L’attore Bryan Cranston è impegnato in queste settimane sul palco di Broadway, dove interpreta l’ex presidente degli Stati Uniti Lyndon Johnson nello spettacolo teatrale All the Way.

Brayn, tuttavia, non ha dimenticato Walter White e ha difeso il protagonista di Breaking Bad durante un’intervista rilasciata al quotidiano The Guardian.

Walter, definito “forse il protagonista più oscuro e moralmente ambiguo della storia della televisione”, secondo il suo interprete aveva delle ragioni ben precise per compiere le azioni mostrate nella serie.

Cranston ha infatti spiegato:

“Le motivazioni di qualcuno hanno forse purezza? Quelle di Madre Teresa forse. Ma persone come quelle sono dei santi che camminano sulla Terra e sono veramente poche. Breaking Bad colpiva nel segno perché c’è un Walter White in ogni individuo nel mondo. Siamo tutti capaci di quello che fa. Non si realizza mai nella maggior parte di noi. Ma nelle giuste circostanze, chiunque potrebbe essere abbastanza minacciato, abbastanza spaventato, abbastanza desideroso”.

L’attore ha poi proseguito sottolineando che White era un uomo depresso le cui emozioni erano in un bozzolo e non sapeva cosa stesse veramente provando, fino a quando la diagnosi terminale in un certo senso lo libera e lo spinge ad agire per il bene della sua famiglia.

Già qualche mese fa, in agosto, l’interprete di Walter aveva spiegato che, secondo lui, se si è sul punto di morire si vuole lasciare qualcosa alla propria famiglia con un senso di orgoglio e responsabilità. Secondo Bryan il protagonista di Breaking Bad era stato animato anche dal senso di umiliazione, dopo aver immaginato a come sarebbero potute essere le sue ultime settimane di vita, che lo ha spinto a compiere qualcosa di coraggioso e rischioso per la prima volta nella sua vita.

Fonte: HuffingtonPost