Recensione - The Wonderful 101 - Supereroi, uniti!

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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C'è più inventiva in un'ora del titolo Platinum Games che nell'interezza di titoli dai ben più elevati budget e richiamo commerciale

La nostra prova dell'atteso nuovo titolo di Platinum Games

The Wonderful 101 è un poderoso calcio nel sedere a chi, stonato dall'inevitabile proliferare di seguiti da 100 milioni di dollari di sviluppo, sostiene che l'industria giapponese non sa più creare videogiochi di qualità, e che la superiorità degli sviluppatori occidentali è schiacciante. Una falsità totale, ancora più odiosa nel momento in cui opera una categorizzazione tra occidente ed oriente, una sorta di razzismo videoludico che, al tempo della massificazione del videogioco, indica in realtà una grande miopia da parte non solo del giocatore medio ma, qui la vera colpa, della critica internazionale. Questo per dire che probabilmente The Wonderful 101 lo giocheranno in quattro, e tra un po' di tempo ciclicamente ritroveremo le illuminate analisi da parte del filosofo di turno riguardo l'inarrestabile declino d'inventiva dei team giapponesi, scambiato con la loro legittima distanza dalla standardizzazione delle produzioni occidentali.

Con The Wonderful 101 Platinum Games rivendica un ruolo di primazia all'interno del mercato videoludico, che gli va riconosciuto per la capacità d'infondere nei suoi giochi gran carattere, abbinato ad una dose di divertimento sempre sostanziosa e tangibile. In sostanza, ad essere tra i pochi team in grado di dare ancora significato alla parola videogioco, non dimenticandone la sacrosanta essenza ludica. E non è un caso che il titolo esca su Wii U, né che vi giungerà tra qualche mese Bayonetta 2, perché evidentemente nel rapporto tra il team di sviluppo giapponese e Nintendo ci sono basi comuni, una visione simile nella concezione del medium: lì dove la compagnia di Kyoto opera con una certa tradizionalità, preferendo proporre i suoi brand storici e, semmai, innovare al loro interno, Platinum Games non ha paura di lanciarsi in arditi esperimenti, anche a costo di mancare parzialmente il bersaglio (Anarchy Reigns docet). C'è una sorta di complementarietà quindi tra le due anime, un rapporto che non può non produrre ottimi frutti, come testimonia The Wonderful 101.

In un mondo sotto l'attacco di una minaccia aliena l'unica speranza è riposta in un'organizzazione chiamata Centinels e nei suoi cento eroi, i Wonderful, che danno il nome al gioco. Come da tradizione del supereroe, ognuno di loro è un uomo comune, che può però trasformarsi in un potente combattente. Di qui la natura fracassona del titolo, che va inquadrato totalmente nel genere action, abbandonando totalmente quelle impressioni strategiche che la somiglianza superficiale con Pikmin aveva instillato in molti. La pletora di persone che segue il personaggio controllato, tra eroi fissi ed eroi temporanei, prestati alla causa per il lasso di una missione, serve a canalizzare i poteri dei quali ogni tipo di Wonderful è dotato: enormi mani, spade, pistole, fruste ed altre armi, vengono create dalla morfounione tra di loro, che letteralmente si mettono l'uno sopra l'altro e si uniscono per formarle. Più grande è la morfounione, più è rilevante il danno inflitto ai nemici, ed ecco spiegato lo spirito collettivo e massivo della produzione. Il tutto semplicemente tracciando un segno sul touch screen del GamePad o utilizzandone lo stick destro.

La varietà nei combattimenti è resa possibile dal numero di morfounioni performabili, di conseguenza dall'arsenale di armi a propria disposizione, ed immediatamente ci si rende conto della profondità di questo sistema, che permette di concatenare più attacchi, facendo utilizzare una morfounione ad un altro personaggio, così come di crearne di enormi, dal potenziale distruttivo senza pari. Il giocatore è invogliato a cambiare costantemente approccio, per provare tutto il repertorio di poteri, ed è anche obbligato a farlo dal tocco di Platinum Games, che nei nemici, così come in altre situazioni di gioco, ha infilato tutte quelle idee che hanno reso famoso il team di sviluppo. Alcuni alieni saranno particolarmente deboli a determinati tipi di armi, ad altri dovremo rimuovere la corazza a furia di frustate, altri si chiuderanno a riccio ed allora dovremo forzare le loro difese utilizzando dei poderosi artigli come piede di porco, il tutto mentre l'azione su schermo si farà sempre più caotica e dovremo parare, schivare, correre. Ogni morfounione trova un riscontro anche all'esterno dei combattimenti, e sarà quindi utile per risolvere piccoli enigmi o per affrontare pazze ed esplosive eventualità.

Ci si ritrova costantemente stupiti dalla messa in opera imbastita dagli sviluppatori, un crescendo che a colpi di inventiva, follia, sperimentazione e citazionismo, cattura totalmente il giocatore. Prima sono i piccoli espedienti a colpire, come il dover utilizzare l'enorme casco di un'insegna pubblicitaria per proteggersi dal fuoco d'artiglieria, poi Platinum Games preme a tutta sull'acceleratore e ci si trova persino in sezioni da sparatutto a scorrimento orizzontale, a guidare enormi robot rubati al nemico e persino a trovarsi in un paio di fasi prese direttamente da una delle storiche serie Nintendo (non vi diciamo quale per non rovinarvi la sorpresa). E poi ci sono tutti quei tocchi di genio che indicano una cura assoluta nella realizzazione del titolo, quelli che vogliono, ad esempio, Wonder Pink originaria della Transilvania ed armata di una frusta realizzata in lega Belmont (!), o i mille richiami a Bayonetta. Tutti questi elementi rendono The Wonderful 101 una produzione dall'identità unica, una stella di una brillantezza inarrivabile per la stragrande maggioranza delle produzioni contemporanee: c'è più inventiva in un'ora del titolo Platinum Games che nell'interezza di titoli dai ben più elevati budget e richiamo commerciale.

Tutta la qualità del titolo è testimoniata anche da un comparto tecnico decisamente all'altezza. The Wonderful 101 si mantiene sempre attorno ad una fluidità totale, nonostante qualche occasionale rallentamento nelle situazioni più concitate. Alla eccellente direzione artistica rendono merito un'adeguata modellazione poligonale e soprattutto una qualità indiscutibile nelle animazioni, ottimi anche texture ed effetti. La colonna sonora è composta da brani accattivanti, pienamente in stile con il tono supereroistico della produzione: alcuni, soprattutto il tema dei Wonderful, raggiungono l'eccellenza più totale. Ottimo anche il doppiaggio, che caratterizza ottimamente i personaggi e sottolinea con ironia il loro essere. Tutto contribuisce quindi a fare di The Wonderful 101 un vero e proprio capolavoro, forse il primo per Wii U, un altro colpo andato a segno, l'ennesimo, per Platinum Games.

Tipologia di Gioco:

The Wonderful 101 è un action di massa, nel quale i supereroi che danno il titolo al gioco si uniscono, letteralmente, per formare devastanti morfounioni, siano queste enormi mani, spade, pistole e tante altre.

Come è Stato Giocato:

Il titolo ci è stato fornito da Nintendo tramite un codice per il download da eShop. Ne abbiamo completato la modalità storia in circa quindici ore di gioco.

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