Solo ieri vi segnalavamo che Chris Colfer, l’attore ventenne che presta volto (e voce) al personaggio di Kurt in Glee, ha venduto il pilot di The Little Leftover Witch a Disney Channel.

Oggi Colfer parla approfonditamente del progetto in una intervista a Entertainment Weekly:

Come è nata questa idea del progetto per la Disney?
chris_colfer_golden_globes_a_pIl marito della mia agente ha comprato i diritti del romanzo The Little Leftover Witch di Florence Laughlin. Me lo hanno proposto, e mi hanno anticipato che stavano trattando con la Disney. Loro sanno che sono anche sceneggiatore, e mi hanno chiesto di adattarlo in una sceneggiatura. Ho accettato immediatamente: mi hanno dato il libro il venerdì sera, ed entro la domenica sera avevo la sceneggiatura pronta. Mi sono totalmente immerso nella storia. Ho scritto qualcosa come 102 pagine in due giorni. La storia è così carina, racconta le vicende di una piccola strega che cade sulla terra durante la notte di Halloween, e si perde, finendo per incontrare una famiglia. Mi sono innamorato subito della storia e dei personaggi, e vi ho anche aggiunto alcuni elementi inventati da me. La Disney ha comprato la sceneggiatura e mi ha chiesto di svilupparla in una serie televisiva.

Come sarai coinvolto nella serie? Come produttore esecutivo?
Non ne sono ancora sicuro, perché le trattative sono ancora in corso. Ad ogni modo, finirò per ruotare attorno alla serie. Penso che scriverò il pilot e poi sarò un riferimento creativo per il resto della serie. Un piccolo Ryan Murphy in miniatura – la cosa mi fa ridere perché alcune persone già mi definiscono così.

Quindi la storia racconta le vicende di una strega “adottata” da una famiglia?
Sì. In pratica si tratta di una strega abbandonata che finisce per scontrarsi con questa famiglia e con la sua vita, diventando amica della loro piccola figlia Lucy. Entrambe riempiono un vuoto della loro vita l’un l’altra. Una di quelle storie tipo “Oh, finalmente ho trovato una migliore amica!”

Quindi è questo aspetto che ti ha attirato di più verso il progetto?
Sì, certamente. Penso che ciascuno di noi da piccolo sognasse di avere un migliore amico immaginario molto potente, in grado di comparire quando c’era bisogno di lui. Almeno, io l’ho sempre sognato.

Fonte: EW