Leggi la seconda recensione, di Nicolò Carboni
Genesi, distruzione e restaurazione. Con 007 – Skyfall (il titolo è più importante di quel che sembra, lo si capisce a tre quarti del film) giunge a compimento quel percorso di ridefinizione del personaggio di James Bond a partire dalle sue origini, ovvero si completa la trilogia della formazione del nuovo 007, da ora in poi pronto per la canonizzazione.
Accade con un film, uno dei pochi, diretto da una mano pesante e autoriale e fotografato probabilmente dal più audace, interessante e significativo direttore della fotografia attivo ad Hollywood, Roger Deakins. Il risultato conferma le aspettative per certi versi (l'entrata in scena di Bond, con il taglio di luce sull'occhio è non solo bellissimo ma anche perfetto per spiegare il tono del nuovo agente segreto, non più prima le donne e poi l'azione ma viceversa) e per altre si spinge anche oltre (la scazzottata nel grattacielo di ...
Il terzo film di Daniel Craig nei panni di James Bond è l'ultimo di una trilogia di restaurazione del mito come lo conoscevamo. Il più bello a vedersi ma non il migliore in senso stretto...
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