Adrian Wootton è il CEO della British Film Commission e della Film london, ed è una figura da ascoltare nel momento in cui analizza cosa cambierà nell’industria audiovisiva dopo la fine della fase di isolamento. Le conseguenze dell’emergenza Coronavirus avranno infatti un impatto anche sulle future pratiche e sui protocolli di sicurezza nelle produzioni di film e serie tv. A questo proposito, Wootton è attivamente coinvolto in quanto esponente dell’Inward Investment Recovery Group, un gruppo inglese che coordina la consultazione con produttori, servizi streaming, studi di produzione e sindacati sulle misure di sicurezza post-emergenza.

Wootton ha spiegato:

La nostra intenzione è di produrre un codice corposo con norme sulle pratiche da adottare e protocolli sui comportamenti sul set, riguardanti assicurazioni, rischi, responsabilità, spostamenti e altro. Il manuale ci aiuterà a costruire una tesi solida da presentare al governo che dimostri il nostro piano di recupero e il fatto che siamo pronti a tornare a lavoro.

Il lavoro sulla guida dovrebbe essere completato in poche settimane, e quindi sottoposto a controllo da parte delle autorità sanitarie britanniche. Le tempistiche però sono incerte:

Ci piacerebbe pensare di poter tornare a lavoro a metà estate, ma questo non dipende da noi. Dipende dalle politiche di isolamento del governo. Vorrei mettere tutti noi nella posizione di poter fare quella richiesta. Il governo è in ascolto e ci chiede un piano di recupero.

Per realizzare il piano, il comitato sta cercando esempi virtuosi dove riesce a trovarne, dagli Stati Uniti ai paesi scandinavi. La speranza è che le linee guida, una volta ultimate, verranno recepite da tutti gli studi, che infatti sono già coinvolti nella scrittura, anche se poi potranno esserci dei piccoli aggiustamenti particolari.

Cambierà il modo in cui sono realizzati film e serie tv. Non torneremo alla normalità in pochi mesi.

CORRELATO A CORONAVIRUS: LE NUOVE LINEE GUIDA PER LE PRODUZIONI INGLESI

Potete accedere alla lista di tutte le serie bloccate a causa dell’emergenza Coronavirus in questo articolo.

Fonte: deadline