Non vi è dubbio che la presenza di un personaggio come Che Díaz (Sara Ramirez) in And Just Like That nasca dalla necessità dello spinoff di Sex and the City di essere più inclusivo e politicamente corretto. Nonostante quindi il tentativo lodevole, soprattutto se si considera il fatto che lo show da cui lo spinoff origina ha raccontato per anni la storia di quattro donne bianche privilegiate, non sorprende che proprio la Hollywood del 2022 (anno di debutto della serie) abbia avuto la necessità di riempire un vuoto. Il problema, come sempre, è come questo vuoto sia stato riempito.

Chi è Che Díaz in And Just Like That

Che Díaz in And Just Like That, è probabilmente uno dei personaggi della TV più detestati degli ultimi 2 anni, che si autodefinisce latinx, pansessuale e non-binario noto per fare stand-up comedy e dirigere un podcast di grande successo chiamato X Y AND ME in cui Carrie, nella prima stagione, viene chiamata a lavorare.

Perché tutti odiano Che Díaz e cosa ne pensa Sara Ramirez

Michael Patrick King avrebbe pensato a Che Díaz in And Just Like That proprio per Sara Ramirez con la consulenza della GLAAD, la Gay & Lesbian Alliance Against Defamation, per assicurarsi che le storyline dedicate al personaggio fossero in linea con ciò che gli autori volevano vedere mostrato nella serie per il suo primo personaggio non binario, ma qualcosa lungo la strada deve essersi perso, perché persino Sara Ramirez, che ha raccontato di aver fatto coming out con la famiglia in maniera molto simile a come Che riferisce di averlo fatto nella serie (in questo c’è una similitudine), ha ammesso di non riconoscersi nel personaggio che interpreta. Quando a Sara Ramirez è stato chiesto cosa abbia provato ad interpretare un personaggio tanto divisivo questa è stata la sua curiosa risposta:

Ci sono alcune cose che evito perché non sono produttive per me ed il mio processo creativo. Sapevamo che il personaggio sarebbe stato polarizzante. Queste sono storie che commuovono e toccano le persone e che gli fanno mettere in discussione la propria vita e le loro scelte. Ed è interessante che, al tempo della Reality TV, sempre più persone dimentichino che questi sono personaggi immaginari, che molto di ciò che vediamo in TV non è reale. Professionalmente, interpretare un personaggio così polarizzante è stato divertente ed è interessante innescare dibattiti e conversazioni di spessore e stuzzicare le persone con un personaggio che vive una realtà completamente diversa, anche se vive nello stesso universo privilegiato degli altri protagonisti della serie“.

And Just Like That, giunta alla sua seconda stagione, è stata e continua ad essere fortemente criticata per Che Díaz, per il modo goffo in cui parla di identità di genere ed il suo tentativo forzato di uscire dagli schemi con questo nuovo personaggio definito spesso una “caricatura“. Sebbene Che abbia il merito di aver in un certo senso imposto a Miranda (Cynthia Nixon) di affrontare la propria sessualità, molte delle scene tra i due personaggi sono state pesantemente criticate, come il loro primo incontro sessuale, che avviene mentre una Carrie malata, nella prima stagione, viene costretta a fare pipì nel proprio letto per non affrontare l’imbarazzo di interromperle o come quando, nella seconda stagione, in un momento che sembra essere foriero di una confidenza importante e profonda fatta da Che a Miranda, il personaggio le dice di non averle rivelato di essere a dieta per paura del suo giudizio, ridicolizzando così un momento di confidenza tra loro. E sebbene sia evidente l’intento degli autori di affrontare un argomento serio come la percezione di sé e del proprio corpo, in particolare per un personaggio pubblico sottoposto continuamente a certe pressioni, il risultato finale, come spesso accade con questo personaggio, non raggiunge l’obiettivo sperato.

Un altro problema è che gli autori sembrano aver interpretano il personaggio di Che Díaz come una sorta di adolescente in crisi ormonale che sente la necessità di mostrare a tutti quanto ribelle sia fumando costantemente marijuana, vantando una lunga fila di partner sessuali e facendo battute di pessimo gusto nell’ambiente di lavoro o dimostrando una totale mancanza di tatto. Quando Carrie, parlando del marito morto da poco, si confida con Che affermando come le fosse stato di conforto che, nonostante la sua dipartita inaspettata, al momento della sua morte fossero particolarmente felici come coppia, Che, mostrando una completa mancanza di tatto, le chiede se questa consapevolezza non la faccia sentire peggio.

Dal modo in cui si comporta a quello che il personaggio dice durante i suoi spettacoli o nel suo podcast, in cui critica pesantemente la rappresentazione dei personaggi non binari nelle serie televisive (chissà se gli autori si sono mai resti conto di quanto ironica suoni la cosa), Che Díaz è un completo disastro sotto molti punti di vista ed è stato spesso additato come il personaggio peggiore che si potesse concepire in rappresentazione delle persone non binarie.

Un altro aspetto che in molti hanno trovato fastidioso è come, in molte delle scene con Che, chi vi interagisce sembri quasi destinato a respirare un’atmosfera di disagio, come se nessuno sapesse come comportarsi o parlare nel costante timore di offendere, il che è una forzatura che in molti rappresentanti della comunità LGBTQ+ hanno dichiarato di trovare imperdonabile, soprattutto dopo aver passato anni a cercare di dimostrare al mondo di essere persone assolutamente normali in presenza delle quali non c’è alcuna ragione di provare imbarazzo o di camminare sulle uova.

E poi c’è chi ha scritto proprio che un personaggio come Che non è scritto pensando ad un pubblico queer, ma ad uno di cinquantenni che ancora non sa come barcamenarsi con i pronomi (cosa che effettivamente è un problema per Carrie, almeno nella prima stagione di And Just Like That), definendolo una forzatura che somiglia più ad un oggetto di scena che ad una persona vera.