Recensione - Yoshi's New Island - Tra uova e pannolini
mano a mano che si avanti, ci si accorge che Yoshi's New Island procede sui binari di una linearità e di una prevedibilità totali
Yoshi e Baby Mario di nuovo insieme, in una nuova avventura per Nintendo 3DSSuper Mario World 2: Yoshi's Island fu un ceffone di proporzioni epiche in faccia a chi, nell'anno 1995, annunciava la morte del 2D e la innegabile superiorità tecnica del 3D di casa Sony, appena uscita con PlayStation. Di quelli che ci prendi la rincorsa, e dopo che gliel'hai stampato sul muso gli lasci il segno per una settimana. Perché se si prende oggi, nell'anno 2014, un'immagine di uno dei primi titoli in tre dimensioni, gli si contano i poligoni e bastano due mani, se si prende uno screenshot di Yoshi's Island si rimane basiti da cotanta bellezza, a quasi vent'anni di distanza. L'importanza storica del titolo non risiede solo nella sua estasiante componente visiva, ma anche in un gameplay che lasciava meno spazio alla concezione classica di platform rispetto al precedente Super Mario World, puntando meno sul salto e forte su un elemento di gioco del tutto nuovo, il lancio dell'uovo, tramite il quale si apriva la strada ad innumerevoli soluzioni di gameplay.
La sintesi di questi due elementi ne fece un capolavoro inarrivabile, di quelli che non dovrebbero ammettere seguiti, per la immensa caratura dell'opera originale. O che, quantomeno, bisognerebbe evitare di mettere in mano a team meno che eccezionali. Nintendo non l'ha capito la prima volta, affidando ad Artoon Yoshi's Island DS, pastrocchio di stile e level design, e purtroppo non l'ha capito una seconda volta, scegliendo Arzest (ex Artoon) per Yoshi's New Island, titolo per Nintendo 3DS di certo più coerente rispetto alla precedente iterazione, grazie ad una maggiore cura nella realizzazione dei livelli e ad una direzione artistica che non solo è la brutta copia di quella del primo, storico titolo, ma che paradossalmente ha persino meno idee del titolo apparso su Nintendo DS, condannandosi così a svolgere il suo compito di platform dignitoso ma senza apprezzabili slanci.I primi livelli di gioco, preceduti dalla solita introduzione nella quale la cicogna che sta portando Baby Mario e Baby Luigi ai genitori viene attaccata da Kamek, con il primo che viene salvato dagli Yoshi ed il secondo catturato (costava tanto mettere in piedi qualcosa di diverso?), scorrono via senza alcun sussulto, introducendo il giocatore non avvezzo al lancio di uova al sistema di gioco ed accogliendo invece in un ambiente familiare quello che ha già giocato precedenti titoli della serie. Yoshi allunga la lingua, ingoia un nemico e tira fuori un uovo, che può essere lanciato per colpire nemici e nuvolette, con tanto di punto interrogativo, che chissà cosa contengono. E' davvero tutto qui il cuore della produzione, insieme all'ovviamente presente salto, ma il problema non sta nella semplicità di questo binomio, piuttosto nella sua messa in opera.
I ritmi tranquilli dei primi momenti di gioco s'immagina siano preparatori a qualcosa di più intricato, stuzzicante, vario, ed invece, mano a mano che si avanti, ci si accorge che Yoshi's New Island procede sui binari di una linearità e di una prevedibilità totali. Riesce ad essere comunque divertente, ma mai appassionante, perché incapace di proporre qualcosa di realmente nuovo ed intrigante. Non basta l'introduzione delle uova giganti, tramite le quali spesso si è chiamati a risolvere piccoli e semplici puzzle ambientali; non bastano le piacevoli ma sparute sessioni nelle quali Yoshi, come nel primo titolo della serie, si trasforma in elicottero, carrello, sottomarino ed altri veicoli ancora. Non basta lo spirito da completista, che può spingere qualche giocatore, ma non tutti, a collezionare tutti gli oggetti presenti nei livelli, ovvero le classiche venti monete rosse e cinque margherite, terminandoli anche con il massimo dei punti stella.
Senza stare a scomodare il primo, eccezionale Yoshi's Island, il titolo di Arzest rimane al palo anche rispetto a platform più recenti, zavorrato da una semplicità eccessiva. Quando si finisce un titolo del genere con circa 170 vite è impossibile non notarne il tasso di sfida inesistente, e troppo tardi giunge il comunque lieve, ma gradito, innalzamento percepito nell'ultimo mondo. Persino le battaglie con i boss, che dovrebbero garantire qualcosa in più in tal senso, sono stanche e prive di mordente alcuno. Yoshi's New Island, in definitiva, si comporta bene nelle basi, ma quando si tratta di dover offrire qualcosa in più al giocatore, non ci riesce.
Anche per quanto riguarda il comparto tecnico il titolo per Nintendo 3DS rimane sospeso tra il tributo al capostipite della serie ed un tentativo non perfettamente riuscito di avere una propria identità. Spiace vedere come un gioco che, vista l'ispirazione originale e le caratteristiche tecniche della macchina sulla quale è stato sviluppato, potrebbe sfoggiare una bidimensionalità classica ma d'impatto, con sprite ben disegnati ed infiniti livelli di parallasse, debba ricorrere a quel 2,5D che proprio non riesce ad essere di uguale bellezza. Graficamente Yoshi's New Island è comunque apprezzabile, dai suoi fondali, che sembrano disegnati da rapide e sapienti pennellate, piene di colore, e l'effetto carta da zucchero, ai suoi personaggi, ben animati e dotati di quell'aspetto tenero tipico della serie. Poco più che sufficiente è invece il giudizio su una colonna sonora che offre brani sì orecchiabili, ma per niente memorabili, e che soprattutto ricorrono con troppa frequenza, diventando superflui dopo poche ore di gioco. Piacevoli invece, ma non nuovi, gli effetti sonori, identici a quelli del primo Yoshi's Island.
Tipologia di Gioco:Yoshi's New Island è un platform che accompagna al salto la capacità, da parte del dinosauro, di lanciare uova, per colpire nemici ed oggetti.
Come è Stato Giocato:Il gioco, completato in nove ore, ci è stato fornito direttamente da Nintendo, tramite codice per il download da eShop.