Sergio Bonelli Editore festeggia il suo trentesimo anniversario. La casa editrice milanese assumeva infatti questo glorioso nome, divenuto presto famoso in tutto il mondo, a partire dal luglio 1988.

L’annuncio fu dato nel giugno di quell’anno sul numero 326 di Zenith Gigante (ovvero Zagor 275), contenente la storia Incubi, scritta da Marcello Toninelli e Tiziano Sclavi per i disegni di Franco Donatelli e Gallieno Ferri.

L’albo in oggetto conteneva la prima edizione del Giornale di Sergio Bonelli Editore, che oltre a presentare l’esordio di Nick Raider e del Texone (Tex Speciale: Tex il grande!), di Claudio Nizzi e Guido Buzzelli, comunicava ai propri lettori che dal mese successivo la casa editrice Daim Press si sarebbe chiamata Sergio Bonelli Editore.

Così Sergio Bonelli, padrone di casa e uno dei più grandi interpreti del Fumetto italiano, spiegava in quelle otto pagine a colori il cambio del nome, ricordando gli altri storici marchi della realtà fondata dal padre Gianluigi Bonelli nel 1940 come Audace:

 

Cari amici,
non spaventatevi: non mi sono lasciato prendere dalla mania dei quotidiani per i “supplementi”. Questo inserto (che, volendo, può essere tagliato via dall’albo) è solo l’occasione per mettervi al corrente di molte novità che ci (noi e voi) riguardano. La prima è qui sopra: la nostra nuova denominazione, cioè Sergio Bonelli Editore. Ma ne riparleremo in luglio, quando tale denominazione entrerà in vigore, nella prossima “edizione” di questo “giornale”.
La seconda… sono tante. Abbiamo lavorato molto per aumentare la nostra produzione e garantirvi un’estate ricca di letture speriamo divertenti. I dettagli alle pagine seguenti (i commenti in alto sono miei).

[…]

Ora voglio parlarvi, come vi avevo promesso, della nuova denominazione della Casa editrice: Sergio Bonelli Editore. Beh, dopo tanti anni di quasi anonimato mi fa una certa impressione vedere il mio nome in caratteri così cubitali, e anche, un po’ meno grande, stampato dovunque al posto di “Cepim”, “Daim Press”, “Araldo” eccetera. Il fatto è che quei nomi non si sono mai ficcati in testa a nessuno, né ai lettori né (cosa più grave, perché provocava confusione organizzativa) agli “addetti ai lavori”. Tutti dicevano più semplicemente “i fumetti di Bonelli”. Alla fine, come vedete, mi sono convinto a dirlo anch’io.

Un caro saluto a tutti.

 

Per festeggiare l’evento è stato realizzato un video con alcune delle copertine più significative che Sergio Bonelli Editore ha pubblicato da quel lontano luglio 1988, a cominciare da Il demone della follia (Zagor 276), di Sclavi e Ferri, il primo brossurato a riportare la nuova etichetta.

 

 

 

Fonte: Sergio Bonelli Editore