La versione televisiva del film di Terry Gilliam L’esercito delle 12 scimmie sarà diversa dal lungometraggio a cui è ispirata.

Terry Matalas, produttore esecutivo della serie di Syfy, ha infatti rivelato:

“E’ una completa rivisitazione. Siamo tutti grandi fan del film originale e abbiamo un profondo amore e rispetto per il materiale. Non volevamo semplicemente rifare quello che fa il film”.

Amanda Schull, protagonista dello show, ha confermato che non si tratterà di una “cover” del film, mentre Travis Fickett, co-produttore esecutivo di 12 Monkeys, ha aggiunto:

“Non avrebbe senso raccontare di nuovo la stessa storia”.

Il progetto di Syfy ha come protagonista Cole (Aaron Stanford), un uomo in grado di viaggiare nel tempo, che proviene da un futuro post-apocalittico che appare nel presente ed è in missione per individuare ed eliminare la fonte di un contagio mortale che finirà per decimare la razza umana.

La serie debutterà a gennaio e sarà composta da tredici episodi.

L’obiettivo è stato quello di modificare tutte le regole alla base della storia, rendere l’universo diverso e rinfrescare le cose. Ogni elemento è stato modificato radicalmente, come i personaggi di Cole e del Dottor Whaley.
In 12 Monkeys ci saranno comunque degli omaggi al film, come il ruolo di Jones.

Gli episodi non avranno inoltre l’ambiguità su come si svolgono i viaggi nel tempo: la fonte di ispirazione sarà Looper, il lungometraggio diretto nel 2012 da Rian Johnson.

Il produttore esecutivo Richard Suckle ha poi rivelato che l’idea di realizzare una serie tv è nata subito dopo la distribuzione di L’esercito delle 12 scimmie ma ci sono stati degli ostacoli alla realizzazione del progetto.

I produttori hanno quindi assicurato che sul piccolo schermo prenderà vita uno show grintoso dedicato ai viaggi nel tempo, caratterizzato da una ricca mitologia, ben radicato nella realtà e vicino a un thriller e con cui poter sperimentare un’atmosfera unica.

Tra i viaggi nel tempo che verranno mostrati ci saranno anche quelli durante la Prima Guerra Mondiale e negli anni Ottanta, ma non solo.

Fonte: The Hollywood Reporter