Recensione - Paper Monsters Recut

Paper Monsters Recut arriva su Wii U, con il suo mondo di carta

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Con Paper Monsters il team di sviluppo di Mobot Studio aveva portato su dispositivi mobile un platform tradizionale nella concezione, ma piacevole da giocare, soprattutto grazie al suo particolare stile grafico, che portava su piccoli schermi un mondo interamente realizzato con la tecnica del papercraft, quella che richiede di piegare fogli di carta per realizzare personaggi ed oggetti. Il gioco ricevette larghi consensi, e così ecco arrivare anche la versione Wii U, denominata Paper Monster Recut e dotata di maggiori contenuti, alla quale seguirà quella PC.

La storia che fa da sfondo alle avventure balzerine del nostro protagonista è appena accennata: il malvagio Lord Papyrus ha tramutato in mostri gli abitanti (in verità già mostruosi di loro) di Paperland, e toccherà a noi sconfiggerlo e riportare tutto alla normalità. S'inizia quindi a prendere confidenza nei primi livelli con il sistema di controllo, la struttura dei livelli e l'impianto ludico costruito, tutti elementi declinati in maniera assolutamente tradizionale e basilare, con però qualche piacevole espediente che ravviva l'esperienza di gioco.

[caption id="attachment_137633" align="aligncenter" width="600"]Paper Monsters Recut screenshot Paper Monsters Recut - screenshot[/caption]

Iniziamo dal sistema di controllo: il nostro eroe è capace di compiere un doppio balzo, e tanto basta per affrontare la maggioranza dei livelli, non avendo altre azioni a propria disposizione. La possibilità di spiccare due salti, prevedibilmente, non esalta la struttura dei livelli né le capacità del giocatore, che si trova di fronte un impianto di gioco quindi estremamente permissivo. Paper Monsters Recut, leviamoci subito il dente, è facile, molto, probabilmente troppo per chi è abituato ad altre esperienze del genere. E' vero che il suo target probabilmente non è quello del giocatore scafato, ma quello del giovanissimo, però davvero il livello di sfida è tarato troppo verso il basso. Eppure, dopo un approccio iniziale che lascia subito capire quali siano il tono e la concezione della produzione, si riesce ad apprezzare questa spensieratezza di fondo e ad inanellare livelli, perché non ci si stufa di quanto il gioco ha da offrire.

"Quello che però più rende godibili le partite è la ricerca degli oggetti nascosti all'interno dei livelli"

Pur nella sua basilarità infatti Paper Monsters Recut inizia ad infilare nei livelli idee semplici, già viste, ma che stimolano comunque il giocatore ad andare avanti, allontanando ogni volta la sensazione di aver messo il pilota automatico e di star ancora giocando per non si sa quale motivo. Ecco quindi livelli ambientati nello spazio, nei quali il nostro si arma di una pistola laser e di un jetpack, le sessioni sott'acqua, da affrontare dopo che il protagonista si è riciclato (oh oh oh) in un sottomarino, o quelle che lo vedono lanciarsi giù da pendii innevati, a bordo di uno slittino. Quello che però più rende godibili le partite è la ricerca degli oggetti nascosti all'interno dei livelli: completarli solo per il gusto di farlo è davvero troppo semplice, ed ecco quindi come l'ottenimento delle tre graffette dorate e del bottone, sempre d'oro, celate in ogni livello sia l'espediente che realmente salva una produzione che altrimenti avrebbe davvero poco mordente dal punto di vista strettamente ludico.

[caption id="attachment_137632" align="aligncenter" width="600"]Paper Monsters Recut screenshot Paper Monsters Recut - screenshot[/caption]

Paper Monsters Recut non impone una progressione lineare, ma aree dalle quali accedere all'uno o all'altro livello. All'interno di queste aree è possibile inoltre trovare delle zone segrete, ed accedere così a livelli bonus o a tre minigiochi diversi, a questi ultimi a patto di aver raccolto abbastanza bottoni d'oro. Aiuta anche questo a spostare un po' più in là la sensazione di noia, appena questa inizia ad affacciarsi, anche perché le ambientazioni, in maniera apprezzabilissima, non sono solo quelle stereotipate del genere, ma includono anche scenari western ed una cittadina nella quale si tiene una inquietante festa del raccolto, tra zucche e spiritelli.

Dove Paper Monsters Recut convince appieno è nella direzione artistica, che beneficia di un'idea di fondo non originale ,ma denota comunque una sua identità, peccato però che non vi si abbini una realizzazione tecnica del tutto adeguata. Nonostante su schermo ci siano pochi elementi, e per nulla complessi dal punto di vista poligonale, si incorre in occasionali rallentamenti, che inficiano un'esperienza visiva piacevolissima (anche se qualcosa in più si sarebbe potuto fare riguardo i fondali). Poco da segnalare sul fronte audio, con effetti sufficienti ed una colonna sonora altalenante, tra brani poco ispirati, che vanno in loop dopo pochi secondi, ed altri invece piacevoli da ascoltare.

Nel complesso, e sempre considerando il pubblico al quale è indirizzato (ed il suo prezzo appetibile, di 8€), Paper Monsters Recut è un titolo discreto, che i puristi e tecnicisti del genere dovrebbero considerare solo se alla ricerca di qualcosa con cui rilassarsi, in attesa di affondare i denti altrove. O anche solo per godere del suo stile grafico, senza troppi pensieri.

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