Il “sequel” potrà contare sulle dichiarazioni di alcune persone molto vicine a Britney che sveleranno i dettagli della vita quotidiana della cantante durante gli ultimi anni e dando spazio a quanto viene dichiarato in alcuni documenti relativi al 2016, pubblicati da The New York Times, in cui Spears aveva dichiarato che la tutela era diventata “uno strumento oppressivo e ideato per controllare usato contro di lei”. Britney aveva infatti sostenuto di sentirsi controllata in ogni aspetto della sua vita.
La regista Samantha Stark ha dichiarato:
Quando Britney ha parlato pubblicamente della custodia legale, entrando per la prima volta nei dettagli parlando alla corte nel mese di giugno, ha detto che uno dei motivi per cui non ha parlato prima e che non pensava qualcuno avrebbe creduto alle sue parole. Ha dichiarato che si sentiva vittima di abusi e si è chiesta se il giudice pensava stesse mentendo. Il discorso di Britney ha motivato le persone coinvolte in questo film a contattarci per condividere le proprie storie, rischiando molto personalmente, perché si sono sentite spinte a sostenere quello che stava dicendo Britney con le prove che avevano e con i momenti a cui avevano assistito.
La produttrice Liz Day ha aggiunto:
La situazione di Britney ha fatto emergere molte domande importanti sul sistema della tutela legale in generale e se stia funzionando nel modo corretto. Abbiamo pensato che esaminare questa realtà fosse una questione di pubblico interesse.
Che ne pensate del documentario Controlling Britney Spears? Vi sembra un progetto interessante?
Fonte: TVLine
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