Recensione - Kraven Manor - Architetture da brivido
Recensito Kraven Manor, il titolo horror dello sviluppatore indipendente Demon Wagon Studios
Tutto inizia quando si fa il proprio ingresso nella magione che fa da sfondo alle vicende del gioco, Non si sa come, né perché, vi si entra mentre fuori infuria la più classica delle tempeste, ed i primi momenti di gioco passano, prevedibilmente, nella ricerca di un punto dal quale iniziare la propria esplorazione, inquietati, molto, dalle tetre atmosfere del luogo. Il primo impatto è ottimo, perché riesce benissimo a trasmettere quella sensazione di genuina paura che accompagnerà il giocatore per tutta la durata della (breve) avventura, trovando occasionalmente dei picchi di particolare angoscia.
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In breve, e dopo l'accadimento di alcuni inquietanti eventi, si entra in possesso del modellino di una delle aree della casa, iniziando così a prendere confidenza con un elemento che definisce il gioco, anche se non viene sfruttato in maniera efficacissima. Al centro dell'ingresso della villa si trova una sua pianta, collegandole i vari modellini che progressivamente si trovano nel corso dell'esplorazione si apre la via verso stanze più o meno nascoste: un sistema interessante, dal quale ci si aspetta un certo intrico di collegamenti e combinazioni, ma che invece non va oltre il semplice scambio delle aree che ci si trova a dover attraversare, sempre con un brivido lungo la schiena. Perché nella casa non si è soli.
"Kraven Manor riesce nel tenere sempre alti l'attenzione ed il coinvolgimento del giocatore, ma molto più grazie alla sua atmosfera che tramite espedienti di gameplay"La villa di Kraven è stata luogo di eventi macabri, di esperimenti innaturali, e tra le sue stanze ancora si aggira una presenza letale. Alcune volte inquietanti segnali ne preannunceranno l'apparizione, altre sbucherà fuori dal nulla, ed il giocatore avrà solo una torcia per fermarla, essendo questa sensibile alla luce. Moltissime volte, però, per risolvere i puzzle presenti nelle stanze, occorrerà darle le spalle, ed allora bisognerà sempre, magari all'ultimo, rivolgerle contro il fascio di luce. E' una combinazione che funziona nell'aggiungere tensione all'esperienza di gioco, prima che esploda in una sequenza finale atta a scaricare tutto quanto accumulatosi nell'animo del giocatore.[caption id="attachment_135998" align="aligncenter" width="600"] Kraven Manor - screenshot[/caption]
Kraven Manor riesce nel tenere sempre alti l'attenzione ed il coinvolgimento del giocatore, ma molto più grazie alla sua atmosfera che tramite espedienti di gameplay, che ad una analisi appena più approfondita non riesce a mostrare particolari qualità, denunciando una certa mancanza di profondità. Certo, per una produzione indipendente, e molto piccola, i contenuti sono comunque più che apprezzabili, così come le idee implementate, ma nel complesso tutto si regge sui rumori da brividi, sulle macchie di sangue, sulle ombre proiettate da un ottimo sistema di illuminazione, insomma sul solito campionario di elementi tipici del genere horror.
Per le due ore necessarie a completare il titolo, rigiocabile però ad una maggiore difficoltà e cercando di ottenere alcuni oggetti nascosti, l'esperienza complessiva risulta comunque gradevole, e la solidità del pacchetto è testimoniata anche da un comparto tecnico ben realizzato. Non si tratterà del gioco che ridefinisce l'horror in salsa indie, ma Kraven Manor, anche per il suo basso prezzo (8,99€ fino al 3 ottobre, 9,99€ successivamente), merita l'attenzione degli appassionati del genere.