L'incredibile storia di Winter il delfino 2, la recensione
Tra realismo spinto e una deriva fantasiosa da cinema per ragazzi Winter il delfino 2 riesce a raccontare anche parte del sistema economico dietro il salvataggio delfini
Come mostrano bene le immagini a fine film, la componente di realismo è molto marcata, tutte le storie non solo sono vere (o tratte da fatti veri) ma in certi punti rimesse in scena con una certa fedeltà ai fatti accaduti. Non a caso Winter il delfino 2 si svolge in maniera diversa dai soliti film per ragazzi (non ha un villain, non ha un vero arco narrativo nè difficoltà da superare per i protagonisti), bensì è un'abile giustapposizione di scene di tenerezza tra uomo e animale collegate da piccole evoluzione nelle vite dei protagonisti.
La cosa più interessante è come nel desiderio di realismo e nella rappresentazione di quel che accade con la salvaguardia dei delfini il film riesce anche ad andare contro il proprio buonismo. Una gran parte della trama infatti ruota intorno al fatto che i delfini menomati, in difficoltà o anche solo da curare, sono una potente attrazione, una che fa staccare biglietti con il cui costo viene mantenuta la sopravvivenza del centro/parco. Winter in particolare è il re di tutto questo circo e quando i suo partner muore di vecchiaia, in molti vorrebbero sacrificare la libertà di alcuni delfini per non dover rinunciare a Winter, la loro star (secondo una legge americana chi tiene un delfino deve sempre assicurarsi che viva in coppia, altrimenti questo viene trasferito dove può essere affiancato ad un altro della propria specie).Una coppia di film, di questo richiamo e questa fattura (perfetta, anzi straordinaria dato l'oggetto raccontato, un tipo di cinema che nessuno può copiare, nessuno può rifare, nessuno sa nemmeno immaginare se non gli americani) rientra infatti a pieno in quel sistema di sfruttamento dell'immaginario degli animali da salvare che finanzia il salvataggio stesso. Non c'è nulla di male, tuttavia è un cortocircuito d'immagine non da poco che gli animali possano essere curati e salvati solo grazie all'esposizione mediatica e non che si può poi fare di essi.