Si è da poco concluso nella Sala 20 il panel dedicato al decimo anniversario di Firefly, la sfortunata serie di Joss Whedon rimasta nel cuore dei fan. L’evento è cominciato con venti minuti di ritardo: erano presenti Nathan Fillion, Adam Baldwin, Alan Tudyk, Summer Glau, Sean Maher, lo showrunner Tim Minear, lo sceneggiatore Jose Molina e il regista Whedon. Il loro ingresso è stato accolto da un entuasiasmo travolgente. Ecco alcune foto della reunion e un breve riassunto di quanto avvenuto al Comic-Con.

Nathan Fillion ha subito commentato la loro presenza al Comic-Con: “se supero questa cosa senza piangere sembrerò più figo. […] Joss Whedon mi ha dato il miglior personaggio che ho mai interpretato,” ha ricordato l’attore. L’ora con i fan si è svolta ricordando l’esperienza sul set e ripercorrendo i momenti chiave dello show. “Scrivere per questo show è stato il realizzarsi di un sogno ed è stato straziante quando tutto è finito,” ricorda Molina.

Summer Glau ha spiegato al pubblico come è riuscita a calarsi nella sua parte: “ricordando me stessa all’età di 17 anni, età che avevo due anni prima dello show.”

A Whedon è stato chiesto cosa ha reso Fillion perfetto per la parte del capitano Reynolds: “qualunque cosa dirò, lui farà una faccia che cambierà il contesto di quello che ho detto,” inizia scherzando il regista. “Non c’è mai stato un attimo, da quando ci siamo incontrati. in cui non ho pensato che lui fosse il capitano. Lui fa in modo che tutti siano sempre a proprio agio e che facciano del loro meglio – è una responsabilità per la star dello show a cui molti attori non si attengono o ignorano. Quando ti guarda e tu non gli piaci… una volta abbiamo avuto un attore che non rispettava molto le donne del cast. Ha provato com’è  Nathan quando i suoi cari sono minacciati.”

Domanda dal pubblico: “Qual’è la fan story più pazza che amate?” Risponde Nathan Fillion: “una donna si avvicina a Joss, fa per parlare ma scoppia in lacrime.” “L’ho presa a calci,” conferma scherzando Whedon. Il produttore esecutivo Tim Minear ha cercato di rispondere, con una domanda, in maniera più seria: “ricordate quella volta in cui non eravamo in onda da dieci anni e migliaia di persone sono venute a vederci?”

A questo punto è stato annunciato che la Dark Horse produrrà dei fumetti di Firefly: “abbiamo trovato il modo per fare dei fumetti e andare avanti,” spiega Joss. “Abbiamo cominciato a parlarne e abbiamo pensato a un sacco di cose fighe.” Sembra improbabile, invece, una serie animata.

I fan hanno chiesto al regista come avrebbe concluso lo show se avesse saputo in tempo della cancellazione: “non credo che avrei ucciso qualcuno,” spiega Whedon, mentre Tudyk alza le mani in segno di vittoria. “Un film è diverso e ci sono esigenze diverse. Avremmo scoperto cose sulla cospirazione, Inara e il libro di Sherpherd.”

Il panel si è concluso in maniera toccante: il moderatore chiede a Whedon quanto sono importanti i fan per lui e il regista sembra faticare a trovare le parole. Dalla folla gli gridano “ti amiamo” e parte una standing ovation che trascina anche il cast. Gli attori si alzano, rispondendo agli appluasi. Whedon prende la parola e dice: “solo un idiota proverebbe a dire qualcosa dopo questo. Quando fai un grande film ti senti come se vivessi in quel mondo. Quando racconti una storia provi a creare un legame speciale con le persone: si tratta di invitarle nel proprio mondo. Il modo in cui voi avete abitato questo mondo, questo universo… siete diventati parte di esso. Quando vedo voi, ragazzi, non penso che lo show sia finito. Penso che c’è una navicella e ci sono dei cavalli… la storia è viva.”

Fonte: EW