All’interno della première di Agent Carter, la nuova serie della ABC con protagonista Hayley Atwell, si è continuata questa tradizione inserendo più di un easter egg.
Quando Peggy e Jarvis (James D’Arcy) cercano di localizzare la provenienza della bomba al nitromene, i due vengono aiutati dal Dottor Anton Vanko (Costa Ronin), che lavora per le Stark Industries. Il personaggio ha fatto una breve apparizione nel sequel di Iron Man, interpretato da Eugene Lazarev, come padre di Ivan Vanko (Mickey Rourke), ovvero il cattivo Whiplash che nel lungometraggio cerca di vendicarsi su Tony Stark (Robert Downey Jr.) perché figlio di Howard (Dominic Cooper), che ha fatto deportare Anton dopo aver cercato di diventare ricco grazie alla loro invenzione, il reattore Arc che alimenta la tuta di Iron Man.
Gli easter egg non sono però finiti, ecco gli altri dettagli presenti nel doppio episodio:
L’attore Enver Gjokal, interprete di Daniel Sousa, ha già recitato in The Avengers, dove aveva il ruolo del poliziotto che affrontava Captain America durante la battaglia.
Ad aiutare Howard Stark c’è il suo fidato maggiordomo Edwin Jarvis. Nei film di Iron Man è presente l’aiutante/confidente/partner virtuale di Tony Stark, che l’ha chiamato J.A.R.V.I.S., ovvero Just a Rather Very Intelligent System, probabilmente in onore proprio dell’amico del padre.
Peggy in una scena scende da un taxi giallo che appartiene alla Lucky Star Cab Company, già apparsa in Captain America – Il primo vendicatore, nella sequenza in cui Steve scopre i suoi poteri.
Negli anni Quaranta la Roxxon Oil è lo sponsor del programma radiofonico Captain America Adventure e una delle loro raffinerie viene distrutta dall’arma di Howard Stark. Oltre ad avere un ruolo essenziale nella fondazione dell’organizzazione S.H.I.E.L.D., l’azienda che appare anche nei film Marvel utilizzerà poi il suo potere per scopi malvagi e avrà un ruolo nella morte di Howard e Maria Stark.
Su un macchinario utilizzato da Peggy appare la scritta Proprietà di A. Erskine, ovvero il dottor Abraham Erskine che nel primo film dedicato a Captain America è interpretato da Stanley Tucci. Il personaggio ha collaborato con l’agente per trasformare Steve Rogers nell’eroe che conosciamo. A calibrare lo strumento è stata inoltre la VitaRay.
Il misterioso nome Leet Brannis è apparso in un fumetto della Marvel degli anni Quaranta. Si tratta di un personaggio minore, un ladruncolo spesso sconfitto da un supereroe chiamato Whizzer.
Peggy, guardando la lista delle corse di cavalli su cui sta scommettendo Sousa, consiglia di puntare su Whitby’s Prospect senza dare spiegazioni. Una delle taverne più antiche di Londra si chiama Prospect of Whitby ed è stata fondata nel 1520 sulla riva del Tamigi. Si tratta quindi di un riferimento alle origini della protagonista.
Nella première viene introdotta l’organizzazione chiamata Leviathan, che ruba la tecnologia di Howard Stark. Nei fumetti si tratta di un gruppo nato nella realtà sovietica dopo la fine della seconda Guerra Mondiale: circa 100.000 tra i migliori e più brutali cittadini russi scomparvero misteriosamente e solo successivamente si scoprì che si erano messi in sonno criogenico grazie all’aiuto di una specie aliena. Il piano di creare un’armata di super soldati fallì ma diede vita a migliaia di creature mostruose presenti in tutto il mondo.
La trama legata agli alieni e agli esseri umani è stata già introdotta in Agents of S.H.I.E.L.D. e potrebbe tornare, un po’ modificata, anche in Agent Carter.
Quando Angie (Lyndsy Fonseca) convince finalmente Peggy a dare un’opportunità al suo condominio, le fornisce delle notizie anche sugli altri inquilini, lodando in particolare la misteriosa Mary che lavora come segretaria dello studio legale Goodman, Kurtzman & Holliway. I nomi non sono stati scelti a caso ma sono quelli del posto di lavoro di Jennifer Walters, ovvero She-Hulk.
Nei fumetti lo studio legale deve il suo nome a quello dei fondatori della Marvel: Martin Goodman, Stan Lee (Lieber), Jack Kirby (Kurtzman), mentre Holden Holliway è l’unico partner.
Per altre curiosità su Agent Carter si può leggere l’interessante approfondimento di BadComics.
Fonte: ScreenRant, EW
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