale che volevamo mostrare.

Cantone – La sessualità è un aspetto importante della vita di Riae, e non potevamo far finta che non esistesse. Abbiamo però cercato di ricordare che lei è principalmente una modella: che poi il suo lavoro sfoci nell’erotico è secondario. Il fumetto è un medium complesso in grado di catturare le mille sfumature della sua personalità, che ti permette declinazioni narrative e visive, contenutistiche variegate.

Viola – Sotto il profilo tecnico, ho dovuto realizzare una specie di mappa dei tatuaggi di Riae per non perdermi nelle diverse fasi di lavoro. Questa è stata una sfida molto impegnativa per me.

La scelta di mantenere e, in alcuni casi, accentuare il tuo tratto cartoonesco è un modo per smorzare la componente erotica del personaggio?

Viola – Io ho uno stile cartoony, ma per questo lavoro ho voluto accentuare la mia anima manga. È una scelta nata per esigenze narrative. Senza voler sminuire Riae, lei è un essere umano come tutti noi, e in quanto tale ha vissuto momenti dalle emozioni spesso opposte. Quindi ho modulato il mio stile sulle diverse fasi del racconto in modo da coglierne tutte le implicazioni.

Spanó – Ci sono state diverse discussioni sulla scelta dello stile da utilizzare. Quando declini uno tratto così, non solo le faccine ma anche le anatomie devono rispettare determinate forme. Diverse tavole, quindi, sono state rifatte proprio per cercare di allineare soluzioni spesso contrastanti.

Ci sono episodi nel fumetto che sono stati modificati in maniera sostanziale rispetto agli originali raccontati da Riae?

Viola – Tutto quello che abbiamo inserito è stato deciso insieme a lei. Magari, ci sono alcuni passaggi che di comune accordo abbiamo scelto di non trattare, ma tutto si è svolto sempre in totale armonia e libertà.

Cantone – Anche in questo caso, perché aggiungere dettagli gratuiti? Se fosse stato necessario per scelte narrative, avremmo potuto chiederle di modificare qualcosa, ma non essendocene bisogno abbiamo preferito lasciare le cose così come ci sono state raccontate.

Riae – Posso dirti che mi sono fidata molto di entrambi e ho dato loro piena libertà.

Riae, tu sei stata una delle prime Suicide Girl italiane. Da tempo, ormai, questo fenomeno è stato sdoganato, salendo alla ribalta. Quanto è cambiato il mondo delle modelle tatuate? Credi si sia perso il messaggio primigenio?

Riae – Credo proprio di sì. Oggi è tutto basato sui like e si pensa solo a mettere insieme quante più persone possibile, mentre quello che c’era all’inizio si è un po’ perso.

 

Pasquale Gennarelli, Leonardo Cantone, Riae e Emmanuel Viola