La BBC dovrà affrontare degli importanti tagli al suo budget, quantificabili in circa un quinto della cifra attualmente a disposizione dell’emittente.
L’esenzione dal pagamento del canone alla televisione pubblica britannica, provvedimento che vede coinvolta la popolazione sopra i 75 anni di età a partire dal 2018, avrà un impatto stimato che arriverà circa a quota 1.1 miliardi di dollari nei prossimi anni.

La decisione del governo, presa senza una consultazione pubblica, ha suscitato reazioni molto aspre perché i dati dimostrano che, dal 2020, la mancata entrata nelle casse delle circa 150 sterline versate dalla fascia di popolazione esentata, rappresenterà una sostanziale perdita economica.
Diana Coyle, vice dell’ex capo della BBC Chris Patten, ha commentato quanto accaduto sul quotidiano The Guardian sottolineando di essere rimasta sconvolta dall’accordo che ritiene sia un attacco all’indipendenza della BBC:

“E’ uno scandalo che un taglio così profondo alla capacità della BBC di offrire servizi alle persone che pagano sia stato imposto da un bullismo avvenuto dietro le quinte”.

Tony Hall, direttore generale della BBC, ha però difeso quanto accaduto: “Penso che ci sia un accordo forte per la BBC che ci permette di avere una stabilità finanziaria“, questo grazie agli aumenti previsti al costo dell’abbonamento che verranno adeguati al costo dell’inflazione in futuro.
Il governo, inoltre, ha previsto che verrà migliorata la qualità della tecnologia permettendo di raggiungere anche le zone rurali e sarà possibile utilizzare i dispositivi mobili gratuitamente per accedere ai conteuti della BBC.

Nonostante le rassicurazioni, circa 1.000 posti di lavoro sembrano essere a rischio, il canale digitale BBC 4 potrebbe chiudere, mentre si è già deciso che BBC 3, rivolto ai giovani sotto i 35 anni verrà sostituito con una programmazione solo online.

Fonte: Variety