Si è svolta la scorsa notte la 67esima edizione dei Primetime Emmy Awards, che abbiamo seguito in live blogging in questa pagina e su Twitter.

Mai come quest’anno i premi hanno mostrato il potere dei canali via cavo, e in particolare della HBO, su tutto il resto. Pochissime le eccezioni, peraltro con premi assegnati a serie di servizi streaming quali Amazon (Transparent) e Netflix (Orange is the New Black). È la prima volta in 13 anni che un solo network vince sia il premio per la miglior serie drammatica che quello per la miglior serie comedy (nel 2002 la NBC vinse con Friends e West Wing).

In tutte le categorie la HBO ha letteralmente spazzato via la concorrenza: con Veep (4) nella sezione Comedy, Olive Kitteridge (6) nella sezione miniserie e Game of Thrones (4) in quella Drama. Quest’ultima serie in particolare ha battuto il record del maggior numero di statuette vinte in un’unica edizione degli Emmy: ben 12 (8 ai Creative Emmy, 4 ai Primetime Emmy). È la prima volta che una serie fantasy vince il massimo riconoscimento agli Emmy.

Momento storico anche per Viola Davis, prima donna afroamericana a vincere l’Emmy come migliore attrice in una serie drammatica (per Le Regole del Delitto Perfetto). Jon Hamm ha finalmente ottenuto il premio come miglior attore in una serie drammatica (dopo otto nomination consecutive) per Mad Men.

Tra i record interrotti, invece, quello di Modern Family che quest’anno poteva vincere per la quinta volta consecutiva l’Emmy come miglior comedy e invece è stato battuto da Veep. A questo proposito, quarto emmy consecutivo per Julia Louis-Dreyfus (sesto complessivo su 20 nomination), proprio per Veep.

Due i momenti in cui i discorsi sono stati sfumati dalla musica: la sceneggiatrice e la regista di Olive Kitteridge. I fan di Arrested Development, intanto, festeggiano: sia Tony Hale (Buster Bluth) che Jeffrey Tambor (George Bluth) sono stati premiati. Momento “WTF” della serata, senza dubbio quello in cui uno stranito Richard Jenkins ha ritirato il suo Emmy dalle mani di… Lady Gaga.

La conduzione di Andy Samberg è sembrata, soprattutto all’inizio, poco brillante, e il discorso d’apertura non ha entusiasmato. Lo show in generale è stato come ogni anno lungo e tempestato di interruzioni pubblicitarie, da sottolineare poi la polemica sui social riguardo un video dedicato ai finali delle serie tv di quest’anno (“welcome to the spoiler awards!” ha commentato poi Samberg in diretta). Ma non sono mancati i momenti commoventi, in particolare discorso di Viola Davis (“L’unica cosa che divide le donne di colore dalle altre è l’opportunità”) e quello di Jeffrey Tambor (dedicato alla lotta per i diritti delle persone transgender), e ovviamente il grande ritorno di Tracy Morgan in pubblico dopo lo spaventoso incidente che lo ha quasi ucciso:

Grazie ai miei straordinari dottori sono qui. Sono qui, sui miei due piedi, vi ringrazio tutti per le preghiere e i pensieri positivi che mi avete mandato negli ultimi 15 mesi. Sono onorato di essere qui agli Emmy, la strada del ritorno è stata lunga. […] Ho iniziato a sentirmi bene solo recentemente, il che significa che molte donne rimarranno incinte durante l’after party!

 

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Standing ovation anche per Mel Brooks, che ha presentato l’Emmy alla miglior comedy.

Ecco l’elenco di tutti i vincitori, diteci cosa ne pensate nei commenti!

NUMERO DI VITTORIE PER SERIE

  • Olive Kitteridge: 6
  • Game of Thrones: 4
  • Veep: 4
  • The Daily Show with Jon Stewart: 3
  • Transparent: 2
  • American Crime: 1
  • How to Get Away With Murder: 1
  • Inside Amy Schumer: 1
  • Mad Men: 1
  • Mom: 1
  • Orange is the New Black: 1
  • The Voice: 1

NUMERO DI VITTORIE PER NETWORK

  • HBO: 14
  • Comedy Central: 4
  • ABC: 2
  • Amazon: 2
  • AMC: 1
  • CBS: 1
  • NBC: 1
  • Netflix: 1

 

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MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA COMEDY

  • Allison Janney per Mom

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA COMEDY

  • Tony Hale per Veep

MIGLIOR SCENEGGIATURA IN UNA COMEDY

  • Simon Blackwell, Armando Iannucci e Tony Roche per Veep, “Election Night”

MIGLIOR REGISTA IN UNA COMEDY

  • Jill Solloway per Transparent

MIGLIOR ATTORE IN UNA COMEDY

  • Jeffrey Tambor per Transparent

MIGLIORE ATTRICE IN UNA COMEDY

  • Julia Louis-Dreyfus per Veep

MIGLIOR REALITY

  • The Voice

MIGLIOR SCENEGGIATURA IN UNA MINISERIE O FILM TV

  • Jane Anderson per Olive Kitteridge

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O FILM TV

  • Regina King per American Crime

MIGLIOR REGIA PER UNA MINISERIE O FILM TV

  • Lisa Cholodenko per Olive Kitteridge

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O FILM TV

  • Bill Murray per Olive Kitteridge

MIGLIORE ATTRICE IN UNA MINISERIE O FILM TV

  • Frances McDormand per Olive Kitteridge

MIGLIOR ATTORE IN UNA MINISERIE O FILM TV

  • Richard Jenkins per Olive Kitteridge

 

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MIGLIOR SCENEGGIATURA PER UNO SHOW DI VARIETA’

  • The Daily Show con Jon Stewart

MIGLIOR SHOW SKETCH / VARIETA’

  • Inside Amy Schumer

MIGLIOR REGIA PER UN TALK SHOW DI VARIETA’

  • The Daily Show

MIGLIOR TALK SHOW DI VARIETA’

  • The Daily Show

MIGLIOR SCENEGGIATURA PER UNA SERIE DRAMMATICA

  • David Benioff – D.B. Weiss per Game of Thrones

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA

  • Uzo Aduba per Orange is the New Black

MIGLIOR REGIA IN UNA SERIE DRAMMATICA

  • David Nutter per l’episodio “Mother’s Mercy” in Game of Thrones

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA

  • Peter Dinklage per Game of Thrones

MIGLIORE ATTORE IN UNA SERIE DRAMMATICA

  • Jon Hamm per Mad Men

MIGLIORE ATTRICE IN UNA SERIE DRAMMATICA

  • Viola Davis per How to Get Away with Murder

MIGLIOR SERIE COMEDY

  • Veep

MIGLIOR SERIE DRAMMATICA

  • Game of Thrones

 

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