Mentre continua il casting di Mockingbird Lane, il remake dei Mostri prodotto dalla NBC, Entertainment Weekly pubblica i primi concept ufficiali della serie scritta e prodotta da Bryan Fuller, il cui pilot verrà girato a giugno su regia di Bryan Singer.

Nell’articolo lo stesso Fuller entra nel dettaglio della serie, rivelando che sarà un “Harry Potter Americano“, almeno nelle intenzioni, “nel senso che deve dare la stessa impressione di un mondo magico nel quale immergersi assieme alla propria famiglia e scoprire delle storie raccontate in maniera fantastica ma sempre riconoscibile. Diciamo che è un American Horror Story che possono vedere grandi e piccini.”

Quando è nato il tuo coinvolgimento nella serie?
Stavo visitando la mostra di Tim Burton a New York e c’erano tutti quei ritratti di famiglia di mostri. A quel punto ho pensato: che bello sarebbe fare una serie con una famiglia di mostri! Ma qualunque serie sarebbe stata un chiaro riferimento a The Munsters, e così abbiamo deciso di rifare proprio quella serie.

Cosa ti eccita maggiormente di questa idea?
Ho sempre adorato l’originale, ero più un ragazzino da Munsters che da Famiglia Addams. I Munsters erano più normali, ci si affezionava di più. La famiglia Addams sembrava normale, ma si comportava in maniera strana ed era emarginata. I Munsters erano una famiglia funzionale, sana, che semplicemente aveva un aspetto diverso. Sono due serie l’una il contrario dell’altra ma sulla stessa idea. Ovviamente gli Addams vennero prima, mentre Munsters approfittò della library di mostri della Universal. Quello che mi intriga è raccontare questa storia in modo realistico.

E’ per questo che hai cambiato titolo alla serie?
La sceneggiatura era così distante dal tono e dallo stile dello show originale, che se avessimo mantenuto il titolo la gente non avrebbe capito di cosa si trattava. Noi stiamo reinventando e reimmaginando questa property Universal. Ci sono molti personaggi Universal che possiamo inserire in questa metafora della famiglia, ecco perchè aveva senso trasformarla in una sorta di dramedy.

Quindi inserirete altri mostri, se possibile?
Assolutamente sì. Ci saranno alcune storie fantastiche, mano a mano che le puntate andranno avanti. Nel pilot la storia è quella di una famiglia che si ama e che ha un bambino disabile, e che cerca di spianare per lui una strada che possa essere felice. Sono semplicemente mostri. Ma al contrario dell’originale vedremo i nostri mostri fare delle cose mostruose.

Cosa ci puoi dire dei costumi?
Non ci saranno elementi alla Bela Lugosi. Sarà come guardare Real Housewives of Transylvania. I costumi riprenderanno la rappresentazione di quello che sarebbero i mostri se vivessero nella nostra società attuale: come apparirebbero, come interagirebbero. Ci sono influenze di Alexander McQueen e il suo uso di texture animali. Per esempio, il vampiro Lily utilizza abiti ispirati alla natura. Vedremo dei corvi assemblare la sua giacca utilizzando le loro piume. Non ci saranno pelli animali: in questo caso gli animali donano elementi di sè, non muoiono per fare i vestiti. Lei esercita un dominio sulla natura, e la natura ha un’ottima estetica.

Potete vedere le immagini qui sotto:

 

 

Il pilot, della durata di un’ora, verrà diretto da Bryan Singer su produzione di Bryan Fuller. Trovate numerosi spoiler sulla trama del pilot e sui personaggi in questa notizia.

La trama del pilot, scritta dal produttore e showrunner Bryan Fuller (Pushing Daisies), ruoterà attorno alla figura del il figlio minore della famiglia, Eddie Munster, un preadolescente che scopre di essere un lupo mannaro: la sua condizione costringerà i genitori Herman e Lily a trasferire la famiglia per proteggerlo. La NBC spera di poter lanciare la serie a fine anno.