Recensione - Guns, Gore & Cannoli
Uno scagnozzo della mafia contro i non morti, altri mafiosi e l'esercito: la nostra recensione di Guns, Gore & Cannoli
Vinnie Cannoli ha il destino nel nome, e com'è facile intuire è un mafioso con il grilletto facile, pochi scrupoli ed una certa passione per i cannoli. Mandato in missione a Thugtown, una fittizia città americana degli anni venti, in pieno proibizionisimo, dal suo boss Don Belluccio, si aspetta certamente di doversi sporcare le mani; quello che non si aspetta è di dover affrontare un'invasione di non morti, ma il nostro Vinnie è bello risoluto, paura non ne ha, armi sì, e tante, ed ecco come prende vita un run and gun che non assomiglia a molti altri esponenti del genere, perché lo schermo non si affolla di proiettili, nonostante entrino in campo anche mafiosi ed esercito oltre agli zombi, i ritmi sono sostenuti ma non asfissianti; di roba alla quale sparare invece ce n'è in abbondanza, ed è sostanzialmente quello che si fa per la durata della storia, sparare a tutto ciò che si muove, e saltare, da soli o in compagnia di altri tre giocatori, in locale.
[caption id="attachment_142612" align="aligncenter" width="600"]
L'utilizzo degli zombi come principali antagonisti è la scusa buona per mettere in campo quel gore che sta anche nel titolo del gioco, non perché gli esseri umani non sanguinino né non perdano la testa in seguito ad un colpo ben piazzato, ma perché i non morti sono di tanti e diversi tipi e fan più casino quando crepano, tra schizzi di sangue, esplosioni di corpi, esalazioni di veleni mefitici e tante altre amenità care a colui che gode e sghignazza quando la tonalità prevalente sullo schermo è il rosso sangue. E c'è anche in questo una certa strategia, una certa metodica del massacro, perché se l'azione del gioco non è furiosa, anche se non mancano mai le situazioni particolarmente affollate, richiede talvolta del ragionamento: non tutte le armi coprono le stesse aree o sparano alla stessa altezza, pertanto è magari inutile crivellare con la mitragliatrice, che spara all'altezza del petto, uno zombi protetto da un cartello pubblicitario; meglio la pistola, la cui traiettoria è in linea con la testa, e ciao cervello; discorso inverso magari per i soldati, dotati di elmetto, da vaporizzare con un ignorantissimo canne mozze, all'insegna del dove piglio piglio.
"La cifra ludica della produzione è ovviamente l'elargizione di morte per indigestione di piombo (ma anche fuoco, granate, missili ed energia)"Una costruzione dei livelli intelligente ed un piazzamento sempre efficace dei nemici rende la progressione in Guns, Gore & Cannoli divertente, attraverso una serie di livelli che denotano una buona varietà e provano occasionalmente a cambiare passo, con alcuni momenti particolari, nei quali magari affrontare una congrega di ratti troppo cresciuti tra le fogne, farsi strada tra torrette militari, evitare le letali invenzioni custodite in un laboratorio. La cifra ludica della produzione rimane ovviamente l'elargizione di morte per indigestione di piombo (ma anche fuoco, granate, missili ed energia), ma la presenza di questi occasionali diversivi, per quanto estemporanei, aiuta a superare la sindrome da grilletto premuto, quella per la quale la noia può arrivare quando si spara e spara ancora senza alcuna soluzione di continuità. A ciò contribuisce anche un livello di difficoltà che se settato su normale chiama sempre il giocatore ad essere attento e pronto, e ad opzioni più elevate mette in difficoltà anche l'appassionato del genere.[caption id="attachment_142613" align="aligncenter" width="600"] Guns, Gore & Cannoli - screenshot[/caption]
A furia di spiccare teste e ad ammazzare l'ammazzabile vengono fuori alcuni lievi difetti nella struttura del gioco e nel gameplay, che impediscono al gioco di decollare verso il paradiso dello sparo in corsa. In alcuni momenti il level design stesso fa sì che si creino delle situazioni di difficile interpretazione, per l'impossibilità di sparare verso l'alto o in qualunque altra direzione che non sia avanti o indietro; similmente, è impossibile sparare ed allo stesso tempo retrocedere. Imperfezioni, che non rovinano la qualità dell'esperienza di gioco, ma che le sbarrano la strada verso la bontà assoluta. Il maggior difetto Guns, Gore & Cannoli l'ha invece nella brevità: due ore son poche anche per un run and gun, anche perché, oltre allo splendido stile visivo, un 2D disegnato a mano che eccelle nella qualità delle animazioni e nel livello di dettaglio ed al multiplayer, c'è davvero poco che spinge a rigiocarlo, mancano quei momenti memorabili che invece sono il cuore di altri esponenti del genere; avrebbero potuto esserlo le battaglie con i boss, ma paradossalmente sono tra i passaggi meno divertenti di un gioco comunque piacevole, ma al quale mancano la raffinatezza e la spinta necessarie per arrivare più alto.