Recensione - Sniper Elite V2 - Centro quasi perfetto

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La migliore esperienza di cecchinaggio mai offerta da un videogame

La recensione del gioco di cecchinaggio di Rebellion Developments

Quello che da alcuni verrà visto come il più grande pregio di Sniper Elite V2, per altri rappresenterà il suo più evidente difetto: si tratta di un gioco lento e oggettivamente difficile, senza dubbio più della media.

Proprio come il suo predecessore, il titolo metterà il giocatore nei panni di un cecchino alleato dietro le linee nemiche durante la seconda guerra mondiale. Infilare pallottole in mezzo a gelidi occhi ariani servirà allo scopo di recuperare intelligence sulla produzione dei razzi V2 da parte del Terzo Reich. Undici missioni (ognuna della durata di un’ora o poco meno) si snoderanno sulla base di una storia tutto sommato godibile, non certo originale ma impreziosita da qualche colpo di scena e dalla discreta recitazione dei doppiatori (il titolo è stato completamente localizzato in italiano, e con una certa cura).

Dal punto di vista del gameplay, le missioni si assomigliano tutte, perlomeno per struttura: si comincerà infiltrandosi di nascosto in un avamposto nemico, che si tratti delle vie di una Berlino distrutta dai bombardamenti o di qualche ex fabbrica civile riconvertita a linea di produzione per materiale bellico, cercando di eliminare silenziosamente quanti più nazisti possibile. Inevitabilmente si finirà per venire scoperti (completare le missioni interamente in stealth non è possibile) e ci si troverà spesso a battere velocemente in ritirata cercando di arginare la controffensiva.

La risorsa principale sulla quale il protagonista potrà fare affidamento sarà naturalmente un fucile da cecchino, durante l’utilizzo del quale la visuale passerà dalla terza alla prima persona, mostrando una soggettiva dall’ottica. Prima di premere il grilletto sarà tuttavia necessaria un’attenta pianificazione, possibile grazie al binocolo in dotazione. Questo permetterà al giocatore innanzitutto di scovare tutte le forza nemiche presenti sul campo, a patto di avere un buon colpo d’occhio: non tutti gli avversari saranno infatti in piena vista, con cecchini talvolta ben nascosti tra i tetti degli edifici. La fase di scouting preliminare sarà aiutata dalla possibilità di marcare gli avversari con un indicatore rosso, utile per mantenere la situazione sotto controllo anche dopo aver scatenato l’inferno abbattendo il primo malcapitato. Vi saranno inoltre frangenti in cui sarà possibile sfruttare alcuni rumori di fondo ripetuti (come il risuonare di un bombardamento o i rintocchi di una campana) per eliminare alcuni avversari isolati senza che i compagni se ne accorgano.

La fase di sniping è naturalmente la più curata e divertente dell’offerta ludica: tramite la visuale dall’ottica del fucile sarà possibile monitorare il proprio battito cardiaco (dipendente da quanto “esposto” il protagonista sarà rispetto al nemico) e, in base a quest’ultimo, occasionalmente attivare il Tempo di Concentrazione, ossia un breve rallentatore ottimo per prendere accuratamente la mira, dissimulato con il trattenimento del fiato da parte del protagonista. A seconda del livello di difficoltà selezionato a inizio campagna si potrà contare o meno su un mirino dinamico, che indicherà chiaramente la correzione da apportare in base alla ricaduta del proiettile secondo le leggi della balistica, per poi premere finalmente il grilletto. Ogni colpo a segno sarà valutato con dei punti in base a vari parametri, come la distanza e la velocità di movimento del bersaglio. In caso il punteggio superi una certa soglia, il giocatore otterrà in cambio una spettacolare ripresa in movimento del proiettile sparato, che culminerà in una vista a raggi X dei devastanti effetti sugli organi vitali del malcapitato. Per quanto si tratti di una licenza poetica molto netta nei confronti dell’atmosfera altrimenti realistica, la soddisfazione che si ricava da un colpo a segno dalla lunga distanza è indiscutibile.

Il level design proposto da Rebellion fa un buon lavoro nell’incanalare a dovere l’azione (perlopiù lineare) lasciando al contempo una discreta libertà d’approccio al giocatore, che si troverà a dover decidere come pianificare ogni nuovo attacco. In queste fasi torneranno utili alcuni strumenti secondari a disposizione del giocatore, come trappole esplosive (una mina da terra, una bomba con cavo ad inciampo o della dinamite a cui sparare dalla distanza) ottime per coprire adeguatamente una pronta ritirata.

Se questi strumenti funzionano bene, altrettanto non si può invece dire della pistola silenziata e del fucile d’assalto (un Thompson, occasionalmente rimpiazzabile con modelli tedeschi). Quando infatti le distanze del combattimento si accorciano, in Sniper Elite V2 il divertimento tende a venire meno, complice anche un’Intelligenza Artificiale in generale non brillantissima, e di certo pessima nel gestire i movimenti durante il combattimento ravvicinato. Si tratta di un difetto veniale, dato che lo scopo del gioco è sempre e comunque quello di offrire la migliore sfida di cecchinaggio possibile, compito in cui il lavoro di Rebellion riesce egregiamente. Per godere al meglio di questa esperienza, il nostro consiglio è quello di settare al massimo il livello di difficoltà: giocato infatti con impostazioni differenti (e va riconosciuto comunque il merito agli sviluppatori di aver dato ai giocatori la possibilità di gestire indipendentemente i vari parametri della difficoltà), il gameplay ne risulta inevitabilmente snaturato.

Sniper Elite V2 è un titolo appositamente studiato per supportare un gameplay lento e riflessivo, fatto di lunghe analisi del campo di battaglia e chirurgiche eliminazioni, con uno spazio molto limitato per l’improvvisazione. Un’impostazione insomma diametralmente opposta a quella dello shooter in terza persona medio.

Per quanto, a nostro parere, l’avventura dia il meglio di sé se affrontata in solitaria, i ragazzi di Rebellion hanno aggiunto la possibilità di affrontarla in compagnia di un amico online. Non essendo obbligata, rappresenta un’aggiunta comunque gradita.

Altre tre modalità competitive non male garantiranno qualche ulteriore ora in compagnia del titolo, aumentandone la longevità ma senza costituire un’attrattiva degna di particolare nota: Sniper V2 rimane, a tutti gli effetti, un gioco dedicato ai solo player.

Dal punto di vista visivo il lavoro è solo discreto: buona la simulazione della balistica, a deciso scapito della qualità grafica, con texture perlopiù piatte, animazioni legnose, colori mai abbastanza accesi. Si salvano l’illuminazione dinamica e gli effetti particellari legati alle esplosioni, nel complesso discreti.

Sniper Elite V2 non ha molta concorrenza nel suo campo: i giochi di cecchinaggio sono una rarità e dunque, seppure con i suoi difetti, il titolo Rebellion si merita senza riserve la palma di miglior produzione del genere. A patto di mantenere alto il livello di difficoltà e di “giocare secondo le regole” dettate dagli sviluppatori, ossia mantenendosi a distanza dal nemico, il divertimento sarà assicurato. Coloro in cerca invece di esperienze guerresche più tradizionali e dinamiche farebbero meglio a rivolgersi altrove, la scelta in tal senso di certo non manca.

Tipologia di Gioco:

Sniper Elite V2 è uno sparatutto in terza persona atipico, dove l'azione veloce lascia il passo a un'attenta pianificazione degli scontri. Il protagonista sarà costantemente in pesante inferiorità numerica e dovrà basare le proprie offensive sulla lunga distanza e sullo stealth, aiutandosi nelle ritirare con trappole esplosive. Il cecchinaggio è stato riprodotto con cura e attenzione all'elemento spettacolare, facendone il miglior rappresentante di questo genere di nicchia.

Come è Stato Giocato:

Abbiamo testato la versione Playstation 3 del titolo provando le diverse impostazioni di difficoltà (è infatti possibile gestire indipendentemente alcuni parametri) e scoprendo come il gioco dia il meglio di sè ai liveli massimi. Terminata la campagna (circa 9 ore complessive) abbiamo testato la cooperativa, che ha funzionato senza problemi, e le modalità competitive online, dove ci ha deluso la disponibilità di mappe, molto limitata.

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