Recensione - Nintendo Pocket Football Club - Tentativo velleitario
Lo svolgimento della partita non sembra seguire alcuna dinamica di gioco

Recensita l'interpretazione di Parity Bit e Nintendo del gestionale calcistico
Con Nintendo Pocket Football Club la compagnia giapponese propone la sua visione, portatile, perché prevista per Nintendo 3DS, del gestionale calcistico, nella quale al giocatore viene messa in mano una squadra di fantasia, con il compito di portarla al successo. Calciobit, uscito solo in Giappone, su Game Boy Advance, aveva inaugurato la serie, che con questo episodio giunge per la prima volta in Europa, dando la possibilità a tutti i giocatori con ambizioni manageriali di fare del proprio meglio, pena il licenziamento.Il primo impatto con Nintendo Pocket Football Club può essere straniante, disarmante, o carismatico, a seconda che apparteniate a varie categorie di giocatori. Se privilegiate il realismo estetico, sarà per un'altra volta, perché la produzione fa totale affidamento su uno stile che ben si richiama al nome che la serie porta nel terra del Sol Levante, il bit parola diventa oggetto e va a creare personaggi ed ambientazioni davvero peculiari, schematizzati ma piacevoli, che di certo incontreranno invece i gusti di chi ha più confidenza con una certa estetica, basilare ma accattivante. Ed anche un po' imbrogliona, perché, visto lo stile, ci si aspetta una certa staticità visiva nelle partite, ed invece i piccoli giocatori arrivano persino a prodigarsi in azioni e movenze da fuoriclasse, ed alla fine risulta tutto molto bello, per citare un ex commentatore friulano.
Mentre le schermate trasudano di stile retrò, ci si addentra gradualmente nella sostanza del gioco, e di conseguenza nel proprio compito di manager. S'inizia scegliendo nome, logo, divisa del proprio team, si prende tristemente nota della schiera di brocchi che inizialmente il gioco ci mette in mano, perché tanto a renderli dei campioni ci dobbiamo pensare noi, si sondano e si assaggiano le caratteristiche gestionali di un titolo che, sotto questo punto di vista, visto il genere, dovrebbe essere ferratissimo. E invece no, perché basta poco per rendersi conto della limitatezza di opzioni a propria disposizione, perché si vuole essere manager in maniera fortissima, mettere a ferro e fuoco la società, instillare il principio zen della tattica di gioco nelle zucche dei propri calciatori, e non si hanno gli strumenti adatti a disposizione.Il gioco si svolge in due fasi, quella più strettamente gestionale e quella della partita. Nella prima si può intervenire sul mercato, ovviamente aperto solo in una determinata finestra di tempo, controllare dati e classifiche e, soprattutto, gestire allenamento e tattiche della propria squadra. Qui Nintendo Pocket Football Club fa alcune cose bene, altre meno. I moduli tra i quali scegliere non sono molti, ma è possibile comunque cambiare le posizioni dei singoli giocatori, e la possibilità di sistemare il baricentro della formazione sul campo, nonché la distanza tra i reparti, ma all'atto pratico, quando si va sul campo, nessuna di queste scelte sembra aver riflesso sull'andamento della partita. Piace invece la parte dell'allenamento: selezionando un giocatore, è possibile migliorarne determinati parametri, tramite l'utilizzo di apposite carte, che possono persino essere, in alcuni casi combinate, ottenendo effetti migliori. E' necessario poi tenere d'occhio forma e potenziale del calciatore, per evitare che si affatichi troppo o d'investirvi carte che sarebbero maggiormente utili per altri compagni di squadra.
Sul campo la situazione cambia poco, e si continua ad avere la stessa sensazione di impotenza, in maniera ancora più accentuata. Ovviamente, come da tradizione del genere, si può solo agire sull'atteggiamento del team, non controllare i propri giocatori, ma sostituzioni e ridotte modifiche tattiche sono il troppo poco a disposizione del giocatore/manager, mentre magari la sua squadra viene presa a pallate, senza riuscire nemmeno a capire bene il perché. Lo svolgimento della partita non sembra infatti seguire alcuna dinamica di gioco, pertanto si può fare possesso palla a non finire e magari subire gol sull'unica azione offensiva avversaria, oppure schierarsi in maniera difensiva e, paradossalmente, produrre più conclusioni rispetto ad un atteggiamento più aggressivo. Per quanto poi sia anche piacevole guardare i propri calciatori muoversi sul campo di gioco, lanciando imprecazioni quando questi si comportano in maniera incomprensibile, rimanendo piacevolmente stupiti da alcune giocate, ed esultando all'ottenimento di risultati importanti, molte volte si vorrebbe lasciare che gli scontri fossero simulati dal sistema di gioco, viste poi le ridotte opzioni a disposizione del giocatore in partita, ma ciò non è possibile, fattore che danneggia inevitabilmente l'appeal della produzione sul lungo periodo.
Come gestionale puro quindi Nintendo Pocket Football Club fatica a raggiungere la sufficienza, soffrendo troppo in quelli che dovrebbero essere i suoi fondamentali per poter essere soddisfacente. Il suo aspetto particolare ed il prezzo interessante con il quale uscirà sull'eShop (15€, il 17 aprile), potrebbe invogliare qualcuno a dargli una possibilità, ma per chi desiderasse un'esperienza di gioco più profonda il consiglio è quello di rivolgersi altrove.
Tipologia di Gioco:Nintendo Pocket Football Club è un gestionale calcistico, nel quale lavorare come manager in una squadra, cercando di portarla al successo.
Come è Stato Giocato:Il gioco ci è stato fornito da Nintendo, tramite codice per il download da eShop, e sono state affrontate varie stagioni calcistiche prima di scriverne la recensione.