Recensione - Not a Hero

Un elegante coniglio viola alieno, nove assassini, tre gang di criminali da annientare per vincere le elezioni; la recensione di Not a Hero

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Ci sono tanti modi per cercare di vincere una campagna elettorale. Apparire in televisione, farsi consigliare e scrivere i discorsi da un bravo esperto di comunicazione, trovare i giusti slogan, stilare un programma coraggioso, stringere delle buone alleanze. E sparare in faccia ai cattivi, farli esplodere, giustiziarli, attraverso vari gradi di figaggine, come insegna BunnyLord, che in Not a Hero assolda un gruppo di assassini per spargere morte tra coloro che non camminano sulla retta via, allo scopo di vincere le elezioni, perché ai cittadini e potenziali elettori piace che i cattivi vengano presi a calcioni. In senso figurato, perché in realtà vengono crivellati, sminuzzati, decapitati. “In faccia”, come ama ribadire il coniglio viola in tenuta elegante, amante dei frappé.

L'elargizione di morte e giustizia, mezzo primario per raggiungere il consenso della popolazione, passa per una serie di livelli, declinati secondo canoni ludici estremamente particolari, che sono un po' run and gun, un po' action, totalmente adrenalinici e sballati, perché la particolarità, anche quella tutta scema, è la cifra maggiore di NOT A HERO, che mai si prende sul serio, se non nell'intensità di un'azione davvero pregevole. Ogni missione viene introdotta da un briefing assurdamente deficiente, e conclusa da un debrief di uguale tono, nei quale BunnyLord illustra a sommi capi quanto il giocatore dovrà fare, infilando nel mezzo del suo discorsetto una caterva di idiozie, a volte talmente idiote che possono far ridere solo degli idioti patentati. Oh, quanto abbiamo riso nei briefing e nei debrief di Not a Hero. E la cosa bella è che le vaccate provengono da un grande campionario, dal quale vengono prese in maniera totalmente casuale, pertanto ad ogni giro sarà possibile leggere affermazioni dementi sempre nuove, che avranno piccole ripercussioni anche nelle missioni: in una missione occorrerà rubare gli ingredienti segreti del sushi che costituisce una delle vie di finanziamento di una gang criminale, e magari una volta tali ingredienti saranno due gnomi, quella successiva due bonsai, la terza Dio sa solo cosa. Delirante.

[caption id="attachment_143348" align="aligncenter" width="600"]Not a Hero screenshot Not a Hero - screenshot[/caption]

Tutto l'umorismo, la particolarità ed il carisma di Not a Hero andrebbero perduti come lacrime nella pioggia, se non vi si accompagnasse un sistema di gioco all'altezza. E quello della produzione di Roll7 non è solo all'altezza, è una grandissima figata, ben concepita e finemente implementata. La quantità di piombo che vola nei livelli è ovviamente di derivazione run and gun, così come la quantità di nemici. Ma Not a Hero ha un'azione sì adrenalinica, ma anche misurata, stilosa, nella maniera in cui chiede al giocatore di utilizzare costantemente i ripari. Con un tasto si spara, col secondo si va in scivolata e si trova riparo, col terzo si ricarica l'arma (caricatore limitato, munizioni infinite), e da queste semplici azioni nasce un notevole spettacolo di morte, perché uccidere in un trionfo di gore pixeloso e sempre bello, ma entrare a gamba tesa sulle gambe di un nemico, stenderlo e giustiziarlo è ancora più bello, ricaricare l'arma e piazzare piombo ovunque è meraviglioso.

"All'interno dei palazzoni che costituiscono il teatro di ogni livello di Not a Hero si propaga quindi un'azione furiosa e continua, che però richiede al giocatore una certa maestria per essere perfettamente assimilata"

All'interno dei palazzoni che costituiscono il teatro di ogni livello di Not a Hero si propaga quindi un'azione furiosa e continua, che però richiede al giocatore una certa maestria per essere perfettamente assimilata; quando ci si riesce, il giocatore stesso diventa ingranaggio dei perfetti meccanismi del gameplay. Il che non significa vincere facile, perché il suo sedere verrà preso costantemente a calci, l'imprevisto è sempre dietro l'angolo, sia esso un elicottero pieno di operativi SWAT, un letale ninja, o un caricatore che si esaurisce proprio nel bel mezzo di un'affollata sparatoria. E allora si crepa, e si rinizia il livello da capo, niente checkpoint né altro, ma non è un problema, perché le missioni non sono mai lunghissime. Oltre all'obiettivo principale ogni livello ne prevede tre secondari, il cui raggiungimento è opzionale, ma offre un ulteriore grado di sfida per coloro che si sentono in grado di agguantarli, fattore questo che amplifica poi la longevità del gioco, altrimenti completabile in circa sei, sette ore di gioco.

[caption id="attachment_143349" align="aligncenter" width="600"]Not a Hero screenshot Not a Hero - screenshot[/caption]

Gli esecutori dei piani di BunnyLord, o meglio, il suo gruppo di disadattati, psicopatici, assassini, offrono una molteplicità di approcci al giocatore, una notevole varietà nell'azione ed un campionario di stramberie assortite, evidenziate da una caratterizzazione derivata da solo qualche pixel e qualche frase doppiata, ma eccellente proprio nella sua essenzialità. Ognuno di loro è armato in vari modi, si muove più o meno velocemente, ha caratteristiche proprie, e allora ci si trova a dover scegliere tra il canne mozze del rapidissimo Mike, devastante ma con solo due colpi, le movenze disturbanti e le esecuzioni rapide di Jesus, l'accento gallese e la capacità di ricaricare in movimento di Samantha, il fucile da caccia di Cletus, in grado di abbattere le porte, la versatilità di Steve, e le caratteristiche degli altri quattro personaggi, che vi lasciamo scoprire, e che andranno sbloccati, completando le missioni secondarie, facendo così crescere l'indice di gradimento di BunnyLord.

Not a Hero ha tutto. Ha il piombo rovente, il sangue, le uccisioni scenografiche, l'azione, l'intelligenza tattica, l'adrenalina, la rabbia, la demenza, il nonsense, la tattica, i potenziamenti, la pixel art, gli sprite, la bidimensionalità, la chiptune, il doppiaggio carismatico, gli effetti sonori splatter. E un coniglio viola in tenuta elegante, nove assassini, le elezioni, gli gnomi, i bonsai, le fatine, le pergamene, l'erba, i gatti portafortuna, i gatti bomba, le divinità spararaggi, i panda, la mafia dell'est, i gangsta, i ninja, tre boss. E il nostro totale apprezzamento.

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