La querelle tra Charlie Sheen e i produttori di Due Uomini e Mezzo ha portato alla cancellazione del resto della stagione (e, probabilmente, dell’intera serie), ma ha causato anche ripercussioni sulle “Vanity Card” di Chuck Lorre. Le Vanity Card sono dei brevi paragrafi con considerazioni e aneddoti trasmessi da Lorre alla fine degli episodi delle serie da lui prodotte (Due Uomini e Mezzo, Mike & Molly, The Big Bang Theory), e poi pubblicate sul suo sito ufficiale): il produttore ha deciso di auto-censurarsi, in quanto consapevole del fatto che parte del disastro tra Sheen e la produzione è stata causata da una raggelante Vanity Card di Lorre, nella quale il produttore si augurava di vivere più dell’attore.

Charlie-Sheen

E così, dopo l’episodio della settimana scorsa di Mike & Molly è comparsa la scritta “censored” e l’immagine del suo sopracciglio, mentre dopo l’episodio di The Big bang Theory è comparsa la scritta “censored” el’immagine delle pieghe della sua mano: “mi prenderò una pausa di qualche settimana dalle Vanity Card, mostrerò fotografie di parti del mio corpo completamente innocue. Non condividerò più parti compromettenti della mia mente. Condividerò pezzi di Chuck Lorre che non offenderanno nessuno”.

E mentre la polemica sembra infiammarsi sempre di più (nelle ultime ore Sheen ha rivelato di voler scrivere un libro dietro le quinte della produzione di Due Uomini e Mezzo), l’Hollywood Reporter ha chiesto ad alcuni pubblicisti di Hollywood un’opinione su questa spinosa situazione (che è l’incubo di qualsiasi pubblicista):

  • “Se non pensa di avere un problema, probabilmente non ha nemmeno bisogno del consiglio di un pubblicista” – Pat Kingsley
  • “Dovrebbe stare un po’ in silenzio. Comunque penso che al momento non stia seguendo i consigli di nessuno” – Heidi Schaeffer
  • “Bisognerebbe mostrare che ha intenzione di riabilitarsi. Poi, dietro le quinte, è necessario che sistemi il suo rapporto con la Warner Bros., con Chuck Lorre e con la CBS. E al momento giusto, seguendo la giusta strategia, dovrebbe andare allo show di Jay Leno e fare un mea-culpa. Ma in maniera realistica e divertente” – Steve Elzer, Sony Pictures
  • “Penso che abbia oltrepassato il Rubicone, e non penso che ci sia un pubblicista a Hollywood disposto a seguirlo” – Vivian Mayer-Siskind

Fonte: EW, THR